proologo: depression stady

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un sussurro arrivò alle mie orecchie, Non sapevo da quanto stavo correndo in quel labirinto.Tutto intorno a me era piccolo e stretto,pareti alte e soffitti bassi,correvo da cosi tanto che avevo paura di abbassare lo sguardo sui piedi,non li sentivo più,corsi fino a quando la voce non si fece più forte,mi voltai vedendola.Eccola,eccola lì mentre correva con quel vestito logoro,eccola incappucciata ma con metà viso scoperto:la pelle raggrinziata, i denti gialli e un ghigno maligno stampato su quel anziano volto<Ti vedo>fischietto divertita.
Aumentai la velocità,la vedevo una luce davanti a me,ma non la raggiunsi essendo che caddi.Caddi sul quel freddo terreno,la luce si fece sempre più piccola,abbassai lo sguardo sui miei piedi che ormai erano una pozza di sangue,senti un peso sul mio busto <oh,piccolo Lucas>prese un coltellino,avvicinando la punta alla mia gola <fai schifo.Chi pensi che ti voglia?tua madre si pente tutti i giorni di non averti abortito quando poteva.>conficco la lama nel collo,sorrise,chiusi gli occhi

<Lucas stai bene?non hai toccato cibo>la voce di mia madre mi riportò alla realta,abbassai lo sguardo sul piatto ancora pieno <si tranquilla>le sorrisi dolcemente,mentre lei prendeva un'altra forchettata di pasta <domani tornerai nel centro>sospirai,sentendo il suo sguardo su di me,sapevo quanto era difficile per lei,vivere in quella casa da sola per mesi interi<lo so>allungai una mano verso il cesto di pane,prendendone un piccolo pezzo.Rimanemmo in silenzio,per il resto della cena,senza guardarci <mamma>la richiamai,alzandomi posando il piatto sul lavandino <ti va di vederci un film>
<aspettami di la>le sorrisi,mi sorrise.In quel momento mi senti sbagliato.

*scusate per la grammatica*

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⏰ Ultimo aggiornamento: Mar 17, 2019 ⏰

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