Non so cosa mi abbia portato da te...forse l'insistenza della mia amica che ora come ora ringrazio.
Eravamo in disco ballavamo ed eravamo ubriache. Adoro quella sensazione. Ti gira la testa, che sembra tra le nuvole, tutto sembra piú leggero e divertente. Le preoccupazioni e i problemi svaniscono e noi ballavamo, ballavamo tanto e sembrava per sempre.
Poi ogni tanto si avvicinava qualche ragazzo che io scacciavo prontamente perché non interessata. Lei invece ci parlava, ci si soffermava di piú, ci si abbandonava magistralmente, i loro corpi si sfioravano, scappava un bacio e poi via, di nuovo a festeggiare la vita saltellando come fatine io e lei. Le ore passarono cosí fino alle quattro del mattino.
Si avvicinano altri due tizi. Uno nero come la notte e uno bianco come la luna.
A me la luna faceva paura.
E mi ritrassi. Si avvicinavano sempre di piú con l'evidente intento di provarci.
Lei parlava con la notte.
Io fui rapita dalla luna.
Riluttante e rabbiosa contro ogni tipo di sentimento in arrivo staccai la presa da quel ragazzo che mi aveva afferrato la mano.
Li odiavo i sentimenti e odiavo quello che mi avrebbero fatto. Odiavo com'era bello e non volevo averci a che fare perché sapevo che mi avrebbe fatto male. Poi la mia amica mi spinse da lui e allora dopo vari tentativi verbali di sembrare un'andicappata, evidentemente capí il contrario, e accettai. La sua mano prese la mia e non la lasció piú andare. Anche se tentavo di staccarla. Ancora non sapevo che avrei adorato le sue mani.
Ballavamo. Ero in stra imbarazzo e per nulla sciolta. Mi offre un sorso di cocktail. L'imbarazzo scende l'alcool sale. La mano? sempre a salda tenuta. Si avvicina. Balliamo piú vicini. Sento il suo profumo. Era bellissimo, spalle larghe, vita stretta, braccia forti. Capelli con il ciuffo. Quel maledettissimo ciuffo. Il suo sguardo? bhe distruzione totale. Mi scaldo a guardarlo, i muscoli del suo collo sono sensuali. Cosí sensuali che cambio la presa della nostra mano e la avvolgo alla sua ora. Se ne accorge ma non voglio andare oltre perció per non concentrarmi su di lui osservo la mia amica che balla con uno che conosce. Non é sola. Mi tranquillizzo. Torno a ció che ho davanti che ora mi si é avvicinato. Mi guarda, le labbra. Sono stufa di ciondolare e rallento, ormai siamo una cosa sola. Mi arrendo a quel ritmo dolce. Ora sembra che balliamo un lento. Mi accorgo dei suoi occhi ancora sulle mie labbra. E ora desidero che mi baci. La sua mano ora é piú calda. Mi bacia. Le sue labbra si muovono bene, corrispondono perfettamente alle mie. Sono carnose e bollenti. Ha un buon sapore. Mi fa quasi cadere all'indietro e io mi aggrappo alla sua schiena. Mi stacca e si stacca con decisione. Guardo la mia amica e sorrido di stupore. Lei mi sorride e si rigira. Lo riguardo, ne voglio un'altro. Stiamo ancora ballando uno di fronte all'altro quando prendo l'iniziativa: Gli sfioro io la mano stavolta. La afferro dolcemente, dita tra le dita e la tiro verso il mio fianco, piano e la accarezzo con le dita. Lo guardo negli occhi mentre lo faccio e mi chiedo se capirà mai che ne voglio un'altro.
Non mi ero mai accorta di quanto la luna fosse cosí bella.
Perso via con lo sguardo altrove mi dice "menomale che non volevi.." Io non arretro di un passo ormai sono attratta come una falena verso la fiamma. Sussurra qualcosa che non capisco, ma dal suo sguardo comprendo che gli piace. Mi bacia di nuovo. Stavolta é piú lungo, piú bagnato, piú morbido, che mi sembra di conoscerlo. Poi preso da una frenesia mi chiede se voglio andare in macchina con lui... ma rifuito.continua...
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Ma poi arrivi tu
ChickLitUna notte in discoteca, celebrando la vita, che non era mai stata cosí insignificante per me fino a quel momento...