SIMON

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In Francia sono le 4 del mattina, Simon e i suoi stanno per andare in aeroporto, diretti negli stati uniti.
"Simon svegliati o faremo tardi!"
"ma perché non posso rimanere qui ho 25 anni penso di essere abbastanza grande da provvedere a me stesso!"
"figliolo ti prego non dire sciocchezze il biglietto è costato una fortuna non è rimborsabile e poi la nonna vuole tanto vederti."
Simon sbuffa, si alza e va in cucina, con tutta la sua calma del mondo si prepara la colazione, sono già le 4 45, l'aereo parte alle 5 30, all' improvviso si rende conto di non aver neanche finito di preparare la valigia.

L'aereo atterra, finalmente sono arrivati in America, sono tutti ansiosi di rivedere i loro cari, Simon un po' meno, avrebbe preferito starsere in Francia studiare e stare con i suoi amici.
Scendono dal aereo e vanno a ritirare i loro bagagli, in aeroporto ci sono già gli zii.
"simonnnnnn ma come sei cresciutoo, ma quanto ti sono cresciuti i capelli? Ma quanto ti è cresciuta la barba? Ma quanto.."
Simon la interrompe.
"si zia I capelli e la barba crescono sempre, sono sempre io."
Simon non è uno di quei tipici ragazzi d'oggi attenti ad ogni minimo dettaglio del suo aspetto.

Dopo un interminabile serie di saluti tra i genitori e gli zii finalmente si parte. L'aeroporto dista circa 1 ora da casa degli zii.  A New York sono circa le  3 del pomeriggio, il sole è alto, fa caldo ma c'è una leggera brezza.

Io, te, e il cieloDove le storie prendono vita. Scoprilo ora