《La vita è composta da attimi furenti che bisogna prendere al volo. Non facciamo altro che aggrapparci ai pochi momenti di felicità presenti nella nostra giornata, soltanto per non rimuginare sul passato, per non guardarsi indietro e per non avere la mente ricolma di domande e dubbi inutili. Ognuno di noi in questa vita è un attore nato che indossa una maschera a seconda dell'occasione in cui si trova, perchè parliamoci chiaro, quante volte recitiamo una parte nella quale la persona che interpretiamo non ci assomiglia quasi per nulla? Anche solo alla domanda "come stai?", la classica domanda che provoca agitazione anche solo a sentirla pronunciare, si risponde senza pensarci troppo con "sto bene", con fare sbrigativo, anche se nella maggior parte delle volte questa affermazione non corrisponde alla realtà. Magari proprio in quel momento stai morendo dentro e ti ritrovi da solo con il cuore ferito, dopo tutte le sofferenze subite, e ti basta sfoggiare uno di quei sorrisi che sembrano tanto veri quanto spontanei da far credere alle persone che ti circondano che tu stia bene, che tu sia felice. Questa situazione l'ho vissuta molte volte, ritrovandomi solo ad affrontarla. Ma questo era scontato, quando sei un diciasettenne insicuro e pieno di complessi inutili questa situazione è frequente. E poi si sa, a questa età sei solo tu contro il mondo, e riesci a sentirti solo anche ritrovandoti in un mare di gente. Giusto? 》
Alexander salvò frettolosamente il testo fra le bozze e dopo aver controllato che si fosse effettivamente salvato spense il computer. Si sentiva stanco, gli occhi si chiudevano da soli. Effettivamente erano le 3 del mattino ed il giorno dopo aveva il compito di latino alle prime due ore, l'interrogazione di matematica e doveva ancora finire la relazione sell'ultimo capitolo di un noiosissimo libro assegnatogli dalla sua professoressa di italiano, una vecchia racchia che, per la gioia degli alunni, sarebbe andata presto in pensione.
Alex amava leggere, solo così riusciva davvero a immergersi in mondi così diversi dal suo. Se un libro non lo coinvolgeva a dovere semplicemente smetteva di leggerlo e ne prendeva un altro, ma in questo caso era diverso, era stato costretto a finire quel noiosissimo libro per volere della professoressa ed era davvero frustrante. Leggere doveva essere un piacere, mai una costrizione. Così, dopo aver bevuto un'altra tazza di caffè,decise di finire quell'interminabile relazione, e una volta finita finalmente si stese sul letto alle 4: 30. Si rese conto però che ormai non riusciva a dormire, nonostante la stanchezza. Forse era il caffè. Alex fino ai 15 anni era un ragazzo notturno e dormire non era tra le sue azioni preferite ecco, ma ora non riusciva più a stare sveglio come prima, i suoi occhi si chiudevano sempre prima del dovuto. In questo caso però proprio non volevano cedere, così prese il cellulare tra le mani nella speranza di richiamare Morfeo ed iniziò a scorrere le foto nella home del suo instagram. Una foto di un ragazzo attirò la sua attenzione e si ritrovò sulla dua home senza rendersene conto. Era un ragazzo della VA, la classe accanto alla sua.
Da quello che aveva potuto notare, parlando coi suoi compagni di squadra, della stessa classe del ragazzo, era un ragazzo abbastanza chiuso, non parlava molto e non eccelleva nello studio ma era nella media. Il suo nome era Christopher, come suggeriva il suo profilo instagram, anche se dubitava che si scrivesse coi numeri al posto delle vocali. Era oggettivamente un bel ragazzo, occhi verdi come l'erba di un prati, che nelle foto, chissà come, risaltavano ancora di più. Capelli di un biondo cenere, con leggere sfumature di biondo più scuro sulle punte, e statura nella media. A scuola ci aveva parlato si e no due volte, soltanto perché la sua classe, ovvero la IVA, era impegbata in un progetto di coppia per l'alternanza riguardante l'ambiente proprio con i ragazzi della VA. Lui era capitato in coppia proprio con Chris, dunque si erano incontrati a ricreazione qualche volta, il tempo di mettere insieme le idee. In quinta ora avrebbero dovuto trarre le conclusioni delle ricerche fatte su come migliorare le condizioni ambientali ed esporre le possibili iniziative che la scuola potrebbe accogliere, ma i due distrattamente non si erano mai scambiati i numeri per poter capire come presentare il progetto finale. Alex allora decise di scrivergli su instagram, un messaggio semplice e coinciso, 《Ciao sono Alexander Foster della IVA, volevo chiederti se potevamo incontrarci durante la ricreazione (come abbiamo già fatto in precedenza) per capire come presentare prima della consegna.》
Dopo qualche minuto ricevette una risposta《Ciao per me va bene.》Alex fissò il messaggio, stupito per aver ricevuto una risposta così tardi (o presto?)《Okay, si perfetto. Ci vediamo dopo allora?》 Alex attese per un po' una risposta che però non arrivò, magari Chris si era addormentato, com'è giusto che sia. Mise in carica il cellulare e si girò sul lato, doveva dormire almeno un paio d'ore. Si mise a pensare un po' nell'attesa che Morfeo lo accogliesse fra le sue braccia e quando finalmente successe la sveglia era quasi pronta a suonare.
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Dopo circa un'ora infatti, la sveglia sul cellulare di Alex iniziò ad intonare una musichetta che ormai lui odiava. Guardò l'ora, le 7:10, perfetto aveva dormito solo un'ora e le occhiaie, che erano più scure del solito, lo annunciavano a tutti. Si alzò velocemente dal letto ed iniziò a prepararsi, aveva il compito di latino alle prime due ore e non poteva di certo far tardi. Non con la professoressa antipatica che si ritrovava. Ripose i libri ed il dizionario di latino nello zaino che sistemò sulla sua spalla e scese velocemente le scale arrivando in cucina.Sul tavolo trovò un biglietto, come ogni mattina.《Sono a lavoro, la colazione è in frigo, buona giornata a scuola. Papà. 》 Alex era figlio unico ed era cresciuto esclusivamente con il padre, un barista ormai da circa cinque anni. Sua madre aveva tradito il padre pochi mesi dopo la sua nascita aveva deciso di lasciarsi la sua vecchia vita alle spalle, Alex, per vivere come davvero avrebbe voluto. Sentì bussare alla porta e quando la aprì lasciò entrare la sua migliore amica Lilly.《Pronto per il compito di latino?》domandò con fare provocatorio ad Alex, 《Sono nato pronto, ti ricordo che stai parlando con il capitano della squadra di pallavolo maschile della scuola, sono pronto in ogni situazione!》rispose in tono solenne alla sua migliore amica mentre chiudeva la porta. Nonostante le sue parole Alex faceva pena in latino e sapeva bene che questo compito sarebbe stata la sua rivina. Decise però di non pensarci e si avvio verso la fermata dell'autobus con la sua amica che intanto parlava della nuova canzone di una di quelle cantanti argentine che tanto amava.
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Salve a tutti, avevo voglia di scrivere altro oltre "red and blu love" anche se a breve sarà pronto il 10 capitolo. Questo è un boyslove che pensavo di scrivere già da un po', e niente preparatevi a conoscere ed amare Chris. Buona lettura, see you soon ^^-Sono l'autrice dopo circa 5 anni, diciamo che adesso la storia cambierà un po'.
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L'avresti mai detto?
RomanceLe persone possono sentirsi sole anche in un mare di gente, anche se si è circondati da persone si finisce sempre per ritrovarsi soli con la sola compagnia della propria ombra. Alex è un sedicenne amante della scrittura, della pittura, dei manga e...