Capitolo 1

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3 ottobre 2022, lunedì

Mi sveglio improvvisamente, cerco la sveglia tra le centomila cose che ci sono sulla mensola e che ahimè neanche quest'estate ho avuto tempo di sistemare, o forse voglia, o forse entrambe

Sento dei vetri rompersi, spero non sia la sveglia, era nuova!
Decido di accendere la luce, stanco di tentativi a mano libera

«cazzo»

Dirigo l'occhio al di là della mensola e scopro che oltre alla sveglia anche la bomboniera della comunione di mio fratello e la Tour Eiffel in vetro sono a terra, a pezzi

Che sia un segno? Di sicuro non sarà nulla di positivo! Speriamo in bene

In tutto ciò non ho ancora capito che ore sono, spero sia mattina, sono stanco di stare a letto e super emozionato per l'università.

Mi alzo e prendo il telefono

«Oddio è prestissimo»

Sono le 3.52, non dico altro

Aspetta ma perché mi sono svegliato?! Oddio il sogno! Stanotte ne ho fatto uno stranissimo

Ho sognato che entravo all'università e improvvisamente mi ritrovavo ad un matrimonio, di cui io ero lo sposo e mi sposavo con una donna sconosciuta, poi quando è arrivata all'altare l'ho riconosciuta ed era Follettina, che incubo! Poi mi sono svegliato per fortuna!

Solo io posso fare sogni di questo tipo, poi fossi etero capirei anche però Follettina?! Datemi un bonazzo vi prego.

Comunque ho troppa ansia per l'università, per quest'anno andrò in una specie di collegio maschile gestito da volontari di boh, devo ancora capire in realtà!

Ho scelto la facoltà di fisica con specializzazione in meteorologia nella speranza che non sia troppo difficile. Andrò a Bologna, è abbastanza distante quindi non tornerò a casa ogni fine settimana

Chissà se troverò l'amore! Per tutto il liceo ho sognato una love story all'università, vedremo!

Suona una sveglia, sicuramente non sarà la mia dato che è andata in frantumi

Dal suono sembra quella di mio padre

«Dai Davide! È tardi!»

«Ma se sono le... ODDIO È TARDISSIMO»

Tra un pensiero e l'altro sono già le cinque! Spero di non arrivare in ritardo già il primo giorno

Mi preparo e scendo le scale di fretta, non faccio nemmeno colazione dalla troppa ansia e mi avvio alla fermata del bus.

«Fiù! Per un pelo»
«Stazione treni, grazie»

«Vedo che riesce a leggere i cartelli!» ironizza l'autista

Che scemo, dovevo solo timbrare il biglietto

«Sì, scusi, è che non sono molto esperto»

«Lo vedo! Vada a sedersi dai»

«Sì certo, grazie».

Mi siedo vicino al finestrino e metto un po' di musica mentre seguo i percorsi delle gocce di pioggia sul finestrino

Quanto amo la pioggia! È fresca, rigenerante e soprattutto mi fa star bene perché riesce a calmare l'ansia con cui devo convivere ogni giorno

Non per dire eh ma amo anche il sole, soprattutto d'estate... In piscina... Al mare... Meglio non pensarci perché l'estate è appena finita e mi vengono i rimpianti per non aver concluso nulla nemmeno stavolta.

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