INTRO
Durante le guerre l'industria delle nazioni colloca la produzione verso ciò che più si confà al rafforzamento del proprio esercito e relativi mezzi.
La Grande Guerra è combattuta dai contadini mentre le maestranze delle industrie forgiavano cannoni. La seconda Guerra Mondiale è combattuta da tutti gli uomini abili e l'industria fu invece sostenuta da tantissime donne.
LA STORIA
Questa storia si colloca proprio qui, alla fine della seconda Guerra Mondiale.
Le persone viaggiano soprattutto a piedi e in bicicletta, altrimenti ci sono i mezzi pubblici...il dottore possiede il calesse e il relativo cavallo...in campagna trovi soprattutto mezzi a trazione animale...i trattori erano pochissimi. Qualche moto e qualche rarissima automobile.
Al di là della reperibiltà dei carburanti e delle 'benzine sintetiche' a Castelnovo Sotto ci si muove in treno oppure in 'torpedone'.
Ma non solo.Esiste infatti il 'Servizio Pubblico', si dirà oggi Autonoleggio. Anzi a Castelnovo Sotto ce ne sono addirittura due. Dallolio e Montanari.
Hanno un paio di autovetture ciascuno, queste vengono noleggiate e conteggiate a chilometri percorsi. Talvolta si assiste anche a scene comiche del tipo...vetture che percorrono in retromarcia lunghi tratti delle strade del paese nella speranza di veder retrocedere il contachilometri giusto per far diminuire la spesa calcolata a seconda della distanza percorsa: il contachilometri puntualmente invece, avanza comunque la cifra!
IL FATTO
Lungo l'attuale Via 25 Aprile (allora non si chiamava così) di fronte alla pizzeria Jamm'Jà (ex Caserma dei Carabinieri*) ha sede il deposito vetture del Servizio Pubblico del signor Dallolio.L'altro Servizio Pubblico, quello della famiglia Montanari, invece si trova in centro paese in una delle due grandi case popolari del centro storico proprio di fronte alla storica Rocca. Va detto che in questo periodo, proprio la Rocca è la sede della famigerata Brigata Nera...il Municipio si trova sotto i portici della Piazza a fianco del Bar Centrale.
Già che ci siamo, per entrare nel clima, collochiamo qualche altra istituzione...dove attualmente c'è la Gelateria K2 (conosciuta come..."dalla Tilde") nel 1945 c'è la caserma dei Carabinieri, e poi lì a fianco una trattoria...un'osteria, dove oggi troviamo la "Cartoleria della Rocca" ex "Cartoleria Magica".
Sono storie di guerra appena finita, o meglio...quasi finita perché il 25 aprile 1945 al pomeriggio tutti sono fuori di casa, in piazza e sotto ai portici, la liberazione è arrivata!, ecco che in paese entra un plotone dell'esercito Alleato e il comandante (un Tenente dell'esercito USA) scende dalla Jeep (l'americana Jeep Willys). Viene subito accerchiato dai più eccitati, tutti vogliono dirgli qualcosa o solo stringergli la mano...non si comprendono...e lui, divincolandosi un po' dalla piazza inizia a cercare un reparto di "...Police! Police"...insomma cerca la caserma dei Carabinieri, almeno così si capì dal suo italiano incerto.
Percorre questi storici portici di Viale Principe Umberto (attuale Via Gramsci) seguito dalla colonna militare, supera il forno 'dell'Adele' a fianco della Chiesa della Madonna, passa oltre la 'Osteria Boccalina' e arriva alla Chiesa di S. Andrea.
Qui la via si apre e così anche la folla...davanti a sé trova un manipolo di uomini e ragazzi che trattengono per le braccia un uomo...gli anticipano che è un fascista, un nemico!, così viene accusato ed automaticamente, visto il clima di allora, è di certo un colpevole.
Il Tenente con un cenno muove due soldati che lo prendono in consegna. Quell'uomo è Montanari...quello dell'autonoleggio in centro.Mentre lo conducono nelle retrovie della colonna, un signore che ha assistito alla scena ferma i soldati e attira l'attenzione del Tenente. Si spiega e garbatamente insiste ...eh l'americano non capisce l'Italiano.
Ma l'Italiano intuisce come farsi capire! e gli parla in francese...sì proprio in francese! L'ufficiale intende e anzi la cosa acquista di credibilità. Tutti attorno si ammutoliscono...non si sa cosa gli stia descrivendo. Brusio e mistero, alcune finestre si chiudono piano, il campanile è proprio lì sopra di loro e...'suona' le tre.Esco idealmente dalla scena e vi scrivo qui la traduzione delle parole dell'italiano che parla in lingua francese al Tenente: "Signor Tenente, gli accusatori di quell'uomo sono dei suoi concorrenti di lavoro...Montanari noleggia le vetture agli esponenti del Fascio, ed essi sono suoi clienti...vanno molto più spesso da Montanari, perché la posizione centrale del deposito è vicina alla loro sede, non basta questo per accusarlo! Tutti qui abbiamo lavorato coi Fascisti, HO DETTO TUTTI!!! fornai, barbieri e pure l'Arciprete!...". Che osservava dal sagrato.
Viene ascoltato attentamente, l'esprimersi in quella lingua lo favorisce e viene rispettato dall'ufficiale...lui che il francese lo ha studiato in Accademia e ripassato da poco, prima della missione in Europa.
A questo punto il Tenente lo ferma e dà ordine di rilasciare senza indugi il Sig. Montanari che, liberato, si avvia verso il suo deposito.
Facendo spazio davanti a sé, il comandante ora raggiunge l'ingresso della caserma dei Carabinieri e sale sui tre gradini, da qui si rivolge agli autori di quell'atto sommario di polizia pronunciando dure parole...e tutti ascoltano sotto gli occhi dei suoi soldati.Non posso riportare tutto il discorso, a differenza dell'episodio quelle frasi non mi sono mai state riferite perché pronunciate in un inglese concitato e mai tradotto, mi resta solo la citazione delle parole che il tenente pronunciò alla fine in italiano: "...ORA NON COMINCIATE CON VENDETTA PERSONALE!!!".
Gira la spalle ed entra in Caserma...aveva capito cosa stava succedendo.Non conosco il nome di quel Tenente e non conosco chi accusò Montanari di fronte ai militari liberatori, quell'italo 'francese' era mio nonno Costantino, ex-emigrante e fornaio di paese...uno che non sapeva star zitto. La storia è stata vista vissuta e raccontatami da mio papà Umberto... quindicenne che assieme all'Arciprete assistiva dal sagrato.
DF
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1945: Vendetta Personale
Historical FictionAcidi di guerra in un antico paese longobardo