Quante anime traghettate in poli opposti, trascinate via da un mondo che detestavano per cosa? Per incontrare entità sadiche che ci guardano? Allora sorrido, mi metto in posa!
Chiuso in una bolla tutta rosa mi muovo, sapendo cosa mi attende, è la cultura che mi chiama, la stessa che si fa attendere.
Il sole s'innalza possente, ma noto che ancora stanco, da poco sveglio, mentre il mio cuore si desta in quel piccolo attimo di godimento.
Ti prego Caronte, portami altrove, cambia itinerario, poi bendami e tappami le orecchie, che questo dolore nè vedere nè sentire, perché non è il dolore mio ma quello degli altri che mi uccide.
Sono qui, solo in mezzo a tanti, pensando a come questa gente possa sentirsi e a chiedermi se possa sentirmi, perché i miei occhi non parlano, urlano "io esisto".