10° Piano - Buio

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<<Ne abbiamo uno nuovo ragazzi! Salutate il nostro nuovo compagno di cella>>

Le orecchie mi ronzavano sentivo freddo alla schiena. Dovevo essere su un pavimento di roccia, o cemento, tanto era freddo e solido. Quando provai ad aprire gli occhi non vidi assolutamente nulla se non il buio più totale. Un buio che faceva male agli occhi e mi provocava non pochi giramenti di testa.

<<Non mi sembra messo bene il nostro amico qui, siamo sicuri che sia davvero vivo?>>

Solo allora sentii quella voce. Era come se le mie orecchie fossero tappate fino a pochi secondi fa, e quel suono, quel primo suono che sentivo mi aveva completamente svegliato.

<<Chi è la? Chi è che parla?>> Chiesi stordito e spaventato.

<<Ok è vivo, abbiamo schivato una grossa pallottola ragazzi>>

Sentii delle risate sparpagliate un po' ovunque attorno a me. Da come le risate rimbalzavano sulle pareti, mi resi conto che non doveva essere una stanza tanto grande, non più di venti meri quadri, pensai.

<<Beh, almeno avremo della compagnia in più. Nuove storie, una nuova voce da sentire. Iniziavo a stancarmi di voi altri>>

Altre risate vibrarono attraverso la stanza buia. Iniziai a sentirmi a disagio. Tutte queste voci parlavano, ridevano, ma nessuna rispondeva alla mia domanda. Mi strinsi a me stesso, non sapevo se per il freddo o per il disagio. All'improvviso tutte le voci smisero di ridere e calò un silenzio gelido.

<<Oh chiedo scusa. Stavi aspettando una risposta. Beh permettimi di spiegarti la situazione. Ti trovi nell'Abisso: la prigione più sicura al mondo. O almeno questo è quello che ci raccontiamo noi da anni, nessuno di noi sa veramente dove ci troviamo, ma sappiamo di per certo che è una specie di prigione>>

<<Questo non risponde alla mia domanda. Chi siete voi? E...>> Di colpo mi resi conto di avere la memoria completamente vuota. <<Chi...sono io?>>

Non so come, ma percepii un sorriso a pochi passi davanti a me.

<<Siamo sulla stessa barca compare. Nessuno di noi ricorda la propria identità. Non sappiamo nomi, origini e come siamo finiti qui dentro>>

<<Ma...avete detto che parlate tra di voi, come fate a chiamarvi se non ricordate i vostri nomi?>>

<<Ce li siamo inventati, io sono 2>> Cominciò la prima voce, l'unica che mi aveva rivolto la parola fin ora.

<<Piacere, io sono 3 e quello alla tua destra è 5>> Rispose un'altra voce. Percepii alla mia destra una mano alzarsi in segno di saluto, e girai la testa in quella direzione.

<<Oh vedo che già hai cominciato ad avere la Percezione! Magnifico, questo ci faciliterà di molto la vita amico>> Era la voce di 2, ma non capivo perfettamente da dove provenisse, quindi il mio sguardo cominciò a girare a vuoto per la stanza in cerca della fonte.

<<Hmm, non saprei 2, non mi sembra ancora completa. Diamogli del tempo per orientarsi meglio>>

La testa cominciava a girarmi fortissimo e mi costrinsi a sedermi per terra, prendendomi la testa tra le mani.

<<Aspettate tutti un secondo! Il vostro nome...avete deciso di chiamarvi per numero? Cos'è la Percezione e...perché mancano due numeri? L'1 e il 4?>>

Sentivo l'agitazione prendere possesso sulla mia mente, la  testa mi girava sempre più velocemente, non capivo nulla di tutto quello che sentivo, non vedevo nulla, mi mancava il respiro ed ero sul punto di svenire, quando sentii una mano sulla mia spalla.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Oct 20, 2020 ⏰

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