8.09.19
Il ticchettio delle gocce d'acqua che si scontrano col terreno freddo e bagnato , mi fece aprire , con fatica , gli occhi che incontrarono l'orario rosso della sveglia : le cinque di mattina, scesi dal letto e mi diressi al bagno per farmi una doccia calda e iniziare bene questa giornata.
Scusate , non mi sono presentata, sono Violet Johnson e vivo nella meravigliosa Londra , in un piccolo appartamento vicino ai miei genitori così per qualunque cosa posso averli a disposizione e poi è stata anche una loro decisione "puoi prendere un appartamento ma non dev'essere lontano da noi " queste sono le parole di mia madre , e cosi l' accontentai.
Ho lasciato la scuola un anno fa e ora faccio qualche lavoretto tra cui sistemare i libri in una biblioteca , non è un granché però mi accontento.
Finì di prepararmi e facendo una colazione veloce , uscì di casa e mi incamminai .
La mattina presto è tutto così deserto, tranquillo e mi piace ascoltare la musica quando cammino , mi fa pensare e mi soffermo a guardare i piccoli dettagli di qualunque cosa attiri la mia attenzione, lo so sono un po' strana .
Arrivai davanti alla biblioteca , non c'era ancora nessuno fortunatamente.
Preso il carrello con su i libri da sistemare , sentì una voce dietro di me e trovai Patty , una donna sulla settantina con un sorriso dolce, il quale le formava quelle righe sul volto che confermavano la sua età, è suo questo posto "Buongiorno Violet , come al solito puntuale" mi disse passandomi un altro libro da mettere sullo scaffale "Salve Patty" le risposi accennando un sorriso e lei ricambiando se ne andò.Mi rimase un ultimo libro, svoltai l'angolo e mi ritrovai il petto di qualcuno in pieno viso , il libro cadde accompagnato ad un "fai attenzione" lo raccolsi e mi scusai , ma alzandomi non vidi più nessuno.
Stava per finire il mio turno, quando Patty mi chiamò "Per piacere, vai alla cassa che devo andare nel magazzino ?" io non rifiutai e mi diressi alla cassa , dove un vidi un ragazzo alto con questi capelli biondi quasi bianchi di spalle "Ehm mi scusi ha bisogno?" chiesi imbarazzata, lui si girò ed è proprio lì che il respiro mi si fermò in gola , lui mi guardò e poi accigliò lo sguardo "Ah sì devo ritirare un libro " mi rispose ed io abbassai ,arrossata, lo sguardo sul computer "Nome?" chiesi non distogliendo lo sguardo dal monitor "Cameron, Cameron White " io annuì e notai che doveva ritirare "Cent'anni di solitudine di Gabriel García Márquez" alzai lo sguardo un po' confusa ma affascinata allo stesso tempo e lui perplesso mi chiese "È arrivato o no ?" io in cambio annuì e glielo presi , sfiorai la sua calda mano "È davvero un buon libro" dissi balbettando , lui mi fece cenno con la testa e ringraziandomi se ne andò .
"Cameron White " pensai tra me .Scusate , è da un po' che non pubblico qualcosa ma mi farò perdonare.
Spero che vi piaccia questo nuovo capitolo.
Vi auguro una buon weekend.
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Forever
Romantik"Tutti sono strani. La vita è strana. E quando troviamo qualcuno la cui stranezza è compatibile con la nostra è amore ". Violet , una ragazza come tutte le altre, conosce Cameron , che è il ragazzo misterioso di cui tutti parlano. Si dice c...