Capitolo 4

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Qualcosa cambió in lei, la professoressa, quell'anno è stato una vera a propria tortura ,mi faceva sentire inferiori agli altri, mi insultava ,mi gridava contro e mi trattava da bambina, che non ero , ci fù un giorno che non resistetti più e gli gridai contro mi diceva >>NON SAI FARE NIENTE, NON HAI NEMMENO IL FLAUTO ! COSA DOVREI DIRE?SEI UN'ANNULITÀ , I BAMBINI DI PRIMA SONO MOLTO MEGLIO DI TE!, TU NON VALI NIENTE!,NON SAI LEGGERE NEMMENO UNA NOTA<<

Scoppiai, nel vero senza della parola , sono una personaChe sopporta fin quando non tira fuori gli artigli , gli dissi >>NON SO LEGGERE NEMMENO UNA NOTA PERCHÉ QUALCUNO QUI, NON FA SOLFEGGIO E NON È COLPA MIA , NON SI PUÒ NASCERE IMPARATI , GIUSTO?<< avrà avuto la coda di paglia perché mi mise in un tavolino e mi spiegó diverse cose ma poi. Il giorno dopo se ne scordó, io peró non c'è la facevo più , ero così frustrata che incominciai a fumare e pensai "non ho fiato? Non posso suonare" , mia zia mi spiegó che lei era zitella ,era sola , nemmeno un gatto era rimasta incinta a 16 anni e poi il "fidanzato " lo lasció e lei mise a suonare e non trovó più un fidanzato ,un marito, capii tutto ,, quello che gli mancava era l'AFFETTO cosa molto importante , ma comunque non volevo suonare lo stesso perché non avevo nemmeno un flauto tutto mio e quello che diceva lei scosta almeno 560€ e io non avevo tutti sti soldi per comprarmelo .

Il diario di una musicistaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora