•Meredith, io vado a casa. Devo prepararmi per stasera. A proposito, vuoi venire con noi?• domando alla mia amica levandomi il camice.
Lei annuisce e poi mi stampa un bacio sulla guancia.
La saluto e vado via.
Arrivata nel parcheggio una mano mi afferra il braccio e mi costringe a girarmi.
•Lasciami o chiamo la sicurezza.• dico all'uomo davanti a me.
•Bella, tua madre é qui. Dovete andarvene. Porta via Chanel, lontano da qui. Questo non é un posto sicuro.• mi avverte Caleb.
E in questo momento non so se credergli o meno.
•Possiamo per favore vederci? Dove vuoi tu. Ti racconto tutto quello cha ha in mente di fare.• mi supplica.
Dopo 5 minuti accetto di vederlo stasera in un bar molto poco frequentato. Lui annuisce e va via.
Prima però mi tocca la guancia.
Gesto strano fatto da lui, ma va bene.
Salgo in macchina e vado a casa.
Cazzo! É una strafottutissima follia.
Come può una madre levare una figlia alla propria?
É troppo per me. Ho bisogno di Logan.
E come se avessi il teletrasporto, eccomi davanti casa sua.
Busso 3 volte e lui mi viene ad aprire. É più fatto di non so cosa.
•Ne ho bisogno.• dico prima che lui mi dica altro.
Lo sbatto al muro e chiudo la porta.
Mi levo subito la giacca e la getto a terra. Mi avvicino alla cucina, ma noto subito tre figure maschili e due femminili.
•FUORI. TUTTI FUORI.• urlo
E poi mi siedo al mio solito posto. Ora ci siamo.
* * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * *
•Io esco, ciao passerotto.• dico a Chanel dandole un bacio fra i capelli lunghi.
Lei mi sorride e poi con il suo orsetto sale nella sua stanza.
Metto le mie decolté nere che si abbinano al mio tailleur rosso.
Salgo in auto e vado al Gimmy's.
Un tempo ci andavamo io e le ragazze tutti i giorni, adesso siamo troppo prese dal lavoro per dedicarci una birra fuori da casa.
Però qualche sera andiamo al Mokay Louge e li ci spacchiamo di brutto.
•Ehi Gimmy, tutto bene?• domando appena entro nel grande bar.
Gimmy mi sorride e annuisce.
•Non la vedo qui da molto tempo signorina, le porto il solito?• domanda e io annuisco
•Bella, sono contento che tu sia venuta.• dice Caleb venendo a sedersi accanto a me.
•Sono venuta qui, non doppi sensi!• esclamo.
Cazzo, quella roba era piuttosto buona. Dovrò dire a Logan che non la finisce e che voglio la scorta.
•Sei sempre la stessa.• ride
Ah ah. Divertente.
Bevo tutto in un sorso il mio whisky e poi ne ordino subito un altro, poi un altro e un altro ancora.
•beh? Che volevi dirmi?• domando domandando il quarto bicchiere di whisky.
•Sei sicura di star bene?• domanda quando provo ad alzarmi e trascinarmi fuori.
Ma che cazzo era quella roba. Dio, non ci credo.
•Benissimo.• rido.
Cazzo rido? Che cazzo mi sta succedendo?!
Caleb mi fa salire in macchina e poi mi porta in un motel abbastanza lontano da casa mia.
•Sta tranquilla, non ti voglio violentare.• ride.
•il mio cellulare.• riesco a dire prima di cadere nel letto.
Lui me lo porge e io mi rannicchio chiamando Logan. O almeno penso di star chiamando lui.
Logan= Bella, pronto?
Bella= SI PUÒ SAPERE CHE CAZZO MI HAI DATO?
Logan= Non possiamo parlarne al cellulare, lo sai.
Bella= Non me ne frega un cazzo!! Credo che tra poco andrò in overdose.
Urlo incazzata nera.
Logan= Sei un medico, cavatela da sola. Non sono io a venire da te, ma tu da me. Invece di fare cazzate goditi tua figlia.
Urla infuriato anche lui.
Bella= Sei un figlio di puttana.
Logan= Che hai bevuto?
sbuffa ormai rassegnato.
Bella= 4 bicchieri di whisky.
Rispondo ridendo.
Logan= Tu sei cogliona. Ora spiegato tutto, dormici sopra. Buonanotte.
Detto questo stacca.
Che cazzone di amico.
•Caleb, vieni qui...• lo chiamo vedendolo alle prese con la TV.
•Sto cercando di accendere questa stramaledetta tv per guardare un film.• sbuffa.
•Il film possiamo farlo anche noi. Ti faccio fare il miglior film porno.• ridacchio gattonando verso il bordo del letto e baciandogli il collo.
Gli levo la camicia nera che a lui stava da dio, e lo tiro verso di me.
Gli salgo a cavalcioni e inizio a muovermi.
•oh al diavolo Bel.• risponde e poi mi leva la maglietta e inizia a baciarmi anche lui.
Cristo, mi era mancato. Mi era mancato tutto di lui, soprattutto il sesso.
