Da una parte una ragazza intenta a leggere un libro con una tazza di caffè tra le mani, dall'altra una ragazza che correva per paura di perdere il treno; i capelli raccolti velocemente in un chignon e le guance rosse non si sa se per il freddo o per la lunga corsa.
E poi c'era lui, in piedi, con una felpa rosa e lo sguardo sul telefono, a messaggiare chissà con chi.
Namjoon immaginava che ogni mattina messaggiasse con la fidanzata, ma non aveva mai avuto coraggio per avvicinarsi e scambiare due parole, per poi arrivare a chiedergli "ehi con chi messaggi ogni mattina?"
Sarebbe risultato ambiguo.E quindi anche lui stava lì, accanto alla ragazza del caffè a fare lo stesso con il libro di una materia di cui avrebbe avuto un esame di lì a poche ore.
Ma non prestava la debita attenzione al libro, guardava il ragazzo, sperando che ogni tanto ricambiasse qualche sguardo, invano.Ogni tanto in treno gli capitava di passargli vicino, Namjoon giurava di sentirgli profumo di fragola, oltre a pensare che fosse il suo frutto preferito non poté non notate come il suo profumo si abinasse al suo solito modo di vestire.
Sì, perché l'aveva notato, ogni mattina quel ragazzo aveva almeno qualcosa di rosa: quando la felpa, quando il cappellino, la sciarpa o qualche altro particolare che al viola non sfuggiva mai.
Giurò di aver visto lo sguardo del ragazzo posarsi su di lui quella volta che salì sul treno con un nuovo colore di capelli: rosa.
Pensava di non cambiare più colore, poi poi lo fece ugualmente.
Quasi se ne pentì quando notò che il ragazzo dal amore verso il rosa non gli rivolgeva più quegli sguardi fugaci.Quando rientrava a casa dai suoi hyung uno trasudava da tutti i pori la voglia di sapere cosa fosse successo con quel ragazzo, l'altro, il più basso fra i tre, gli ripeteva che la sua fosse una cotta passeggera e che una volta finito quel ultimo anno di università si sarebbe dimenticato di quel ragazzo di cui non sapeva nemmeno il nome.
Però non se ne andava quando Namjoon raccontava la sua giornata a Hoseok.
In quel giorno sembrava particolarmente affranto, e al viola fu tentato dall'andare ad abbracciarlo e vedere un sorriso sul quel viso che immaginava essere tra le cose più morbide che potessero esistere.
Namjoon fece un passo, era deciso ad andare e parlargli, ma il fischio del treno che arrivava lo bloccò da quel gesto per lui "avventato".
Ma al più grande non era sfuggito quel gesto da parte del ragazzo dai capelli viola, portò una mano sul volto per nascondere un timido sorriso prima di tornare serio e salire sul treno, non molto lontano da lui.
Lo notava, lo notava ogni mattina, aveva quasi sempre un libro diverso, probabilmente era uno di quei ragazzi perfetti, dai voti alti, mal giudicati solo per il loro colore di capelli e una personalità tremendamente buona.
Un giorno però l'aveva notato leggere un libro, non ricordava il titolo, ma ricordò che non era di corso, un libro qualunque.
Il giorno il più grande si beò delle emozioni che le sue espressioni trasmettevano durante quella lettura.
Fu tentato dal andare lì e chiedergli che libro fosse, ma non lo fece, riprese il telefono tra le mani e girovagò ancora sui social, senza alcun interesse.Seokjin cercava di guardarlo senza farsi notare, e sembrava riuscirci.
Era troppo timido per relazionarsi con qualcuno, ogni tanto si chiedeva come avesse conosciuto il suo migliore amico, poi si ricordava che non era stato lui a fare il primo passo, ma era stato il più piccolo ad avvicinarsi con la scusa che a primo impatto trovò esilarante."È stato il mio amico a farmi un obbligo, mi ha detto vai dal ragazzo che vedi sempre e digli cosa pensi di lui, quindi...Piacere" il più piccolo porse la mano a Seokjin "Mi chiamo Jungkook e mi hanno fatto notare che ci assomigliamo, ogni tanto ti cerco nei corridoi per trovare queste cose che ci rassomigliano, ma ancora io non lei ho trovate." sorrise a Seokjin, e quest'ultimo non poté che pensare che assomigliava a un coniglietto.
"Vuoi essere mio amico?" continuò."
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Train | Namjin OneShot |
Short StoryOneShot Namjin Informazioni: Dialoghi non troppo frequenti; assenza di smut; soft; prima esperienza per l'autrice. Pubblicato il 24/03/2019