Introduzione

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Un fiume di applausi per lei. Lei, ricercatissima attrice alla veneranda età di 67 anni. Era bassa, grassa, 200 kg in due (le cosce) e non sentirli, capelli neri, mossi, forse tinti e forse mossi male. Il suo teatro era la classe trascurata, non bella, dall'aspetto trasandato ma con un fascino riconoscibile, netto. Il suo palco la cattedra dove recitava il copione, sempre il solito, ogni dannato giorno. Ma lei non viveva solo per il lavoro. A casa c'era una graziosa (sicuramente più di lei) famiglia ad aspettarla. Il marito, capello biondo e prendeteci alla lettera, 1 metro e il capello, quello biondo di prima, fisico da muratore in pensione e conto in banca più vuoto del significato delle sue frasi. Il figlio, biondo anche lui, era l'unico non disastrato mentalmente. A 25 anni aveva già raggiunto l'apice del successo come abile e ricco uomo d'affari nella Grande Mela. Grande quasi quanto i fianchi della "adorata" madre. Andrea, il figlio, fece a quest'ultima un unico grande regalo: un nipotino, Marcello. Ma l'uomo d'affari, troppo impegnato col suo lavoro, affidò del tutto il figlio alla nonna. Da quel momento la carriera della nostra ingombrante attrice inizia a declinare.

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