How Far I'll Go

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Esco di casa in fretta e furia, dopo aver discusso con mio padre.

Non gli interessa quel che facciamo, ha detto. È solo un altro dei nostri giochi, ha detto, e in quanto tale non gli causa alcuna preoccupazione.

Meglio così, devo dire. Se capisse quanto serie sono le nostre intenzioni, probabilmente non si limiterebbe a rimproverarmi; arriverebbe persino a impedirci l'accesso all'isola come ha già fatto in passato. No, meglio che non dica altro. Ora come ora potrei morire, se ci togliessero le nostre barche.

Procedendo a passo tranquillo giù per la collina sollevo il capo al cielo: meraviglioso come sempre. Sulle Isole del Destino la pioggia è una cosa rara. Quando piove, la gente si barrica in casa e non osa guardare fuori. Tutto il loro mondo si paralizza. Ma per me, Riku e Sora non è mai stato così. Nei giorni di pioggia siamo sempre usciti di nascosto, per andare in esplorazione: con la pioggia si vedono venire fuori cose molto buffe, come le lumache. Per fortuna loro non se sono mai accorti. Qui, gli adulti non si accorgono di niente...

«Kairi!»

È la voce di Selphie a gridare il mio nome. Mi volto e le faccio un sorriso.

«Aspettami» dice.

«Scusami, non ho proprio pensato di chiamarti.»

Selphie non ha una barca, i suoi genitori non ne possiedono una perché lavorano al mercato. Non sono pescatori, come la maggior parte degli isolani. Quindi lei può raggiungere la nostra isola solo se si fa dare un passaggio.

«Non ci pensare!» esclama, per nulla offesa. «...Ma sbrighiamoci. Oggi ho proprio voglia di starmene tranquilla.»

Annuisco. «Anch'io.»

E siamo già arrivate alla battigia. Afferro la mia barca e chiedo a Selphie di darmi una mano. Pochi minuti dopo siamo già a metà strada.

Di nuovo, senza smettere di remare, alzo lo sguardo al cielo. Poi lo abbasso di nuovo, sgranando gli occhi verso l'orizzonte.

«Ho una strana sensazione» sussurro senza quasi rendermene conto.

«Hmm?» fa Selphie.

Esito, prima di rispondere. Lei, Tidus e Wakka non sanno del nostro progetto; o, meglio, nessuno di noi ne ha fatto parola con loro. È possibile, però, che abbiano intuito qualcosa.

«Il cielo» dico infine, guardandola, «...oggi è di un colore più intenso del solito.»

Selphie si passa una ciocca di capelli dietro all'orecchio e ridacchia leggermente.

La guardo sorpresa. «Fa ridere?»

«Oh, no! Ma è una cosa un po' bizzarra da dire. Pensi che pioverà?»

Scuoto il capo e continuo a remare senza aggiungere altro. Selphie non può capire cosa intendo; dubito, in realtà, che ci sia qualcuno in grado di capire. Ma io la sento, questa sensazione. È come se il mondo fosse un palloncino che è stato gonfiato troppo, soggetto a forze che minacciano di farlo scoppiare.

Ma che penso?

È una stupidaggine. Il mondo non è un palloncino. Probabilmente sono solo inquieta per la partenza imminente; ancora non riesco a credere che vogliamo farlo sul serio.

Ormai siamo arrivate.

Mi tolgo le ciabatte e salto giù dalla barca. Quando anche Selphie ce l'ha fatta, la ormeggio al piccolo molo. Quindi mi ci siedo e rimetto le ciabatte.

«Oh, Tidus è già qui!» Selphie corre via senza aspettarmi, così mi alzo per guardarmi intorno. La barca di Riku è qui, quindi devono essere venuti insieme. Mi chiedo se abbiano chiamato anche Sora. La sua barca non c'è...

Kingdom Hearts - Death by AwakeningWhere stories live. Discover now