awake.

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è troppo tranquillo.
questo era tutto quello a cui taehyung riusciva pensare sdraiato sul letto alle tre inoltrate del mattino.
dio, voleva solo dormire.

erano passate ore da quando si era lentamente insinuato nel letto, spaventato di svegliare il suo compagno di stanza calpestando il pavimento scricchiolante o inciampando su un oggetto gettato con noncuranza sul pavimento.

tutto sembrava troppo freddo e allo stesso tempo troppo silenzioso. il dormitorio era solitamente rumoroso, fino anche a dar fastidio, eppure ora, quando finalmente non c'era neanche un ronzio nelle orecchie tranne i suoi pensieri, si sentiva a disagio.

tutti dormivano da ore, ognuno dei suoi compagni di stanza era uscito dal soggiorno uno dopo l'altro dopo la loro solita serata settimanale in cui passavano il tempo a guardare film.

i tre più giovani furono gli ultimi ad andarsene, con taehyung seduto schiacciato nel mezzo di jimin e jeongguk, proprio come gli piaceva. era caldo, morbido e confortante, ed era convinto che non ci fosse niente di meglio della sensazione lievemente soffocante di avere i suoi amici più stretti che si stringevano a lui.

ma presto il film finì, e jeongguk cominciò a sollevare la testa poggiata sulle ginocchia di taehyung per la prima volta in tre ore, e jimin si toglieva di dosso la coperta dalla sua posizione arricciata sul petto di taehyung. silenziosamente, si alzarono in piedi dopo un ultimo abbraccio, ognuno con un leggero bacio sulle guance, e si incamminarono lungo il corridoio con le mani intrecciate e le teste sulle spalle.

taehyung rimase seduto per un po', improvvisamente e inaspettatamente freddo, prima di trascinarsi riluttante nella sua stanza condivisa. ora eccolo, ore dopo, ancora sveglio e altrettanto freddo. sospirò, sapendo che quello era il momento peggiore della notte per essere sveglio, solo con i suoi pensieri. la sensazione di solitudine cominciò a insinuarsi nelle sue ossa, aumentata dopo aver passato tutta la sera circondato dai suoi amici più intimi solo per essere lasciato solo alla fine.

si sentiva esausto ed era cinsapevole di essere stanco, quindi perché non riusciva semplicemente a dormire? perché il suo corpo non lo ascoltava e si spegneva?
la frustrazione continua a crescere mentre si girava da una parte all'altra nella speranza di sentirsi finalmente a proprio agio e addormentarsi, ma nulla del suo letto sembra giusto.
e anche se indossava la sua più grande felpa con cappuccio non riesciva a fermare i brividi che gli attraversavano il corpo.

alla fine si arrese e si mosse per sdraiarsi sulla schiena, sbuffando in un sospiro irritato.
le lacrime cominciano a salire agli occhi dopo aver controllato il suo telefono per la seconda volta e aver realizzato che stava cercando di prendere sonno da più di tre ore.
i suoi pensieri iniziavano a rabbuiarsi quando rimaneva solo di notte per troppo tempo a lottare per dormire, lo considerava un territorio pericoloso per il troppo pensare e poteba sentire il proprio umore scendere ogni minuto ad un livello che temeva.
tutto nella sua mente vorticava, il rumore nella sua testa stava cominciando a farlo andare in panico, e la capacità di pensare razionalmente stava lentamente scivolando via.

era troppo buio e troppo tranquillo, ed era troppo solo.
non poteva fare a meno di pensare a casa, al comfort del suo letto caldo e alle coccole del cane quando era inquieto. non è lo stesso lì.
pensava ai suoi genitori, a come sua madre gli avrebbe fatto una cioccolata calda e il caldo abbraccio in cui lo avrebbe attirato mentre sussurrava parole amorevoli.
gli mancava, gli manca tutto di casa.
all'improvviso il dormitorio sembrava troppo grande, e troppo diverso, e.. un posto sbagliato.

non voleva iniziare a piangere ma non riusciva a impedirlo. il primo singhiozzo minacciava di liberarsi e taehyung si morse immediatamente il labbro per cercare di soffocarlo.
sapeva che namjoon, suo compagno di stanza era stanco; non poteva svegliarlo e farlo preoccupare per i suoi stupidi problemi.

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