Finalmente a Los Angeles.
Ho sempre amato quella città, nonostante la citta sia molto affollata mi faceva piacere viverci.
Mia madre aprì la porta della nostra casa urlando:
-Tadaaaa-
La casa era davvero molto grande, un salotto abbondante che portava a una cucina e subito dopo c'era un bagno.
Era una splendida casa posta su due piani, nel secondo c'era la mia camera accanto quella di mio fratello, si chiama Austin e ha 17 anni, uno in più di me.
Spreparai le valigie e mi distesi sul letto consapevole del fatto che il giorno seguente sarebbe stato il primo giorno in quel posto sconosciuto ed il mio primo giorno di scuola.
Erano soltanto le 9 e mezza ma ero così stanca che mi addormentai in meno di mezz'ora.
Il giorno seguente fu sempre un delirio alzarmi anche se lo splendido profumo dei biscotti di mio madre facilitava leggermente le cose.
Solo leggermente, era sempre un trauma per me svegliarmi la mattina presto.
I miei capelli rossi mi superavano di un paio di centimetri le spalle e mi provocavano un leggero solletichio.
Mi alzai dal letto con sforzo e andai a far colazione.
-Ben svegliata eh.- Mi salutò mio fratello sorseggiando il suo caffè e latte. Mia madre accennò un sorriso porgendomi i suoi biscotti ancora caldi.
Rubai un biscotto e mi preparai.
Mi misi una canottiera nera e sopra una maglietta bianca,lunga che riusciva a coprire metà sedere e dei leggins neri accompagnati a delle converse bianche.
Mi pettinai e mi truccai leggermente mettendo una matita nera sotto gli occhi in modo da mettere in risalto il blu dei miei occhi.
Salutai mia madre e Austin (mio fratello) mi accompagnò in moto a scuola, ci salutammo e mi diressi verso il corridoio della scuola, oltre a me c'erano altre 4 nuove arrivate
mi avvicinai a loro presentandomi quando sentii urlare una ragazza che assomigliava a una barbie rifatta:
-Bene, volevo ricordare a tutti e dire ai nuovi arrivati che io diciamo sono la "più bella e famosa" di questa scuola quindi vi consiglio di non mettervi contro di me.-
-Correrò il rischio.- Mi feci avanti guardandola negli occhi mentre un mare di ragazzi e ragazze si voltarono verso di me.
Lei mi scrutò dall'alto verso il basso mentre un gruppo di ragazzi si avvicinò a noi e il ragazzo davanti a tutti mi iniziò a scrutare accennando un lieve sorriso.
La campanella suonò e due ragazze si avvicinarono a me presentandomi.
-Piacere, sono Jessie e comunque sei stata grande a rispondere ad Jennifer, ci sarà rimasta malissimo.- Sorrise.
Era piuttosto bassina, aveva gli occhi verdi e i capelli di un biondo acceso che le sfioravano le spalle.
-Io sono Camila e tu devi essere Belle, si parla molto di te e da quando hai risposto a quella stupida ti stimano tutti.- Mi porse la mano, lei aveva gli occhi ed i capelli mori, i capelli erano alzati in una coda ed aveva uno splendido sorriso.
-Bene, salve ragazzi.Vedo che sei già arrivata Belle.
Ho visto i tuoi voti e dovresti migliorare di comportamento per il resto sei piuttosto buona.- Entrò una signora sulla cinquantina e Jessie mi sussurrò che era la preside.
Quell'ora terminò più velocemente di quanto mi aspettassi e, una volta uscite Jessie e Camila mi indicarono un gruppo di ragazzi:
-Loro sono il gruppo "popolare" quello davanti a tutti è il capitano della squadra da basket e la racchia, Jennifer gli va dietro da anni.- Il suo dito si spostò verso di lei che stava cercando di attirare l'attenzione dei ragazzi strusciandosi su di lui.
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You are my paradise
RomanceUna ragazza di nome Belle Joins che si trasferisce a Los Angeles. Una ragazza poco sicura di sè, ma che si mostra forte e acida. Spero vi piaccia la mia storia :) Votate e commentate con i vostri pareri, mi farebbe piacere.