Memories

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Tish''s Pov

Sono le 4 del mattino, è da poco finita la terza puntata del serale di Amici e io non riesco a dormire. Sono nel letto da qualche ora, ma non riesco a prendere sonno, continuo a pensare e ripensare alla serata appena trascorsa: l'uscita di Jefeo, l'attacco continuo di Giordana, i commenti dei giudici su di me e su di lui. Questo perché ormai Alberto è sempre al centro dei miei pensieri, non riesco più a negarlo. Questa esperienza l'abbiamo iniziata insieme e voglio finirla con lui, non voglio uscire e lasciarlo qui, ho bisogno di lui e so che lui ha bisogno di me. O almeno così era qualche mese fa, quando eravamo una cosa sola, un tutt'uno, ma poi è successo quello che è successo che purtroppo ci ha fatti allontanare.

E ora, nonostante abbiamo ripreso i rapporti, non siamo più quelli di prima. Lo sento che non mi ha ancora perdonato, che non si fida più completamente di me. E come dargli torto, ho esagerato con lui, forse ho preteso troppo. Lo ho travolto dai miei problemi, dai miei casini. Ricordo perfettamente quel giorno in cui tutto tra noi è cambiato, lo ricordo come se fosse ora.

Flashback

21 gennaio. Sono in camera con Arianna e mi sto preparando per andare a letto, indosso il mio pigiama preferito e mi dirigo verso il letto quando improvvisamente sento bussare alla porta. Chi sarà a quest'ora? È quasi mezzanotte e il coprifuoco è ormai scattato da quasi un'ora. Sento bussare nuovamente. Ok, decido di andare ad aprire per non disturbare ulteriormente Arianna che stava già dormendo.

Apro la porta e chi mi ritrovo? Alberto che senza nessun tipo di spiegazione mi prende per un braccio e mi accompagna fuori da camera mia facendo chiudere la porta alle mie spalle.

"Alberto! Ma che problemi hai? Stavo andando a dormire..." lo rimprovero.

"Ascolta, ho bisogno di parlarti."

"Adesso?"

"Sì adesso. Vieni cerchiamoci un posto tranquillo per parlare pupettina"

"Punto primo evita di chiamarmi così che mi irrita, punto secondo ho sonno e non ho tempo dei tuoi giochetti..." Non riesco nemmeno a finire la frase che Alberto mi trascina in ascensore.

"Dove stiamo andando? Lo vedi che sono in pigiama?" Grido incredula.

"Ma sì stai tranquilla, andiamo semplicemente di sopra in terrazzo così possiamo parlare in santa pace". Svogliatamente lo seguo e insieme usciamo in terrazza.

"Ok, ora che siamo qui puoi dirmi che c'è?" Dico infastidita e congelata dal freddo. Lui evidentemente se ne accorge perché prima che potessi lamentarmi del gelo, si leva la felpa e me la mette sulle spalle.

"Tieni, metti questa, così eviti di ammalarti". Lo guardo intensamente, la rabbia che fino a poco provavo nei suoi confronti si sta inspiegabilmente affievolendo. Io voglio tenere il punto, ma basta un suo sguardo, un suo gesto inatteso che mi sciolgo come un ghiacciolo al sole.

"Grazie" rispondo.

"Ascolta Tish, mi dispiace se ti ho fatta sentire come se tu fossi come tutte le altre. Ma fidati non è assolutamente così, nessuna è come te".

Lo guardo con aria di sfida, non gli credo, non gli credo più. È da tempo ormai che ho capito che lui non dà peso alle cose, che si comporta con me come fa con tutte le altre. E io non voglio illudermi. "Alberto mi dispiace, ma non ti credo. Questo discorso non regge.". Lui mi guarda mortificato.

"Tish, ma non capisci? Non sto giocando."

"Ah no? E che vuoi da me ora?"

"Voglio che torniamo quelli di prima, voglio che mi perdoni e facciamo pace. Voglio sentire vicina. Voglio sentire che ci sei." I suoi occhi diventano lucidi.

"Alberto io non voglio, non posso. Voglio pensare solo alla musica, voglio concentrarmi solo su questo. Non ho tempo per stare male per te." Gli dico senza pensarci due volte.

"Ma Tish..."

"Ma niente, non sei capace di dare valore alle cose? Molto bene, la nostra amicizia per me finisce qui." Dico senza lasciargli possibilità di replica.

Esco dal terrazzo e comincio a scendere le scale sempre più velocemente, rischio quasi di inciampare e cadere. Ma non mi importa, l'unica cosa che conta è raggiungere il prima possibile la camera, entrarci e buttarmi nel letto come se non fosse successo niente. Infatti non è successo niente. Alberto è niente per me. Non può essere il contrario. Mi sto autoconvincendo, ce la posso fare, Alberto è niente, niente. Le sue parole, le sue azioni, non mi feriranno più.

Una volta entrata sotto le coperte mi rendo conto che ho ancora la sua felpa addosso, con il suo profumo. È così buono. Mi addormento con il suo odore sulla mia pelle.

Alberto's Pov

È scappata. Mi ha lasciato qui come un'idiota senza darmi nessun tipo di spiegazione. Ma si può sapere cos'ha? Glielo ho detto più volte che per me è speciale. Non la riesco proprio a capire. Cosa vuole da me? Perché non possiamo tornare ad essere gli amici di sempre? Mi manca tremendamente. È normale che l'assenza di un'amica mi faccia questo effetto?

Mi dirigo in camera cercando di fare il più piano possibile ma Alessandro mi sente entrare.

"Alberto tutto ok? Dove sei stato?"

"Da nessuna parte, dormi." Dico infilandomi sotto le lenzuola.

Tish vuole allontanarsi definitivamente da me e io non capisco proprio quale sia il problema. Sono stanco di correrle dietro. Vuole questo? Benissimo, questo avrà. 

Alberto e Tish - Una vita in dueDove le storie prendono vita. Scoprilo ora