Stanno arrivando.
E' questo il mormorio che per tutta la giornata si è rincorso tra le mura di Grande Inverno, passando di bocca in bocca, trasformandosi con il passare delle ore da semplice voce in una certezza. Il castello freme, è pieno del brulichio disperato e frenetico che precede l'inizio di una battaglia cruciale.
Stanno arrivando.
Sansa fissa a labbra strette il grande tavolo quadrato ingombro di pedine, poi fascorrere lo sguardo sui presenti, riuniti intorno per il consiglio di guerra. Sulle facce cupe, fiocamente illuminate dalla luce delle candele e del focolare, danzano ombre inquietanti. E' difficile immaginare che molti di loro, che adesso parlano, si muovono, respirano, presto saranno carne morta tra la neve. Forse è la sorte che toccherà anche a lei, se le difese non riusciranno a reggere e i morti dilagheranno.
E' una strana sensazione, quella di trovarsi di fronte alle nostre ultime ore di vita. Una consapevolezza che atterrisce, e che allo stesso tempo fa cadere preda di una disperata euforia. Sansa cerca di mandare indietro la memoria, cerca di ricordare altre occasioni, in vita sua, in cui si è sentita così.
Le torna in mente la vigilia della Battaglia delle Acque Nere, ad Approdo del Re, quando decine di donne, vecchi e bambini, nascosti nei sotterranei della Fortezza Rossa, aspettavano piangendo, pregando, che qualcosa accadesse. Eppure, nemmeno allora c'era la certezza assoluta che quella sarebbe stata la fine.
Ricorda i giorni trascorsi a Grande Inverno, quando ancora sulle mura sventolava l'uomo scuoiato dei Bolton. Ricorda il terrore costante che le stritolava lo stomaco, la sensazione che non ci fosse più speranza.
No. Nemmeno allora, nel momento più buio dopo la sua prima notte di nozze, quando aveva l'impressione di essere solo un involucro di carne che camminava e respirava, si era sentita così. In quel momento, era come morta.
Adesso, invece, si sente viva. Viva come non le capitava da tempo, viva come sarebbe giusto sentirsi alla sua età, senza che niente e nessuno venga continuamente a ricordarti "Tutto questo sta per finire".
Guarda Arya e Jon, in piedi accanto a lei, e Bran, seduto dietro di loro. Pensa a Grande Inverno, di cui consce ogni gradino, ogni sala, ogni cortile, alle cui mura ha restituito, finalmente, gli stendardi bianchi e grigi con il metalupo. Pensa a tutte le persone che adesso la chiamano Lady Stark, non solo per rispetto del nome di Ned, di Catelyn, di Robb, ma perché hanno fiducia in lei.
E' straziante sapere quante cose la vita le ha ridato negli ultimi mesi, e quante stanno per esserle tolte di nuovo.
L'ultima in ordine di tempo è proprio lì, a pochi passi da lei.
Sansa alza lo sguardo dalla mappa e lancia l'ennesimo sguardo furtivo verso Theon. Anche lui, come tutti gli altri, sta fissando il tavolo con aria concentrata. Nel corso della riunione i loro occhi non si sono mai incontrati, e lui non ha fatto nulla perché accadesse. Sta evitando il suo sguardo, come se non volesse concedersi distrazioni, come se volesse dimostrare a tutti i presenti, e in primo luogo a se stesso, che ha intenzione di espiare le sue colpe fino in fondo.
Quando l'ha visto entrare nella sala principale, poche ore fa, per un attimo persino Sansa ha avuto difficoltà a riconoscerlo. Cosa associava, la sua mente, al nome Theon? Il ragazzo arrogante e superficiale, sempre alle costole di suo fratello Robb? L'essere annientato, curvo, succube della crudeltà di Ramsey, che ha tradito il suo aguzzino e l'ha portata in salvo attraverso i boschi?
Di certo non si aspettava di vedere un uomo alto, dritto e di nuovo in salute; un uomo a cui gli ultimi mesi hanno restituito, se non la pace, almeno un po' di dignità; un uomo a cui scintilla sul petto la piovra dei Greyjoy e che i suoi uomini guardano con fiducia e con rispetto.
Sansa, per tutta la sua vita, è stata cresciuta come una lady. E una lady, le è stato inculcato fin dalla più tenera età, deve prima di ogni altra cosa saper controllare le proprie emozioni. Una lezione che si è rivelata fondamentale in molte occasioni, e che spesso l'ha aiutata a rimanere in vita.
Nel momento in cui Theon le è comparso davanti, però, le è parso di dimenticare tutto ciò che ha imparato in anni e anni di severa autodisciplina. Per parecchio tempo non ha saputo fare altro che fissarlo in silenzio, incredula, le gambe che minacciavano di cedere sotto il suo peso.
Nemmeno Daenerys si aspettava di vederlo lì, ma il suo moto di sorpresa è stato più blando. "Perché non sei con tua sorella?" gli ha chiesto, apprendendo che Yara Greyjoy ha riportato le sue navi alle Isole di Ferro.
Theon, che fino a quel momento ha parlato rivolgendosi alla Regina dei Draghi, si è voltato verso Sansa e l'ha fissata intensamente, come se nella stanza ci fossero soltanto loro due.
Perché sono saltato con te giù dalle mura di Grande Inverno, le ha detto in silenzio. Perché ti ho fatto strada nella neve e ti ho tenuto la mano nel fiume ghiacciato, perché ti ho fatto scudo col mio corpo dai soldati di Ramsey e l'avrei fatto una, dieci, cento volte, pur di tenerti al sicuro, perché quello che abbiamo passato noi due, qui dentro, tutti gli altri non possono nemmeno immaginarlo, perché sopravvivere è una cosa difficile, ma io e te sappiamo farlo bene, e l'abbiamo fatto insieme, e quello che sono ora lo devo soltanto a quel momento in cui ho deciso di prenderti la mano e saltare giù con te.
Sansa ha capito tutto questo senza che lui abbia dovuto sprecare neppure una parola, e per un attimo la commozione l'ha portata sull'orlo del crollo emotivo. Si è resa conto all'improvviso di non averlo mai ringraziato davvero per averla salvata, e allo stesso tempo è emersa la consapevolezza, confusa ma potente come un pugno in pieno petto, di non aver mai sperimentato con nessuno un misto così perfetto di fiducia, sintonia e comprensione.
Voglio combattere per Grande Inverno, lady Sansa. Se mi vorrai.
Si è ritrovata ad abbracciarlo senza nemmeno rendersene conto, incurante degli sguardi di tutti i presenti su di loro. Quando Theon, dopo un momento di imbarazzato stupore, ha ricambiato la stretta, Sansa è ritornata a quel momento di mesi e mesi prima, nel bosco, quando lui ha tentato di calmarla e di scaldarla dopo aver attraversato le acque gelide del fiume. Proprio come allora, ha provato la stessa sensazione: quella di sentirsi a casa, al sicuro.
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If you'll have me || Sansa & Theon
Fanfiction- Non posso perderti di nuovo - mormora infine, con voce appena udibile. Theon non risponde. La osserva in silenzio, e Sansa vede riflesso nei suoi occhi il tormento che gli si agita dentro. Allora, per cercare di tenerlo con sé, per non lasciarlo...