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Tish's pov

Sono le 22:30. Valentina e Vincenzo sono già andati a letto, erano stanchi morti dopo le prove di oggi. Alberto è in bagno, si sta facendo la doccia. E io? Io sono seduta sul letto euforica. Questa sera Alberto ha detto che mi porterà da qualche parte. Si ricorderà o avrà cambiato idea? Oppure quando me lo ha detto, si stava semplicemente prendendo gioco di me? È da sta mattina che non ne parliamo e a cena non mi ha fatto capire niente. Quindi non so che pensare.

Io nel dubbio mi sono già lavata, mi sono data una sistemata al trucco e ai capelli. Fortuna che al vestito non devo pensare perché non saprei proprio cosa mettere. Questa volta la tuta di Amici mi ha proprio salvato la vita.

Improvvisamente vedo Alberto entrare in camera mia, è appena uscito dalla doccia, ha solo un asciugamano attorno alla vita e sta sgocciolando praticamente ovunque.

"Alberto ti puoi asciugare e vestire che stai facendo gocce ovunque?" gli dico con tono di rimprovero. Sento il mio viso andare a fuoco. È dannatamente bello, se non si sbriga a vestirsi non so cosa potrebbe succedere. Mamma che situazione imbarazzante, sarò sicuramente rossa come un peperone. Spero che lui non lo noti.

"Ora mi vesto, tu non ti emozionare troppo però" mi dice ammiccando. Sembra molto divertito dalla situazione, mentre io vorrei solo sprofondare.

"Che simpatico. Guarda che lo sto dicendo semplicemente perché stai bagnando tutto. Io non asciugo il pavimento, ti arrangi" gli dico cercando di essere il più possibile convincente.

"Sì certo" mi dice ridacchiando "Tu non ti preoccupare che faccio io. Due minuti e sono pronto. Tu invece sei pronta?"

"Per cosa?" faccio finta di nulla e abbasso lo sguardo. Si può sbrigare a vestirsi? Questa situazione sta diventando abbastanza pesante e io non voglio che lui capisca il mio stato di difficoltà attuale.

SI avvicina pericolosamente a me e mi sussurra all'orecchio "Dai che ti porto in quel posto. Aspettiamo solo qualche minuto che si spengano le telecamere".

Non sto facendo altro che pensare al suo corpo mezzo nudo e bagnato vicino a me. Ora mi sussurra pure all'orecchio. Mamma mia, non so se ci arrivo a sta sera.

"Ma che ti sei inventato sta volta Alberto?" gli dico cercando di fare la simpatica.

"Tu non ti preoccupare e finisci di prepararti". Si alza e va in camera.

Qualche minuto dopo esce e mi fa cenno di seguirlo. Usciamo fuori in giardino.

"Ah bello! Mi hai portata in giardino? Proprio un posto segretissimo." Gli dico prendendolo in giro.

Lo vedo accucciarsi a terra e farmi cenno di avvicinarmi a lui.

"Sali sulle mie spalle" mi dice.

"Cosa?" Ma è impazzito per caso? Che vuole fare?

"Dai muoviti che sto diventando vecchio ad aspettarti" mi risponde sorridendo.

"Ma Alberto non riuscirai mai a sollevarmi. E poi con quale scopo scusami?" Non capisco proprio cosa ha in mente. Tra il resto io non sono di certo una piuma.

"Dai smettila e sali. Non ho nessun tipo di problema a sollevarti" mi dice tagliando corto.

Lo vedo proprio convinto, decido allora di accontentarlo e salgo a cavalcioni sulle sue spalle. Lo sento alzarsi in piedi e avvicinarsi al tetto della casetta.

"Ok e ora?"

"Ora sali sul tetto"

"Ti sei fumato il cervello per caso?" Ma è fulminato? Figurati che salgo sul tetto.

"Dai sbrigati" mi risponde. Sento che sta cominciando a fare fatica a tenermi sulle spalle. Decido allora di accontentarlo. Con una mossa tutt'altro che atletica riesco a spostarmi sul tetto della casetta. Aiuto, il mondo è tutto diverso visto da quassù.

"Ok, sono su" gli sussurro.

"Perfetto, aspetta un attimo ora" mi dice e mi lascia lì entrando in casa.

"Mi fai salire sul tetto e poi mi lasci qui come un'idiota? Alberto!" Meno male che Valentina e Vincenzo dormono con i tappi alle orecchie. Almeno non rischio di svegliarli con le mie urla.

Dopo poco più di un minuto ritorna tirandomi una coperta. "Tieni questa. Adesso salgo anche io".

La prendo al volo. Alberto si arrampica sull'albero e mi raggiunge. Ma c'è una cosa che questo ragazzo non sa fare? Ora pure sugli alberi si arrampica. Stende la coperta e ci sdraiamo sopra.

"Che facciamo quassù?" gli chiedo con aria stupita. Mi giro verso di lui guardando negli occhi.

"Guarda in alto" mi dice accarezzandomi dolcemente il viso. Sposto lo sguardo da lui al cielo e solo ora mi accorgo del fantastico spettacolo che c'è sopra le nostre teste. Il cielo è pieno di stelle. Mi perdo un attimo a osservarle, è tutto così perfetto. Non posso credere di essere qui ora, con lui.

"É bellissimo" gli dico sempre più colpita da quella meraviglia.

"Lo vedi quel puntino lì vicino alla Stella Polare?" mi chiede indicando un punto indefinito nel cielo.

"In realtà no" Ti pare che vedo qualcosa, sono orba come una talpa.

"Vieni avvicinati" mi dice cingendomi i fianchi. Mi avvicino a lui, ora siamo praticamente attaccati, appoggio la testa sulla sua spalla e cerco di osservare dalla sua prospettiva.

"Mi dispiace ma non vedo nulla Alberto" gli dico girandomi verso di lui.

"É perché non usi gli strumenti giusti" mi dice sorridendo.

"DI che parli?"

"Fai il cannocchiale con le mani".

"Dici sul serio?" gli dico ridendo.

"Fidati di me, vedrai che così la vedi" mi sussurra, avvicinandosi sempre di più a me.

Faccio il cannocchiale con le mani. Mi sento tanto una bambina, ma non mi importa. Sto così bene ora con lui che farei qualsiasi cosa.

Alberto mi sposta le mani per indirizzarmi verso la giusta direzione. "La vedi ora?"

"Sì! Che stella carina! È più piccola delle altre, ma brilla un sacco" la osservo con attenzione.

"Ecco ora fai finta che quella stella sia nostra" mi sussurra all'orecchio. Un brivido mi scorre la schiena.

"Della squadra blu intendi?"

"No nostra, di Tish e Alberto".

Alberto e Tish - Una vita in dueDove le storie prendono vita. Scoprilo ora