Gli Antichi

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Prologo

Nel 1809 vennero commessi una serie di omicidi brutali ed efferati nei villaggi poco sviluppati di Los Angeles. Uomini, donne e perfino bambini, furono ammazzati. I corpi venivano ritrovati completamente proscigati e dissanguati.

I licantropi, che erano creature molto antiche, esistenti da più di mezzo secolo, seguirono la scia della puzza lasciata dal probabile o probabili assassini. Il loro odore non era per niente umano, anzi, trasudava immondizia, putrefazione e morte, che li portò al confine di un altro villaggio a pochi chilometri di distanza.

Gran parte erano umani, ma alcuni, dieci per la precisione, erano strani. La loro pelle era diafana in maniera innaturale, il colore della bocca tendente al rosso, e emanavano potere, un enorme potere. Quando questi, videro arrivare i licantropi trasformati in enormi lupi, le loro labbra si ritrassero a mostrare canini duri e affilati come aghi.

I lupi mannari chiesero spiegazioni sugli omicidi avvenuti nel proprio villaggio, ma entrambe le fazioni non riuscivano a discutere in maniera civile, come se qualcosa all'interno di essi, bruciasse. Così, i licantropi dichiararono guerra a quella nuova specie, che si faceva chiamare "Gli Antichi".

Quando i lupi mannari tornarono indietro per raggruppare tutte le forze necessarie, gli Antichi trasformarono il proprio villaggio, in esseri simili a loro. Compresi donne e bambini. La guerra imperversò per un anno intero tra le due fazioni. I licantropi erano più numerosi, però gli Antichi più potenti e crudeli. Quindi, i licantropi si allearono con le streghe, una specie soprannaturale ancora più antica di entrambe le fazioni.

Gli Antichi furono sorpresi dall'alleanza tra i licantropi e le streghe, ma continuarono a combattere, finchè la metà non venne eliminata. Infine, gli Antichi si arresero e strinsero un patto con i licantropi e le streghe. Le condizioni del patto erano tre: non uccidere un licantropo; non uccidere una strega; non trasformare più di un umano in tutta la loro esistenza.

Successivamente, le streghe diedero un nome agli individui trasformati dagli Antichi: vampiri. Inoltre, i vampiri trasformati dagli Antichi non sopportavano la luce del sole, quindi le streghe, in segno di pace, marchiarono la loro pelle con un simbolo: un sole. Il simbolo imposto sulla spalla sinistra, a tutti i vampiri, permetteva loro di camminare liberamente anche alla luce del sole.

La guerra vide diversi morti nella schiera licantropi-streghe e molti tra i vampiri. Questi ultimi erano circa ottanta, ma ne morirono quasi la metà e tre dei dieci Antichi. Le famiglie di questi ultimi si divisero e viaggiarono in parti diverse del mondo. Solo una di queste tornò a Los Angeles centinaia di anni dopo, precisamente nel 2014. La famiglia Blackburn.

Arya Blackburn aveva 18 anni e l'aspetto di una adolescente a tutti gli effetti: alta poco più di un metro e sessantacinque, magra, senza particolari forme sinuose. In realtà, il suo cuore non batteva da 205 dannati anni. Duecentocinque anni che non respirava. Odiava la sua natura. Essere un vampiro era una cosa ripugnante. Provare piacere nell'infliggere dolore a umani indifesi la inorridiva.

Difatti, da circa centonovant'anni non uccideva un umano. Si era dedicata anima - sempre che i vampiri ne avessero una - e corpo al suo obiettivo: non uccidere umani. Beveva unicamente sangue animale. Doveva ringraziare suo fratello maggiore, Nathaniel Blackburn, per il raggiungimento del suo obiettivo. Era stato proprio lui a insegnargli l'autocontrollo. Ovviamente, non era stata una cosa facile. Però a distanza di anni, Arya non beveva più sangue umano.

Tuttavia, anche nel suo armadio c'erano degli scheletri. Ma quello non era il momento più adatto per viaggiare nei ricordi bui. Lei e la sua famiglia erano appena tornati a Los Angeles, dopo parecchi anni e quello sarebbe stato il suo primo giorno di scuola. Naturalmente era già stata per centinai di anni a scuola, e doveva continuare ad andarci per salvare le apparenze. Quindi, prese la cartella posata sulla sua scrivania di legno chiaro e uscì dalla stanza.

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