Home with you

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"Sweet creature
Had another talk about where it's going wrong
But we're still young
We don't know where we're going
But we know where we belong"

Da quando ho intrapreso la mia carriera da solista tutto è cambiato.
Ho iniziato ad essere più sicuro di me stesso e a non farmi mettere i piedi in testa, ma mi sono anche reso conto di quanto le poche critiche tra i complimenti mi facessero iniziare a dubitare e vacillare.
Il mio errore era stato proprio questo, mettere in secondo piano le parole ed il supporto delle persone che mi amavano per ascoltare, forse stupidamente, i commenti di chi andava a colpire i miei punti deboli: la carriera da solista e la vita privata con Aubree.

Quella mattina leggevo e riflettevo sulle parole che, dopo essere impazzate sul web scatenando le più diverse reazioni, avevano messo in discussione le mie certezze.
"Capita di chiamarsi Harry Styles e, dopo aver abbandonato i One Direction, provare a fare un disco da solista che è tutto fuorchè decente.
Il tuo album sarà una merda e non ci sarà bisogno di perder tempo ad ascoltarlo tutto.
E come se questo disastro non bastasse, la pena di avere una fidanzata che ti usa solamente per la fama e non ti dice la verità.
Caro Harry, ti sei rovinato da solo con le tue stesse scelte."

Rileggendo quelle parole mi ero reso conto del fatto che il commento su Aubree aveva attirato maggiormente la mia attenzione.
Sapevo che mi stesse nascondendo qualcosa e proprio il fatto che qualcun'altro all'infuori di me se ne fosse reso conto aveva fatto accendere in me un allarme.
Dovevo capire cosa stesse succedendo sotto ai miei occhi, così presi a correre verso casa per parlare con lei.
Non appena la raggiunsi entrai e per farmi sentire da Aubree sbattei la porta.
La vidi raggiungere l'entrata e correre ad abbracciarmi, probabilmente anche lei aveva già letto l'articolo, ma io mi scansai.

«Aubree, non avvicinarti, dobbiamo parlare.
Ti chiedo di essere sincera con me, almeno questa volta.
Non riesco a comprendere cosa ci stia succedendo, ma sto iniziando a sospettare di te perchè mi sono reso conto del fatto che spesso sei assente, pensierosa, non sei più felice come un tempo e so che qualcosa non va. Ultimamente quando torno a casa dalle corse mattutine tu esci lasciandomi nel mistero. Non sono mai stato quel tipo di uomo che vuole sapere sempre dove si trova la sua ragazza, ma nemmeno vederti sparire dedicandomi a malapena uno sguardo e senza accennare minimamente parola.
Ree, non immagini nemmeno quanto mi mandi in bestia sapere che qualcun'altro possa averti toccata o fatto l'amore con te, ma tutto mi porta a pensare a questo. Avrei voluto scoprirlo in un modo migliore, ma forse la donna di cui mi sono innamorato è sparita da tempo.» dissi sottolineando con rabbia le ultime parole.

Aubree si avvicinò e mi diede uno schiaffo che rimbombò nel silenzio della stanza. Ritrasse quasi scottata la mano dal mio viso, per poi sospirare e dirigersi verso il divano sul quale si sedette.
Lasciò vagare lo sguardo su ogni singolo oggetto del salotto quasi a voler capire se parlare o meno, sino a quando dopo un ulteriore sospiro prese a parlare.

«Harry sono sicura che tu ti sia fatto condizionare da quello che hai letto, ma non puoi piombare in casa nostra e darmi della poco di buono così con noncuranza e leggerezza perché non hai idea di cosa stia succedendo e di come io stia per tutto questo!
Diavolo, io non ti ho mai rinfacciato quello che ho dovuto sopportare nei tuoi momenti di crisi, per una volta che sta succedendo qualcosa a me non posso prendermi il mio tempo per affrontare la questione?
Non ti riconosco più Har, forse sei cambiato troppo

Spalancai gli occhi e la guardai stupito.
«Aubree, che diavolo stai dicendo? Stiamo insieme da tre fottutissimi anni ed ancora non sai come prendermi o come affrontare le "questioni" con me? Non pensavo di essere così complicato per te.» dissi scuotendomi nervosamente i capelli con una mano.
«Sai che se qualcosa non va sono la prima persona con cui puoi parlarne. In qualunque momento puoi dirmi come stai o qualunque altra cosa tu voglia, basta che mi parli. Non sono perfetto e mai lo sarò, ma tu sei il mio tutto ed è per questo che non accetto che tu mi tenga nascosto qualcosa, non lo posso sopportare.» feci una pausa e sospirai. Non sapevo se davvero avrei dovuto pronunciare le parole che stavo pensando, ma non riuscii a bloccarmi.
«Guardami e dimmi che succede, voglio la verità e penso di meritarmela a questo punto.»

Senza valide ragioni.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora