Il tempo passa....

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E si cresce, i minuti passano si trasformano in ore che consumano giorni , settimane, anni. il tempo va, come un treno in corsa e non tiene conto di quello che ti succede anzi se ne sbatte di te dei tuoi tormenti delle tue paure, delle tue gioie e dei tuoi dolori, semplicemente va , inesorabile, imperterrito , va e tu segui gli eventi adeguandoti ad esso. intanto il brutto anatroccolo si stava trasformando e devo dire la verità mi piacevo... stavo diventando alta con dei lunghi capelli ricci ,ero carina e sembrava che anche i ragazzi se ne accorgevano e questo mi lusingava molto, anche se non permettevo mai a nessun ragazzo di avvicinarsi troppo. ero ormai al secondo anno delle superiori e del menarca nemmeno l'ombra, il mio corpo stava cambiando , assumevo sempre più le fattezze di una giovane donna in crescita e questo mi tranquillizzava un po. io vivevo come se fosse tutto normale ma c'era chi non ci dormiva la notte e così mia mamma prese appuntamento da un ginecologo.

lo ricordo come se fosse adesso..... la visita dal ginecologo mi spaventava molto ma nello stesso tempo non vedevo l'ora di semtirmi dire che era tutto apposto e che a breve avrei avuto il menarca. Era una mattina di agosto io mia mamma e il mio papà ci mettemmo in viaggio verso lo studio del dottore.. arrivati la' vidi tante donne con il pancione, qualche signora di mezza età e poi c'ero io una ragazzina che cominciava a sentirsi come un pesce fuor d'acqua. Quando arrivò il mio turno il cuore cominciò a battere a mille avevo paura , perché per tutto il viaggio avevo pensato a quando il dottore mi avrebbe detto [ tranquilli è tutto a posto] e non avevo pensato a come avrebbe fatto il dottore ad arrivare a quel referto. Cosi quando entrai cominciò il mio incubo.... comincio' a chiedermi se avessi avuto rapporti, dio che imbarazzo! Io rispondevo come un automa a tante domande assurde e imbarazzanti , intanto la mia attenzione venne catturata dal lettino che era a qualche metro dalla scrivania , era strana perché aveva alle estremità dei braccioli strani. Dovetti fare la' l'ecografia, non so perché ma cominciai a piangere, mi vergogna o, Avevo paura, per fortuna mia madre era là a darmi forza . Alla fine , dopo una ventina di minuti, i più correnti della mia vita, il dottore si pronuncio.... [ guardi signora]rivolgendosi a mia madre,[per me è tutto a posto le diamo una cura di ormoni per dieci giorni che stimoleranno l'ovulazione e vedrete che fra dieci giorni le arriveranno le mestruazioni ..] mi vestii sollevata e felice, papà pagò l'onorario e ci avvia mo verso casa, prima però passammo in farmacia per comprare la mia serenità, delle pillole minuscole che avrei dovuto prendere per dieci giorni una al giorno prima di andare a letto. Che bello ,ero felice, felice come una pasqua , anche se mi ero giurata che non sarei mai più entrata in un luogo come quello.... come ero puntuale.... tutte le sere dopo cena prendevo quella pillola con una tempistica che spaccava il secondo e quanta fiducia avevo riposto in quella cura....

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