Smoke

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La cartina fruscia tra le mie dita,quando la arrotolo dopo averla riempita della giusta dose di polvere di tabacco arcobaleno,acquistato da Zonko's.
Passai la lingua sul bordo e la richiusi.
Mi sedetti sul davanzale della finestra aperta,osservando il panorama del territorio che circonda Hogwarts.
Recuperai la bacchetta dalla tasca dei pantaloni, accendendo con essa la sigaretta.
Mi guardai alle spalle:la stanza era vuota,e non c'era nessuno in corridoio.
Sospirai e mi portai la sigaretta alle labbra,facendo un tiro.
Sbuffai il fumo in vari anelli concentrici,che mi ero allenato a fare.
Osservai il fumo colorato svanire nell'aria, inspirandone un po'.
Chiusi gli occhi.
'Sei un traditore del tuo sangue,Sirius Orion Black.Mi fai schifo.Non meriti di vivere nella mia stessa casa.E di certo non meriti che io ti chiami "figlio". Crucio!'dice mia madre.
Il dolore di mille coltellate mi attraversa.
Ma non piango.
Non mi mostrerò debole,non di fronte a lei.
Un altro tiro.
'Ti voglio bene,fratello.'sussurra Regulus, abbracciandomi.
Feci un altro tiro.
'Addio.'rispondo io.
Un altro ancora.
Poi afferro il mio baule e lascio per sempre la casa.
Feci cadere un po' di cenere fuori dalla finestra,prima di fare un altro tiro.
'Prongs...'
Non c'è bisogno di parole.
Lui mi capisce.
È il mio migliore amico.
Un altro ancora.
La sigaretta è finita.
Schiaccio il mozzicone contro il davanzale,prima di puntarci contro la bacchetta,sussurrando "Evanesco."
Sparisce.
Ma ho bisogno di qualcos'altro.
Qualcosa che mi aiuti a non pensare, qualcosa che,anche se per poco,mi faccia fuggire dalla merda di realtà in cui sto vivendo.
Mi alzo e mi dirigo verso il mio letto.
Apro il cassetto del comodino,dove ripongo la busta colorata del tabacco e le cartine,prima di prendere la scatolina smaltata nell'angolo più in fondo del cassetto.
La apro,e con la palettina apposita prendo pochi grammi della polverina bianco-argentata,e li aspiro dal naso.
Rimetto tutto a posto,e torno a sedermi sul davanzale.
Chiudo gli occhi,stringendoli.
Quando li riapro,e mi volto verso la porta,so che è un'allucinazione.
Perché è impossibile che Remus stia venendo a passo di marcia verso di me.
La sua figura ha i bordi sfocati.
Vedrai realizzato il desiderio più grande e nascosto del tuo cuore,mi aveva detto il losco venditore in Knocturn Alley.
Mi si avvicina,e mi prende il volto tra le mani.
'Ti amo.'dice,posando la fronte contro la mia.
Io non posso fare a meno di fissarlo,trasognato.
Gioca con i miei capelli,e anche se non è reale,riesco quasi a sentire la sua mano sfiorarmi la guancia,e le sue labbra contro le mie.
E chiudo gli occhi,ma quando li riapro lui non c'è più.
Era tutto un sogno,certo,ma io piango lo stesso.
Mormoro il suo nome come una litania,una preghiera,una supplica.
Perché non ce la faccio più.
Non posso andare avanti così.
Mi trascino fino al letto,dove chiudo gli occhi.
E sogno ancora.
Come ogni notte.
'Sei il mio sole,la mia luna e le mie stelle.
Sei il mio sempre e per sempre.
Sei mio.
Sei il mio bellissimo,stupendo,ragazzo.
Il mio coglione,il mio idiota,il mio Sirius.'
Ogni notte,me lo dice.
E ogni mattina mi rialzo con la consapevolezza che era tutto un sogno.
E che non posso andare avanti così.

***********************************

Voglio dirglielo.
Devo farlo.
O lo faccio,o qualcuno lo farà prima di me.
No.
Remus deve sapere solo da me,me per primo,quanto è bello.
Bello.
Bellissimo.
Bellissimo con quei capelli castani che gli vorrei sempre accarezzare.
Bellissimo con i milioni di lentiggini che gli costellano la pelle.
Bellissimo con quegli occhi.
Quegli occhi marroni per cui mi butterei giù dalla Torre di Grifondoro.
Quegli occhi marroni che vorrei vedere sempre pieni di gioia.
O di amore per me.
O di lussuria e passione.
Cazzo,se lo amo.
Lo amo,lo amo,lo amo.
Nella mia testa sembra facile.
Ma non lo è.Non lo è affatto.
Ma lui deve essere mio.
Il mio Remus dai maglioni enormi,il mio Remus,Prefetto precisino e studioso,
il mio Moony tanto attraente con quelle cicatrici che gli attraversano il corpo,e che passerei ore e ore a baciare e toccare.
Ok,ho bisogno di supporto psicologico.
Tra una decina di minuti tornerà dalla riunione dei Prefetti e Caposcuola,e io devo dirglielo.
Ma prima,mi accendo una sigaretta per calmarmi.
Ci ho aggiunto anche,oltre al normale tabacco,un po' di polvere di giglio.
Per una volta,sono stato attento a Pozioni e ho scoperto che ha proprietà calmanti.
Faccio un tiro,sbuffando il fumo fuori dalla finestra.
Lo inspiro,e funziona.
Una sensazione di calma mi invade il petto.
Ce la posso fare.
"Sirius!"
Mi volto di scatto.
Remus è sulla porta,e mi guarda incazzato.
Realizzo che tengo ancora tra le dita la sigaretta,e che lui è decisamente in anticipo.
"Ehm...mica avevi quella specie di riunione..."
Lui mi zittisce con lo sguardo.
"Sirius.Black.Avevi promesso.Mi avevi detto che avresti smesso con-con quella roba!
Me lo avevi promesso,Pad!"
Butta la borsa a terra con forza,per mettersi le mani tra i capelli.
Mi affretto a spegnere la sigaretta contro il davanzale,facendola sparire con uno scatto della bacchetta.
Mi avvicino a Moony,e quando incrocio i suoi occhi,vedo che è ferito.
Ferito.
"Remus,io...c'è un motivo se l'ho fatto."
Gli prendo un polso,guidandolo fino a farlo sedere sul letto.
Lui rimane lì,con le lunghe gambe penzoloni fuori dal bordo e l'espressione imbronciata,in attesa di spiegazioni.
Cado in ginocchio davanti a lui,chinando il capo.
I capelli mi formano una tendina davanti agli occhi,ma è meglio così.
"Moony,io...non ce la faccio più.
Non riesco ad andare avanti così.
Tu...tu mi fai impazzire.
Non te ne accorgi,ma quando non mi guardi,io ti osservo.
Osservo il tuo bel volto,le tue lentiggini,i tuoi capelli,i tuoi occhi.
E mi innamoro ogni volta di più."-lo sentii trattenere il respiro-
"Esatto.Sono perso per te.
Completamente perso.
Ti amo,cazzo,se ti amo.
Mi hai stravolto la vita.Ti amo in un modo così forte e totalizzante che è impossibile descriverlo a parole. Prima stavo cercando di calmarmi,di rilassarmi e darmi un minimo di forza per dirti questo."-ridacchiai-"Ironia della sorte,è per colpa tua che ho ripreso a fumare."
Sentii le sue dita sotto il mento,e alzai la testa,incrociando i suoi occhi.
Erano lucidi.
"Oh,Pad,io...anch'io.Anch'io ti amo.Non...non posso crederci.
Tutti questi anni,eri lì,davanti a me.
E io ero troppo timido,troppo indeciso per dirtelo."
Cercai la sua mano,e la trovai.
Intrecciai le dita con le sue.
Lui scivoló in ginocchio davanti a me.
Chiusi gli occhi mentre mi baciava,mettendomi la mano sulla nuca.
Tirandomi in piedi,le labbra ancora incollate alle mie,mi trascinó sul letto.
Lasciai la sua mano solo per far volare le mani al bordo della sua camicia.
Trafficai con i bottoni mentre Remus respirava pesantemente sotto di me.
Finalmente giunsi all'ultimo e lo attirai a me mentre gli sfilavo la camicia,baciandolo con foga.
Mi staccai di nuovo per ammirare un attimo il suo petto magro,cosparso di cicatrici e lentiggini,che si alza e si abbassa velocemente.
"Sei così bello..."mormoro,posando la fronte contro la sua.
Lui sorride,prima di baciarmi ancora,sfilandomi la maglia.
Mi prende le spalle,e inverte le posizioni, mettendosi a cavalcioni su di me,seduto sulla mia pancia.
"Anche tu..."sussurra, affascinato, passando le mani sul mio petto.
Inspiro,gemendo sotto il tocco caldo e gentile delle sue mani.
"Mio Sole..."mormoro,attirandolo a me per un altro bacio,sfilando le scarpe con un calcio.
"Mia Luna..."dice lui,togliendo a sua volta le scarpe mentre risponde al bacio con foga.
"Mie Stelle..."dico io,quando passa a baciarmi il collo.
E il resto è amore.
Amore puro,che ti consuma da dentro,ti scalda nella notte,ti arpiona il cuore e ti fa sentire in paradiso.
"Mio sempre e per sempre...."
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Quando andiamo a colazione il giorno dopo,prima di entrare in Sala Grande,gli afferro la mano.
Lui fa uno sbadiglio enorme,prima di sorridermi.
"Uuh,qualcuno è stanco."sussurro al suo orecchio,mentre ci incamminiamo verso il tavolo dei Grifoni.
"Chissà di chi è la colpa..."ribatte lui,sarcastico,alzando gli occhi al cielo.
Ridacchio mentre mi siedo.
Lui si siede accanto a me,poggia le braccia sul tavolo e la testa sulle braccia,sbuffando.
Gli metto una mano tra i capelli, accarezzandoli.
Lui mi fa un sorriso stanco, spingendosi contro la mia mano con la testa.
"T-i-a-m-o."sillabo con il labiale quando sono sicuro che mi stia guardando.
Passo il dorso delle dita sulla sua nuca e sul retro del collo.
Lui sospira,rilassato.
Un colpo di tosse palesemente finto mi fa alzare lo sguardo.
Inarco un sopracciglio,pronto a rispondere male a chiunque mi abbia distratto,ma incontro solo lo sguardo divertito di quel coglione di James.
"Che cazzo vuoi?"
Il fatto che sia il mio migliore amico non mi impedisce di rispondergli male.
"Uuh,qui qualcuno ha la luna storta."
Ride alla sua stessa pessima battuta,
e io non riesco a reprimere un sorriso,prima di continuare.
"Amico,potevi aspettare un giorno a dichiararti.
Ora mi tocca dare dieci galeoni a Lily."
"Hai scommesso?Su di me?Tu,lurido schifoso scar-aspetta.Ti va bene?Cioè,per te è ok?Se-se io e Moony..."
"State insieme?Sì,ovvio.
Basta che non usiate il mio letto per fare cose sconce,ed è-"
"Chi è che fa cose sconce?"chiede Lily,sedendosi accanto a James.
"Pad e Moony.Il signorino qui presente si è dichiarato ieri.
E ciò significa che-"
"!Alla faccia tua,Potter!Forza,sgancia."
Esclama Lily,aprendo la mano per farsi pagare la scommessa.
Prongs si fruga in tasca e inizia a impilare le monete d'oro sul palmo della sua ragazza.
"Ah,Prongs?"
"Sì?Nove,dieci."
"A proposito del tuo letto,mi sa che è troppo tardi.Ma tranquillo,ho pulito tutto."
"Sirius."
"Sì?"
"Ti prego,fammi un Oblivion.Io non-"
Ridacchio come un matto.Remus si rialza,uscendo dall'apparente stato di coma.
"Ah,Moony,allora non sei morto."dice James,mentre lui si appoggia con la testa sulla mia spalla.
Gli circondo la vita con un braccio.
"Ieri Sirius mi ha sfinito."mormora con voce assonnata.
James e Lily scoppiano a ridere, mentre io arrossisco pesantemente.
"Begli amici che siete..."mormoro, distogliendo lo sguardo.
Remus alza lo sguardo verso di me,e un lampo di consapevolezza gli passa negli occhi nocciola.
Li spalanca,arrossendo contro il mio collo.
Gli bacio la fronte,sussurrando:"Sei adorabile."
Gli stringo il fianco con la mano,e lui mi bacia il lato del collo.
Lily ci fissa con gli occhi a cuoricino, mentre James si versa il caffè.
Gli rubo la brocca,versando il contenuto nella tazza di Remus.
Approfittando il fatto che si stia praticamente addormentando addosso a me,strego la bevanda, facendola apparire come del succo di zucca.
Mi frugo le tasche,cercando la pozione energetica che prendo ogni mattina.
"Uff...ma dov'è?"
"Cerchi questa?"chiede Lily,passandomi la mia boccetta.
"Cosa-"
"Ti è caduta prima."dice lei,facendomi l'occhiolino.
Ne verso qualche goccia nel bicchiere di Remus,poi glielo passo.
"Moony,bevi."
Lui lo prende senza storie,ed è vuoto dopo pochi sorsi.
Lily sorride come una pazza psicopatica.
Peter sta per strozzarsi con il suo bacon.
Dopo la colazione,mentre usciamo dalla Sala Grande,diretti a Incantesimi,prendo Lily a braccetto, rimanendo indietro rispetto agli altri tre.
James sta cercando di convincerli a riempire l'ufficio di Gazza di bolle impossibili da scoppiare.
E qualcos'altro non meglio identificato,ma credo un leone.
Non chiedetemi dove lo prende.
"Lily,che diavolo hai messo nella mia pozione energizzante?"sussurro, preoccupato.
"Oh,beh...un afrodisiaco con scoppio a sorpresa nelle prossime quarantotto ore,e una pozione stamina.Sai,per la resistenza,ehm-"
"So benissimo cos'è!Non ci posso credere...perché l'hai fatto?"
"Per festeggiare.
Ho vinto la scommessa,quindi ho pensato di farti un regalo."
Mi sorride malandrina,e ora capisco perché James stia uscendo con lei.
Corro avanti,prendendo la mano di Remus.
"Ehi."
"Ehi...ehm,stai con me tutto oggi, vero?"
"Oh,certo.Abbiamo tutti i corsi in comune,se non mi sbaglio."
Tiro un sospiro di sollievo.
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Storia della magia è la materia più noiosa sulla faccia della terra.
Infatti io e Prongs non facciamo altro che passarci bigliettini sulle idee per lo scherzo a Gazza.
Remus,da bravo studente diligente,sta prendendo appunti.
Peter credo stia dormendo,se non è andato in coma da spiegazione.
Dopo una decina di minuti di accesa discussione (scritta) sul colore delle bolle con James,mi sento tirare per la manica.
Mi volto,e soffoco contro le labbra di Remus.
Stupida respirazione.
Gli prendo il viso,allontanandolo per guardarlo negli occhi.
Sono liquidi,la pupilla nera si è espansa,coprendo quasi tutto il marrone,di cui ne rimane solo un sottile anello esterno.
Le guance sono rosse,le labbra aperte mentre respira pesantemente.
"Sirius,io..."
"Lo so."
Alzo la mano,cercando di farmi notare dal prof.
"Sì,Block?"
Non si ricorda mai il nome di nessuno.
"Ehm...posso andare in bagno?"
Lui annuisce solo,prima di voltarsi di nuovo verso la lavagna.
Afferro la mano di Remus,calda contro la mia,e lo trascino fuori dall'aula,diretto ai dormitori Grifondoro.
Mi sa che farò tardi a Pozioni.
Tanto meglio.

Smoke|Wolfstar One-shot Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora