Avevo bisogno di scrivere questa storia, punto.
Sarà lunga? Sì.
La finirò? Ho tutte le intenzioni di farlo.
In ogni caso, spero apprezzerete! Non posso dire quali saranno le ship principali, dal momento che svilupperò la storyline di ognuno di loro (aka non riesco ad avere preferenze perché li amo tutti da morire, bye).
Questo capitolo è più che altro introduttivo e descrittivo, ma la storia si svilupperà più velocemente già a partire dal prossimo, I swear.
Lasciatemi sapere cosa ne pensate nelle recensioni, se vi va!
♡ enjoy ♡
A Martina, Flavia e Irene,
che sono la mia new found family.
Vi amo.
Capitolo 1
I giorni di sole erano sempre così estenuanti.
Sereni, certo, ma caldi. Così maledettamente caldi da sentirsi morire non appena si esponeva la testa ad un minimo di luce naturale, da sentirsi andare a fuoco nel momento in cui una minima porzione di pelle sfuggiva all'ombra delle vele.
Il vento, anche quello marino, non era comunque abbastanza fresco da portare un minimo di sollievo a chi incontrava, sfortunato lui, la luce solare; quel vento più appiccicoso che altro, salato, che univa i capelli rendendoli simili a stalattiti, che faceva bruciare la pelle, più che darle conforto.
E, se fino a quel momento il caldo era stato a malapena sopportabile, quel giorno era quasi impossibile persino respirare. Era stancante anche solamente muovere un passo, figurarsi compiere attuali movimenti come pulire il ponte, tirare le corde, manovrare il timone.
Almeno, così la pensava Yunho, che al timone doveva starci per forza di cose. Chi, se non lui? Era l'unico sveglio.
E che noia.
Che noia, quella nave, quando tutti dormivano.
Amava tutto di quel lavoro, tutto, davvero tutto... Meno i momenti come quello. Essere l'unico al sole, l'unico a doversi sentire le guance in fiamme, consapevole del colore simile a quello di un mattone che avrebbero assunto la sera stessa. L'unico sul ponte di quell'immensa nave, che immensa non era, ma così gli appariva, in momenti come quello, quando tutti erano nelle loro cabine, a riposare, a pensare, a fare chissà cosa. E lui lì, in silenzio, nulla se non il mare attorno a sé. Nulla se non qualche sottile, bianca nuvola nel cielo, se non un paio di gabbiani sfuggiti alle coste, forse persi, forse con una meta ben precisa, forse non lo sapevano bene neppure loro.
Solo lui, il silenzio e i propri pensieri. Pensieri di vuoto. Neppure la propria mente si degnava di tenergli compagnia.
« Ugh. »
Solo questo, un grugnito annoiato, accaldato, stanco, mentre le mani, solitamente chiare, candide, andavano assumendo un colorito sempre più rossastro. Quasi gli bruciavano. Quelle, gli occhi, la faccia, tutto.
« Qualche problema? » la voce di Seonghwa, calda, calma, corse a dargli conforto, a distoglierlo da quei pensieri di vuoto.
« Oh, sei sveglio? »

YOU ARE READING
deep blue seas
AdventureAteez: Pirates!AU. - Oh, se solo avesse saputo, Hongjoong. Se solo non avesse mai pronunciato quelle parole... Quante cose non sarebbero mai accadute. Forse, la loro vita sarebbe proceduta normalmente. Forse, il loro futuro non si sarebbe complicato...