Tu sarai la mia maid

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(scene smut e esplicite, alcune parti non sono scritte da me ma da una bella personcina che non ha wattpad :3) (bakugouxreader)

ero sul tetto della scuola, mi piace venire qui, è sempre tranquillo... mi godo il venticello mentre ripenso a tutto quello che mi è successo in questo periodo. qui alla UA non sono una normale studentessa, aiuto solo i professori durante le esercitazioni pratiche, per tener sottocchio gli studenti per i loro miglioramenti nei combattimenti e nell'utilizzo del proprio quirk. beh.... invece io no ho un unicità, in realtà il mio mignolo del piede ha la stessa identica deformazione che hanno tutti quelli che possiedono un unicità,infatti,  sono stata scelta per le mie capacità di osservazione e di giudizio, anche se in realtà sono la classica fujoshi che shippa individui di sesso maschile distanti circa 2 metri di distanza. sono l'addetta della sezione 1-A , ma loro mi trattano come fossi una loro compagna di classe e questa cosa mi fa stare bene, ma c'è solo una persona che non sopporto, ovvero bakugou katsuki, lo ammetto è figo, non posso dar torto a nessuno ma è proprio una testa di cazzo, è troppo orgoglioso e non gli importa niente di nessuno, non è una persona con cui mi piace parlare, anche perché mi odia già dal principio... beh non ho un quirk quindi per lui sono solo inutile, e questo mi fa stare male, in realtà vorrei conoscerlo meglio, non so nulla di lui, eppure mi interessa così tanto, non so esattamente perché....  ne ho abbastanza nel modo in cui mi tratta , insomma sono una persona mica un oggetto. chiusi gli occhi e feci dei respiri profondi sentivo come se avessi un nodo in gola, mi veniva da piangere ma non era il momento giusto.

a un certo punto senti qualcuno urlare, la voce di bakugou, era inconfondibile "HEY STRONZA CHE CI FAI QUI, SEI VENUTA QUI PER BUTTARTI DAL TETTO PER TERMINARE LA TUA INUTILE ESISTENZA? SAI CHE ME NE IMPORTA" disse mentre faceva quel sorriso beffardo come suo solito, mi girai e lo guardai negli occhi, quegli splendidi rubini che bruciavano di determinazione, in questo momento erano colmi di odio, non riuscii a sostenere lo sguardo per molto, quei pochi secondo sembravano come se fossero passate ore.

 decisi di sfogarmi " non ne posso più dei tuoi insulti, perché mi fai questo?  non vuol dire che se non ho un quirk non posso essere utile o essere debole, sai ho iniziato a fare box da quando avevo 5 anni, cosa credi che abbia imparato?! certo non posso essere come voi, ma questo non toglie che io non debba stare alla UA perché sono priva di unicità" non so in realtà perché lo dissi, ma iniziai a piangere, lacrime piene di odio cadevano sulle mie candide guance finché non notai lo sguardo di bakugou, sembrava traumatizzato ma non da quello che avevo detto, ma quello che era successo al mio corpo. 

avevo due splendide ali da angelo nere e sulla testa avevo delle corna da demone del medesimo colore, stranamente il vestito che indossavo non era bucato sul retro dove si trovavano le ali, era tutto completamente integro, caddi all'improvviso sulle ginocchia e sentii le mie palpebre farsi pesanti, mi sentivo esausta.

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mi svegliai nel lettino dell'infermeria della scuola, accanto a me c'era ricovery girl, appena mi vide sveglia sorrise "finalmente ti sei svegliata t/n, come stai?" la guardai con un'espressione abbastanza stranita, non capivo bene la situazione in cui mi trovavo " sto bene, grazie. ho una piccola domanda.... chi mi ha portato qui?" alla risposta quasi non sbiancai "oh, è stato bakugou, quando è arrivato era tutto preoccupato, con te in spalla, non riusciva neanche a parlare, era sull'orlo di una crisi di nervi" disse la vecchietta mentre  stava guardando il computer, molto probabilmente starà guardando il mio certificato medico, finché a un certo punto si girò verso di me con sguardo serio "il tuo caso di sviluppo del quirk è molto strano, avevi la stessa mutazione al mignolo ma non avevi nessuna unicità, anche da gli ultimi esami non si sono rilevati attività strane nel tuo corpo, penso ne dovrò parlare con il preside"  la ascoltai con molta attenzione, quello che diceva era vero, alla fine mi disse di rimettermi su i miei vestiti e di tornare in segreteria. di fianco al mio letto c'era uno specchio e quando vidi la mia immagine riflessa rimasi un po' confusa, sia le ali che le corna erano scomparse, a un certo punto sentii una strana sensazione sulla mia schiena, come se qualcuno continuasse a pizzicarmi, mi girai davanti alla specchio e vidi che sulla mia schiena c'era disegnato il tatuaggio di due ali nere, non sapevo come prendere questa cosa. mi rassegnai misi su la mia camicia bianca, una gonna nera e una cravatta rossa, non avevo la divisa come tutti gli altri, mi bastava questo per distinguermi.

camminai per i lunghi corridoi della scuola,le ampie finestre permettevano di vedere un cielo mozzafiato, i tono del rosa e dell'arancione erano quelli predominanti, è sempre unico vedere il sole che tramonta e le sfumature de cielo cambiare, che cosa meravigliosa. A un certo punto vidi l' ultima persona che mi sarei mai immaginata fosse lì in quel momento, ancora lui, bakugou...    cercai di evitarlo, ma non potevo ignorarlo, mi aveva notato prima che me ne accorgessi io stessa. mi venne in contro, mi prese il polso per fermarmi, la sua espressione non  diceva niente, era seria, si avvicinò pericolosamente al mio viso facendomi perdere un battito, rimasi immobile, non sapevo come reagire, poi iniziò a sussurrarmi nell'orecchio "het t/n che ne dici di una sfida? se vinco io tu farai qualunque cosa io voglia per una settimana, mentre se vinci tu sarò al tuo servizio per tutto il tempo che vuoi" il suo tono di voce era strano, non era incazzato come al solito, anzi il suo modo di parlare mi ricordò Mineta, mi scansai, sul mio viso si poteva percepire lo shok che avevo appena subito, ma decisi di prendermi forza e riuscii ad aprire bocca "ci sto, ma a due condizioni: se riuscirò anche solo a tenerti testa dovrai smetterla di trattarmi di merda, e secondo non potrai utilizzare il tuo quirk" il mio tono di sfida era accentuato dal mio sorriso, beffardo, come quello che faceva sempre Bakugou.  alla fine decidemmo di trovarci il giorno dopo al parco, alle 8:30 di mattina.

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sento la mia sveglia suonare, guardai l'ora,erano le 6 del mattino, beh non mi piace svegliarmi presto, ma almeno avrò tempo per prepararmi. non avevo fame, quindi andai subito a cambiarmi, presi dal mio armadio tutto il necessario: un top nero sportivo, pantaloncini corti e scarpe da ginnastica, tutto rigorosamente nero. cercai nel cassetto nella scrivania le bende per fasciarmi le mani, non sono veramente necessarie, ma lo faccio sempre prima di andare agli allenamenti di box. prima di uscire presi la mia felpa (naturalmente nera). mentre cammino prendo i miei auricolari e inizio ad ascoltare la musica, canticchiando il motivetto.

"i said i'd catch if you fall                                                                                                                                                     if they laugh, then f*ck'em all"

arrivai un quarto d'ora in anticipo, ne approfittai allora di fare stretching e riscaldamento. neanche passati due minuti e sento due voci familiari, mi giro e vedo in lontananza Kirishima e Bakuguo.  Mi avvicinai a loro salutandoli con un sorriso a 32 denti.

To be continued...

Spero che questa raccolta di storie vi piaccia, se avete qualche richiesta non fatevi problemi a commentare.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Jun 01, 2019 ⏰

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