In un parco

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~PICCOLA INTRODUZIONE~
Questa storia è dedicata a una persona che non vedo molto spesso, ma che ha lasciato il segno dentro di me.
E un mio zio, una persona che ha subito e sopportato un'immensità di fatti infelici, e si è ridotto in uno stato anormale di vita.
Ma la persona dolce e sensibile che era, non è cambiata affatto.
Un giorno mia mamma mi chiese di essere gentile con lui: ormai era un uomo anziano e non aveva avuto figli a causa delle controversie con la moglie, che non voleva rimanere incinta.
Lui tutt'ora soffre molto e non riesce a perdonare i suoi sbagli e le sue decisioni passate.
Ed è per questo che mi trattava egualmente ad una figlia, ed io ero appagata grazie alla sua felicità.
Ti voglio bene zio ~♡~
Inizio
<<che bello! >>.
Gli unici momenti liberi della giornata, li passo in un parco sotto un salice, nell'ombra di maggio; mi stendo e immagino come la mia vita in futuro :potrei diventare fotografa,scrittrice, artista, oppure, una semplice commerciante di frutta, con il suo fantasioso banchetto di legno.
Apro la mia borsa, davvero non ho la più pallida idea di quante cose ho all'interno: tra penne, pennelli, lapis di tutti i generi possibili, fogli squadrati, i miei occhiali fioriti da sole e.... una rosa?
Ero certa,che la mia collezione di fiori l'avessi lasciata sotto il letto a casa...
Una lampadina si accese: ma certo!
Come ho potuto scordarlo, mentre camminavo, proprio ieri, mi fermai a sentire il profumo di un campo di rose; cercai di "accarezzarne" una, ma accidentalmente la ruppi.
Mi sentivo in colpa, sapendo che quel campo era coltivato ogni giorno con cura da un signore anziano, che, talvolta vedevo; cosi cercai imperterrita  la casa, per scusami, finendo in una stradina nel bosco, dove finalmente arrivai a destinazione.
A stento riuscii a bussare, e una voce calda mi invitò ad entrare, ero impaurita ma allo stesso tempo stupita dall'eleganza delle stanze: ognuna era ornata di ghirlande di fiori e con la coda dell'occhio riusii ad intravedere una stanza buia.
Mi agitai ripensando all'intento iniziale, e pian piano formulai una frase compiuta:<<Mi scusi se la disturbo, ma involontariamente ho rotto una delle sue rose, cosi ho deciso di venirmi a scusare di persona>>.
Rimase a guardarmi con aria calma, pari a quando ero entrata, e rispose:<<Ho visto molte persone che hanno strappato volontariamente o meno, i miei fiori, ma non ho mai conosciuto di persona uno di quelli, che addirittura venisse qui per scusarsi>>.
<<Pensavo solamente che era la cosa giusta da fare.. >>.
<<Sono sicuro che non avevi cattive intenzioni, visto il tuo gesto, quindi puoi tranquillamente tenere la rosa>>.
<<Io.. le sono immensamente grata! la ringrazio!>>
<<Non c'è di che, prendilo come un regalo da parte mia, e ritorna pure quando vuoi, sei la benvenuta signorina...?>>
<<oh! Si io sono Celine signore>>
<<Che nome elegante, è francese per caso?>>
<<Si, mia madre era francese>>
<<Ma pensa, esattamente come mia moglie>>
CONTINUA...

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