"Madisoooon!"
"Che vuoi mamma?"
"Tesoro il volo per Los Angeles parte tra poco, sei in ritardo forza!"
La mia mente ci mette qualche secondo a collegare tutte le parole... Los Angeles, volo...
Merda!
Mi butto giù dal letto e corro in bagno per preprarmi.
Sono uno straccio: accidenti a me e alla mia non voglia di struccarmi.
Inoltre ho due occhiaie da paura, ieri sera ho festeggiato la mia ultima notatta a New York con i miei amici in un locale e il risultato di mattina è pessimo.
Indosso i vestiti che avevo preparato la sera prima e mi controllo per l'ultima volta nelo specchio di camera mia.
Mi mancherà.
Scendo le scale in modalità 'Barry Allen' e mi siedo a tavola di fronte al mio piatto di pancake al cioccolato che mi ha preparato papà.
"Buongiorno tesoro, tempi record stamattina eh?"
lo fulmino con lo sguardo e gli mostro il mio sorriso più falso.
Mio padre ha sempre fatto storie sull'argomento 'le donne ci mettono una vita a prepararsi'.
Stereotipi del cazzo.
Mando giù l'ultimo boccone e poi esco sul vialetto di casa che è ingombrato dalle mie valigie sparse qua e là.
Intanto Antony, la mia guardia del corpo, mi apre lo sportello dell'auto e mi fa cenno di salire.
Lo ringrazio mentre riempie il porta bagagli dell'auto.
Sono nata in una famiglia ricca. Non sono però il genere di ragazza che se la tira per ogni piccolezza, anzi, io proprio non le sopporto le tipiche snob.
Ho avuto a che fare con parecchie di loro, come ad esempio Vanessa, e diciamo che non è mai andata a finire bene tra di noi.
E' in queste circostanze che ringrazio il cielo di non aver preso dai miei genitori.
Loro sembrano più il padre e la madre di vanessa rispetto ai miei dato che per via dei soldi, adorano essere noti e rispettati.
Motivo numero 5 della lista dei motivi per i quali me ne vado.
Al numero 1 però, è riservato il posto per la motivazione maggiore, la più importante in assoluto: Nash ed Hayes.
Saluto i miei genitori e dopo i soliti abbracci d'addio, Antony fa partire l'auto e ci dirigiamo in aeroporto.
"Signorina Grier le auguro il meglio, se lo merita. E mi raccomando, la aspetto qui a Natale insieme a quei due mascalzoni! porti ai signorini Grier i miei più cari saluti. La vita qui senza di loro non è più stata la stessa, immagini cosa succederà ora senza di lei"
Sorrido al pensiero che tra poche ore potrò riabbracciare i miei fratelli, è come se avessero portato con loro un pezzetto fondamentale del mio cuore quando se ne sono andati.
Raggiungo il mio Gate e porgo i miei documenti al poliziotto di fronte a me che appena legge il mio nome, senza nemmeno farmi dei controlli, mi accompagna fino alla business class.
Saluto Antony abbracciandolo, penso che sia l'uomo più leale che abbia mai conosciuto.
Mi ha sempre coperta e difesa, nel bene e nel male, è stato più presente lui in tutti questi anni rispetto a mio padre e mi ha sempre trattata come una figlia.
Motivo numero 9.
Mentre la vocina che esce dagli altoparlanti annuncia il decollo e augura buon viaggio, io indosso gli auricolari e faccio partire la mia playlist 'sonno'.
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Una Piccola Grier | Cameron Dallas
ФанфикMi chiamo Madison, Madison Grier, e sì, sono sorella di quei due sfigati che amo più di me stessa. Ho 16 anni e vivevo a New York fino a poco tempo fa ma ne ho avuto abbastanza. Ho dato finalmente una svolta alla mia vita. Ho ricominciato da zero, a...