Too different

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Non mi piace nessuno più di quanto mi piaccia tu.
Lo pensavo spesso mentre ti osservavo come facevo tutti i giorni, era une delle uniche cose che preferivo e potevo permettermi fare, era una sorta di tortura, ma venivo ripagato di tutto ciò quando nonostante tutto mi sorridevi e mi salutavi per poi correre via lasciandomi con più voglia di te.
Allora tornavo a casa e bevevo, bevevo cercando di vivere più volte il ricordo del tuo sorriso e finalmente poter ingannare la mia mente creando ricordi mai vissuti accarezzando le tue guance con le mie dita, per poi poter assaporare il sapore delle tue labbra, illudendomi sempre di più.
No, non avevo bisogno di pasticche per poterti immaginare e ricordare al meglio, l'unica droga di cui avevo bisogno costantemente eri tu.
E forse tiravi fuori il meglio di me, ma il mondo, il nostro mondo non funzionava così.
Un demone e un angelo non potevano stare assieme e non potevo permettermi di influenzarti e levarti dal tuo tanto amato incarico nel regno di Exodus, ma non potevo nemmeno evitare di pensare e diventare egoista, quando sognavo di poter profanare il tuo corpo e lasciare tracce di me sulla tua pelle bianca e pura.
Avevo solo occhi per te, perché nonostante tutti eri l'unico che mi piaceva davvero e se potessi provare dolore, mi butterei in una vasca piena di serpenti velenosi pur di poterti amare liberamente.
Forse volavo troppo in alto con l'immaginazione e allora lasciavo perdere e volavo via, rifugiandomi in casa per tornare a bere e pensare di nuovo a te.
Ero un demone difettoso, non potevo amare, non potevo essermi innamorato di un angelo, ma eri così bello che al solo pensiero di te mi sentivo morire.
E pensavo in un futuro, incerto, che le stelle avevano segnato per noi.
Volavo di nuovo troppo in alto con l'immaginazione ma non potevo evitarlo, forse avrei dovuto prendere davvero delle pasticche ma poi mi ricordavo che avevo bisogno solo del tuo sorriso e di te.
Come ogni giorno ti osservavo e tu mi sorridevi, ma questa volta non te ne eri andato ma timidamente ti eri avvicinato a me.
-Come ti chiami?-
-Baekhyun...- dissi e sorridesti per poi andartene lasciandomi solo con la traccia del tuo profumo e il tuo nome.
Kyungsoo, sorrisi e guardai il cielo, forse oggi avrei dovuto bere il doppio e creare un ennesimo finale felice per noi.