Come tutto ebbe inizio.

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Era fine Agosto, un mese che segna la fine delle vacanze, del mare, delle amicizie estive...e Aurora, una ragazza di 1,60 con i capelli neri, lunghi fino a metà schiena, e gli occhi blu, di un blu profondo come l'Oceano, stava seduta a riflettere nella sua casa di Venezia, davanti al canale. Guardava i palazzi che aveva visto ogni giorno della sua vita ma che non vedeva da un po'.

Aveva passato le vacanze estive a Roma, con amici, per festeggiare la fine della scuola. Aveva 19 anni e si era diplomata al liceo scientifico ed era pronta per iniziare la sua carriera universitaria!

Aveva riflettuto tanto sul suo futuro, ascoltato i pareri di tutti, ma solo lei doveva decidere. Biologia era la sua scelta per poi poter entrare nella polizia scientifica.

Perché questa scelta???

Torniamo indietro di  12 anni.

Siamo a Venezia e il 10 ottobre splende il sole e Aurora, sette anni, si sta godendo la ricreazione nella sua scuola elementare. I genitori, due eleganti e simpatiche persone di una trentina d'anni, fidanzati sin dall'adolescenza, l'hanno accompagnata lì alle nove del mattino, come ogni giorno. Due signori con il sorriso sempre sul viso, gentili e sinceri con tutti, con Aurora come unica figlia, amata alla follia e desiderata più che mai.

Squilla il telefono della segreteria.

"Pronto qui è la scuola elementare San Giuseppe, con chi parlo?" - " Signora sono il Maresciallo dei Carabinieri Antonio Rossi, Aurora Bianchini dovrebbe essere una vostra allieva, La prego di farmi parlare con la maestra".

Elena, la segretaria, una giovane ragazza minuta con degli enormi occhiali da vista blu sul volto, si precipitò nell'aula di maestra Anna. Entrò, per la fretta, senza bussare e si affrettò a raggiungere l'orecchio della maestra e pronunciò "Signora Anna la attende al telefono il Maresciallo dei Carabinieri, si tratta di Aurora".

"Marco vieni alla lavagna che devo un attimo andare in segreteria. Dividila a metà: a destra i bambini buoni che stanno in silenzio, a sinistra i bambini che chiacchierano. Torno subito!!!".

"Elena ma che è successo? Non hanno mai telefonato.." - "Non so che dirle. Eccole il telefono, prego"

"Pronto sono la maestra di Aurora, mi dica" - "Signora, hanno telefonato i vicini di casa della bimba, hanno sentito delle urla e quando sono andati a suonare il campanello della famiglia Bianchini nessuno ha risposto. Siamo stati chiamati e... Beh... C'è stato un omicidio. Abbiamo rinvenuto i cadaveri dei genitori della bambina. Non le descriveró adesso i  dettagli, non mi pare il caso. Ho saputo dai vicini la scuola frequentata dalla figlia e mi interessa che la bambina resti con una persona adulta. Per il momento sarebbe meglio la tenesse lei, se possibile. Qualunque familiare sarebbe sicuramente a pezzi e non sarebbe il caso dare alla bambina questa notizia in tale modo. È d'accordo signora?" - "Io...io.. M..mi aspet..tavo tutto. Tutto tranne questa notizia. Non qui. Non alla mia alunna.. È una tragedia. Non so cosa dire. Ma la bambina la terrò con me non si preoccupi. Il mio indirizzo è via Garibaldi 63. Comunque sia per ogni evenienza la mia segretaria le fornirà il mio contatto telefonico e ciò che le occorre. La saluto. Buon lavoro Maresciallo. Trovate il colpevole, vi prego". - "Arrivederci signora".

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⏰ Ultimo aggiornamento: Sep 14, 2014 ⏰

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