"Ragazzi, siete sicuri? Non vorremmo lasciarvi qui da soli." Tonno parve preoccupato mentre sistemava la sua roba nella borsa. Anche se interessato alla salute e allo stato emotivo dei suoi amici, non vedeva l'ora di tornare a casa per fare una bella dormita. Anche Cesare e Nelson sembravano molto stanchi, mentre Frank invece era già uscito forse un'ora prima.
"Ehi, non c'è nessun problema. Ci è già capitato di dormire in studio. Non devi preoccuparti così tanto." Nicolas cercò di tranquillizzare Tonno con una pacca sulla spalla. Ovviamente lui sapeva a cosa si riferisse il rosso. Gli aveva confessato circa tre mesi prima di provare una particolare attrazione nei confronti di Dario. Non sapeva cosa sarebbe successo se fosse rimasto un'intera notte cercando di non saltare addosso al collega mentre dormiva.
"Mh, va bene Nic. Allora ci vediamo domani mattina alle nove e mezza come sempre." Disse Tonno raccogliendo il borsone e portando sulla spalla anche lo zaino di Cesare. Quest'ultimo lo ringraziò scoccandogli un bacio veloce sulla guancia. "Mi raccomando, evitate di farvi le seghe a vicenda mentre non ci siamo!" Urlò Cesare dalla porta. "Queste sono cose private, Cesu." Rise Dario, anche se le sue guance si colorarono di un leggero rossore.
Quando i ragazzi lasciarono lo studio e Dario e Nicolas rimasero soli, l'atmosfera cambiò radicalmente e divenne tesa. Nicolas si grattò il retro della testa imbarazzato e tenne lo sguardo fisso avanti a sé. Dario non si muoveva fuori dai margini della mattonella dove i suoi piedi si erano fermati ed i suoi occhi, a differenza di quelli di Nicolas, schizzavano da una parte all'altra della stanza. "Io, uh...vado a pulire meglio il set, è ancora sporco, credo." Dario parlò con voce profonda e per Nicolas fu come risvegliarsi da uno stato di trans assoluta. "C-certo, va pure."
Nic si schiarì la voce e si mosse verso la sua postazione da montaggio video preferita e accese il computer. Passarono venti minuti prima che sentisse un forte rumore proveniente dal piccolo soggiorno dello studio. Girò la testa di scatto e si alzò, le imprecazioni di Dario sempre più vicine mentre si dirigeva verso il divano. "Che cosa è successo? Che hai fatto Dario?!" Esclamò Nicolas con li occhi sgranati puntati sulle mani di Dario. Erano rosse e con due piccoli tagli, uno su ogni mano. Una delle tazze di Space Valley si trovava frantumata sul pavimento con il liquido che poco prima era al suo interno che inzuppava il bordo del tappeto.
"Nelson deve essersi dimenticato di aver fatto un tè bollente poco prima di lasciare lo studio, non ho idea di come fosse possibile che quel liquido mortale fosse ancora così caldo. Avevo preso la tazza a mani nude convinto che fosse fredda. Mi ha colto alla sprovvista. Ho provato a raccogliere i cocci ma ho fatto anche peggio." Si guardò i palmi doloranti e poi lanciò un'occhiata al pavimento, forse pensando al fatto che dopo avrebbe dovuto pulire.
Nicolas lo guardò con tenerezza e pura preoccupazione. Dario aveva la faccia da cucciolo, e non da psicopatico come molte persone sostenevano. Sapeva che il ragazzo si faceva sempre in quattro per finire il suo lavoro e per aiutare gli altri con il proprio. Difatti quel giorno Nicolas avrebbe dovuto pulire il set come stabilito il giorno prima, ma quando Dario aveva scoperto che il moretto aveva del lavoro non svolto al computer decise di aiutarlo. Nic sorrise a quella consapevolezza e tornò con la sua attenzione sul giovane in piedi davanti a lui.
Dario lo stava fissando, osservava il suo viso con particolare ostinatezza. "Vieni, seguimi. Posso aiutarti con quelle ferite. Mia madre mia ha insegnato come applicare la garza." Nicolas lo afferrò delicatamente per un braccio e lo portò nel bagno, dove tenevano la cassetta del pronto soccorso. La aprì e ne tirò fuori un piccolo rotolo bianco e bucherellato. Srotolò la garza per poi prendere tra le mani uno dei palmi dell'amico, avvolgendolo con il tessuto soffice.
Dario si ritrovò a pensare a quanto fossero delicate le mani di Nicolas, nonostante fossero abbastanza grandi. A differenza di come chiunque si potrebbe aspettare quelle dita erano leggere come piume. In conclusione al suo lavoro Nicolas applicò un pezzo di nastro medico all'estremità della garza, per poi ripetere il procedimento anche con l'altro palmo. Per fortuna il leggero rossore si presentava solo sulle dita, che bagnò accuratamente con dell'acqua fredda nel lavandino.
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-He's not a psychopath-
Fanfiction-Space Valley- Ho sempre immaginato una serata dove Dario e Nicolas rimangono per caso soli nello studio, quello della seconda stagione del canale. In loro nasceranno delle emozioni, forti e contrastanti, mentre passeggiano e lavorano per la grande...