Prologo

152 27 13
                                    


Ho sempre amato il Natale, la casa calda ed intrisa di profumo di cannella e legna bruciata.
Il paesaggio invernale fuori dalla finestra e la neve distesa come candide lenzuola sul giardino ormai non più verde ma sempre ben curato di mio padre. Era il periodo dell'anno che più sentivo mio, che più mi apparteneva.
Mi donava quello di cui avevo bisogno e mi dava la speranza di avere quello che ho sempre desiderato. Tutto sembrava avvolgermi e proteggermi da quella che era la realtà e la fredda corazza che è sempre stata il mio maglione preferito.
Avrei tanto voluto che la mia vita cambiasse, tante volte ho pregato ed implorato qualcuno lassù affinché la mia vita venisse stravolta.
Il silenzio è sempre stata l'unica risposta fino a quando due occhi incontrarono i miei e come una nave in preda alla tempesta, la mia indifferente esistenza prese una piega completamente inaspettata.
Bastò perdere un treno ed incontrare due occhi neri, nulla di più.

Come la lunaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora