𝕃𝕠𝕟𝕘 𝕒𝕨𝕒𝕪

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Did we leave our way behind us
Such a long long way behind us
Who knows when now who knows where
Where the light of day will find us
Look for the day

Erano rimasti solo loro tre, in quella chiesa spoglia, soffocati dal silenzio.
Roger se ne stava lì, davanti al cofano di legno scuro.
Non aveva detto nulla per tutta la celebrazione, non aveva pianto, era rimasto seduto con lo sguardo puntato chissà dove, sembrava completamente ignaro di ciò che era successo.
Freddie fece un respiro profondo e gli si avvicinò, poggiandogli delicatamente una mano sulla spalla.
"Non è troppo buio, qui dentro?" Il biondo chiese, la voce ridotta a poco più di un sussuro.
"Lui dorme sempre con la luce accesa, e poi, non gli ho dato il bacio della buonanotte, quando si sveglierà terrà il muso per-"
"Roger" Il cantante lo interruppe, puntato gli occhi scuri in quelli d'oceano del batterista.
"Basta adesso, smettila. Non sta dormendo e non si sveglierà, lo sai."
John, gli occhi lucidi e le braccia tremanti, li raggiunse.
"Roger, andiamo a casa. Hai bisogno di mangiare qualcosa, e poi devi riposare"
Roger lo guardò incredulo, spalancando gli occhi.
"Ma John, non possiamo lasciarlo qui, da solo! Quando si sveglierà darà di matto!"
John lanciò uno sguardo carico di disperazione a Freddie, che scosse la testa, tirando su col naso.
Il bassista prese Roger per un braccio, tirandolo dolcemente verso l'uscita.
Arrivarono davanti alla macchina, John entrò sedendosi al sedile del guidatore, mentre Freddie condusse Roger affianco a lui sui sedili posteriori.
"Dove stiamo andando?" Il batterista, una punta d'ansia nella sua voce, guardava fuori dal finestrino.
"A casa" rispose il più grande sbrigativo, cercando di distrarre Roger dalla strada.
"Non... non è la strada per andare a casa, questa"
Puntò gli occhi azzurri in quelli di Freddie, aspettando una spiegazione che non arrivò.
Ci vollero solo una manciata di secondi, e Roger capì la situazione.
"No! Voi non... lasciatemi andare!"
Provò a dimenarsi in tutti i modi, ma Freddie lo teneva stretto, ignorando il dolore provocato dai pugni del batterista.
John lanciò uno sguardo nervoso allo specchietto retrovisore, accelerando.
Quando arrivarono davanti alla clinica, Roger sembrava sfinito e senza voce, dopo aver urlato per tutto il tragitto.
Freddie gli afferrò la mano, guidandolo fuori dal veicolo.
"Brutti stronzi! Pezzi di merda, lasciatemi stare!"
Freddie gli afferrò la vita, tenendola stretta tra le braccia.
"Basta, Rog. Lo stiamo facendo per te."
Il batterista li guardò, nei suoi occhi azzuri dipinta la rabbia.
"Non... non ti permettere. Se te ne fosse davvero fregato qualcosa, mi avresti lasciato andare a salvarlo"
Freddie spalancò gli occhi, indietreggiando, mentre un vivido ricordo si impossessava della sua mente.

Take heart my friend we love you
Though it seems like you're alone
A million light's above you
Smile down upon your home

Fuoco.
Il fuoco era tutto ciò che Freddie riusciva a vedere.
Avevano fatto una pausa dalle registrazioni, e lui si stava dirigendo verso la porta per andare a fumare una sigaretta.
Non si chiese cosa fosse successo, aveva soltanto sentito un'enorme esplosione e si era ritrovato a terra, circondato dal fuoco.
Sentì qualcuno tossire a poca distanza da lui, e gattonò fino a raggiungerlo.
Senza pensare a nulla, gli afferrò il braccio, stringendo gli occhi nel tentativo di vedere qualcosa.
Si rese conto che la persona al suo fianco era John.
Non vedeva nulla, la gola e i polmoni gli bruciavano come l'inferno, ma cercò comunque di chiamare gli altri.
"Roger! Brian!"
Una fiamma divampò improvvisamente al suo fianco, facendolo alzare di scatto, trascinando John verso la porta assieme a lui.
Uscirono, e il bassista si piegò in due, tossendo e facendo dei respiri profondi.
Freddie si avvicinò il più possibile all'entrata
"Brian! Roger!"
Fu questione di pochi secondi, che al cantante sembrarono ore, e qualcuno uscì barcollando, i capelli biondi neri a causa della cenere.
Crollò tra le braccia di Freddie, che sospirò di sollievo.
Roger si alzò subito, guardandosi intorno.
"Brian..." sospirò tra sé e sé, inciampando nei suoi stessi piedi nel tentativo di tornare dentro.
"No! Dove stai andando?"
Roger tentò di divincolarsi dalla presa del cantante, ma quest'ultimo lo teneva stretto a sé.
"Brian! Brian è lì dentro, cazzo!"
Freddie percepì tutta la disperazione attraverso le sue parole, ma non lo lasciò andare.
John lo raggiunse, cercando di calmare Roger.
"Non puoi rientrare, morirai!"
Roger continuò ad urlare, facendo di tutto per liberarsi dalla presa dell'amico.
"Brian morirà! Lasciami andare, pezzo di merda!"
Furono interrotti da un boato assordante, che fece strizzare gli occhi e fischiare le orecchie.
Lo studio di registrazione non esisteva più.
Tutto ciò che vedevano erano fiamme e cenere.
Roger si lasciò andare tra le braccia del cantante, che aveva improvvisamente allentato la presa.
Brian era lì dentro.
Brian non sarebbe mai più uscito.
Brian era morto.
Non lo avrebbe mai più rivisto.
Sentì qualcosa scavare al centro del petto, facendogli così male che Roger lasciò uscire un urlo, mentre John al suo fianco era caduto in ginocchio e singhiozzava piano.

Lonely as a whisper on a star chase
I'm leaving here, I'm long away
For all the stars in heaven
I would not live I could not live this way

Quel ricordo colpì Freddie come un coltello in pieno petto.
"Stavo solo cercando di salvarti la vita, se ti avessi lasciato entrare saresti morto"
tentò di spiegare al ragazzo che teneva tra le braccia, la voce ridotta ad un sussurro tremante.
Gli occhi di Roger si riempirono di lacrime.
"Sarebbe stato meglio" disse, dimenandosi con uno strattone che prese il cantante alla sprovvista.
John provò a dare una mano al cantante, prendendo le braccia del batterista tra le sue.
"Rimarrai qui solo per un po', finché non ti sentirai meglio."
Roger sembrò convincersi, o forse era solo troppo stanco per ribellarsi ancora.
"Gli direte di passare a trovarmi? Verrà a trovarmi, vero?"
Freddie tentò di cacciare indietro le lacrime prima che sfuggissero dai suoi occhi scuri.
Fece un profondo respiro e afferrò la mano di Roger, cercando con lo sguardo il bassista, che annuì tristemente.
Guardò l'insegna della clinica psichiatrica che aveva davanti, prendendo coraggio, e iniziando ad accompagnare l'amico verso l'ingresso.
Non avevano fatto neanche tre passi, che il cantante sentì il biondo al suo fianco bloccarsi improvvisamente.
"Brian non verrà a trovarmi" disse, a nessuno in particolare, gli occhi fissi nel vuoto.
"Non può. Perché è morto. Brian è morto. Non si sveglierà. E non potrò mai più baciarlo. Mai più vederlo"
Freddie sentì una lacrima salata solcargli lo zigomo, mentre metteva una mano sulla spalla dell'amico, che aveva iniziato a sussultare.
Le gambe del batterista iniziarono a tremare, e se non fosse stato per il cantante al suo fianco, sarebbe caduto a terra.
Si lasciò stringere in un'abbraccio, mentre i singhiozzi gli esplodevano in gola.
Sentì la mano del cantante accarezzargli i capelli, mentre John tentava di confortarlo passandogli una mano sulla schiena.
"Non portatemi lì, vi prego, voglio tornare a casa."
Freddie si asciugò le lacrime col palmo della mano, guardando John, che annuì mostrando un piccolo sorriso.
"Va bene, vieni, torniamo in macchina.
Torniamo a casa".

Such a long long way, such a long long way
Such a long long way I'm looking for
Still looking for that day

Freddie finì di mescolare il latte, aggiunse un po' di zucchero e versò il tutto in una tazza.
Si diresse verso il giardino, rimanendo un attimo davanti al vetro.
Roger era seduto a gambe incrociate sul prato, gli occhi puntati in alto, verso il cielo notturno.
Aprì la porta, dirigendosi verso il prato.
"Rog" lo chiamò dolcemente, per non spaventarlo.
Si diresse al suo fianco porgendogli la tazza di cioccolata e il batterista lo ringraziò con un sorriso.
Rimasero per un po' di tempo in silenzio, poi il cantante si avvicinò un po' di più, facendo sfiorare le loro gambe.
"Lo stai guardando, vero?" chiese il moro, lo sguardo rivolto verso le stelle.
Roger annuì appena.
"È così stupido?" chiese, una punta di imbarazzo nella voce stanca.
"No, non lo è. L'amore non lo è mai"
Freddie fece appoggiare la testa di Roger sulla sua spalla, mentre il cielo sopra di loro brillava di mille vite spezzate.

You might believe in heaven
I would not care to say
For every star in heaven
There's a sad soul here today

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𝐋𝐎𝐍𝐆 𝐀𝐖𝐀𝐘 - 𝚖𝚊𝚢𝚕𝚘𝚛Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora