Cap.2

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Improvvisamente il traffico divenne così intenso da bloccare tutte le strade. Tutti erano fermi nei loro veicoli, qualcuno uscì per guardare meglio, ma nessuno capiva davvero. La canzone di Lady Gaga che stavano mandando in radio si interruppe d'improvviso, e partì un annuncio "straordinario":

"Interrompiamo la trasmissione per parlarvi delle strane nubi che stanno avanzando lentamente  nel cielo statunitense. Non si conosce ancora l'origine del fenomeno, potrebbero essere emissioni di gas provenienti da qualche centrale nucleare, gli esperti stanno lavorando per scoprirne anche la composizione. La cosa strana è che il fenomeno si sta diffondendo in maniera tempestiva dalla costa est del continente Americano sino al lato ovest. Nel frattempo ci raccomandiamo con i cittadini di raggiungere le proprie abitazioni, o se siete alla guida evitate di uscire dalle vostre auto. Stiamo lavorando per voi, vi aggiorneremo al più presto".

A quel punto iniziai a preoccuparmi sul serio, chiusi tutti i finestrini e chiamai mia sorella Cassy:

-"Stai bene? Dove sei?"

-"Rachel! Mio Dio, che diavolo succede? Hai sentito cosa hanno detto? Io si sono in casa con i bambini, John sta rientrando, tu piuttosto dove sei??"

-"Menomale, io sono sulla 69th nel traffico! Ho chiuso tutti i finestrini! Ho paura, spero di tornare a casa"

-"Ti direi di venire qui, ma è più lontano, vedi tu se riesci! Mi raccomando tienimi aggiornata, ti voglio bene"

-"Ti aggiorno si, ti voglio bene anche io!"

Passò una mezzora buona, si procedeva a passo d'uomo. Ci fu un nuovo annuncio in radio. Le nubi nel frattempo avevano coperto tutto, il cielo era scuro e spaventoso. Le persone nelle loro auto avevano i volti terrorizzati, così come il mio, immagino.

"Aggiornamento: Le nubi si diffondono a macchia d'olio, a quanto pare si tratta di gas tossici estremamente pericolosi, mortali. Sono stati segnalate già svariate centinaia di morti. Non sappiamo se sia un gesto terroristico, probabilmente lo è. Non inalate questa roba, copritevi le vie respiratorie e siate forti."

Tremavo.  Ero sicura di morire lì nella mia auto. fortunatamente ero quasi arrivata a casa. Chiamai Tom.

"Amore!" piangevo. "Sta succedendo una catastrofe, il cielo è nero, c'è fumo tossico ovunque qui, non so cosa fare sto per tornare a casa ma ho paura!"

"Rachel tesoro, ho saputo, e ho appena sentito che si sta spostando. Si sta spostando e arriverà anche qui."

"Noo!" gridai. "amore giurami che starai attento! Non posso stare con questo pensiero!" urlavo.

"Non ti preoccupare per me, starò bene, pensa a te ora. Entra in casa prima che puoi, e rimanici."

Ci salutammo ed io ero finalmente arrivata sotto casa. Aspettai qualche secondo, mi avvolsi la faccia con una giacca, presi coraggio e scesi correndo. Entrai.

HopeWhere stories live. Discover now