Hold On To You And I

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Nota: Questa fanfic doveva essere solo una pwp. Ovviamente è diventata anche altro, ma ormai mi conosco e dovevo aspettarmelo ^o^'. Potrebbe essere considerata un seguito alternativo dell'altra mia storia "More Than A Game" (prima parte della trilogia "More than..."), perché alcuni dettagli che vengono detti nella prima parte si riferiscono a quanto è successo lì. Non è però necessario leggerla prima di questa.

~° ~

HOLD ON TO YOU AND I


Why can't you see what we had
Let the fire burn the ice
Where's the love we once had
Is it all a lie?

And I still wonder
Why heaven has died
The skies are all falling
I'm breathing but why?
In silence I hold on
To you and I
[Fire And Ice - Within Temptation]


«Hai fatto come ti ho chiesto?»

«Ho avuto bisogno di un po' di aiuto, ma sì. Il nostro Odino è rinchiuso nella sua cella.»

Thor annuì tra sé e proseguì a passo spedito verso l'entrata delle prigioni. «Resta di guardia e non
far entrare nessuno. Dammi un'ora.»

«Non sembrava molto incline a voler collaborare,» commentò Fandral, rallentando in prossimità del portone.

«Dammene due,» si corresse allora il Dio del Tuono dopo un sospiro. Avanzò oltre l'ingresso, seguito dall'amico, e attraversò il corridoio principale tra le celle vuote che, non molto tempo prima, avevano contenuto centinaia di nemici. Arrivati all'ultima, si trovarono davanti una visione alquanto singolare.
Il Padre di tutti gli Dei era comodamente disteso su un sofà e si stava dilettando a lanciarsi in bocca degli acini d'uva, con un'espressione annoiata sul volto.

«Ha spaventato tutte le guardie che sono passate di qui,» mormorò allora Fandral, un accenno di sorriso sulle labbra. «Alcune sono uscite gridando al tradimento e altre sono state sul punto di liberarlo.»

«Forse abbiamo mantenuto un po' troppo riserbo sulla situazione.»

«Forse. Tuttavia far trapelare la notizia che Odino non è più sul trono da tempo avrebbe potuto scatenare un panico peggiore di qualche guerriero intimorito. Già in molti hanno assistito alla sua farsa quando sei tornato.» Il guerriero si fermò per voltarsi verso di lui e dargli una pacca amichevole sul braccio. «Oh, a proposito: bentornato! Ci sei mancato!»

Thor gli sorrise per poi tirare un lungo respiro. Era il momento. Doveva affrontare Loki prima di partire con lui per ritrovare loro Padre. E farlo lì, nel luogo in cui aveva promesso che lo avrebbe imprigionato di nuovo, dopo aver chiesto il suo aiuto contro Malekith, gli sembrava la soluzione più adatta per chiudere quel cerchio.

Fandral si fece avanti fino al vetro frontale della cella e alzò la voce: «Ehi, Mio Signore. Hai visite.»

Loki rialzò lo sguardo verso di lui e lentamente si mise in piedi, sfoggiando la sua interpretazione di Odino più intimidatoria. «Fammi uscire da qui, tu... stupido verme che esegue ordini di chi è inferiore a me. O subirai la mia ira in modi che la tua piccola e insignificante mente non può nemmeno immaginare!»

«È di buon umore,» disse Fandral al Dio del Tuono, lanciandogli un'occhiata divertita. «Prima ero la pulce di un porco che si rotola nei propri escrementi.»

Thor scosse appena la testa con un sorrisetto e si portò al fianco dell'amico. «Basta con questa illusione, Loki. Ci siamo solo noi. Voglio parlare.»

Hold On To You And IDove le storie prendono vita. Scoprilo ora