Mark Evans-Il Mio Allenatore

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(T/n)=Tuo nome
(T/c)=Tuo cognome


















Il sole splende nel cielo stamattina, illumina le strade di Tokyo, facendoti quasi accecare dalla troppa emanazione di luce. Oggi tu e la tua squadra, l'Inazuma Japan, avete un allenamento molto importante: ognuno di voi dovrà far vedere a Mark, il capitano nonché tuo fidanzato, come tu e i tuoi compagni avete evoluto la vostra tecnica principale. La tue è Pioggia di comete, questa tecnica è da quando hai incominciato a giocare a calcio che ce l'hai. Ovviamente non è tanta di quella potenza, ma un paio di goal alla tua squadra ha fatto fare. Parlando di Mark, ti chiedi come stia, non vi siete sentiti per più di tre giorni. Sai che lui è un fanatico del calcio e non è mai stato in una relazione, perciò non lo stressi; e poi a te non dispiace stare senza di lui: hai tempo per fare le cose che ti piacciono e per i tuoi hobby a parte il calcio. Ma ammetti, che ti piacerebbe passare un po'più di tempo con lui. La cosa che ti piace più di Mark è il suo carattere, ti trovi benissimo quando sei in sua compagnia, è un tipo tranquillo, ma allo stesso tempo, raggiante. Persone (ragazzi) come lui, sono difficili da trovare, per questo, ogni momento che passi con lui, per te è come l'oro. Alzi lo sguardo dalla strada, gli occhi incominciano a pizzicarti per aver fissato troppo il sole su di essa. Stropicci i tuoi occhi e prendi gli occhiali infilati nella scollatura della tua canottiera rosa. A Tokyo questi giorni fa caldissimo e non si può stare nemmeno con una semplice maglia in cotone a maniche corte. Finalmente tiri un sospiro di sollievo, i bulbi oculari, hanno un attimo di tregua con la luce. Alzi il tuo polso e guardi che ore sono.
"Oh caspiterina, mancano solo cinque minuti!"
Dici a te stessa. Aumenti il passo, incominciando già a sentire il sudore scorrerti nella tua schiena. A Mark non scoccia se qualcuno arriva in ritardo, ma dice sempre si essere puntuali, così da potersi allenare di più. Finalmente, dopo qualche secondo, sei al campo vicino al fiume.
"AH! (T/N)!"
Mark appena ti vede, lascia la porta, facendo segno ai ragazzi di fermarsi con i tiri. Come un tornado, si fionda nelle tue braccia. Sei colta alla sprovvista, di solito non ti abbraccia in pubblico, o qualsiasi dimostrazione di affetto. Se le riserva per quando siete da soli, anche se non sembra, ma Mark è un tipo molto coccoloso. I membri sanno della vostra relazione, perciò non si stupiscono, anzi, sono felici per voi due.
"Giusto in tempo per l'allenamento, tranquilla, non sei l'ultima, ancora manca Jude."
Ti comunica, staccandosi da te.
"Jude? Strano, di solito è sempre uno dei più puntuali."
Intanto lui ti accompagna verso il tuo spogliatoio.
"Infatti, ma ha avuto un piccolo contrattempo, arriverà tra un po'."
Annuisci, capendo la situazione.
"Ti aspetto in campo."
Ti dice con un sorriso, per poi baciarti. Rimani stupita da questo suo secondo gesto oggi. Ricambi il bacio, chiudendo gli occhi e godendoti le sue sottili e saporite labbra. Sanno di menta.
"Ti amo, piccola."
Ti fa l'occhiolino, poi ritorna in campo, correndo verso la sua postazione, la porta. Nel tuo viso, compare un sorriso, che parte da un orecchio e finisce nell'altro. Le tue guance assumono un colorito rossastro per i sentimenti che stai provando adesso e per le manifestazioni di Mark successe prima. Cominci a cambiarti, non togliendo mai il sorriso che hai. Una volta finito esci fuori e quasi perdi un colpo per l'aria calda che ti è venuta addosso. 
"Dio che caldo, speriamo di sopravvivere oggi in campo."
Correndo vai in campo. I tuoi compagni si sono posizionati uno di fianco all'altro, in mezzo al campo. Tu ti metti tra Axel e Jude, due dei tuoi migliori amici in squadra. Parlando di Jude, deve essere arrivato poco dopo di te.
"Bene ragazzi, oggi faremo un allenamento speciale per tutti voi: dovrete farmi vedere come avete evoluto la vostra super tecnica principale. Questo servirà a testare la vostra forza, visto che sono uno dei portieri più forti."
Dice Mark, guardandovi uno ad uno e con le mani dietro alla schiena. Ti stupisci che si sia definito 'uno dei migliori'. Pensavi, che con tutte le partite che ha giocato, avrebbe capito che lui è il più forte di tutti. Ma Mark è fatto così, non metterà mai lui al primo posto, pur conoscendo le sue abilità.
"Ognuno di voi dovrà fare un tiro a testa, chi supererà la prova, sarà libero di andare a casa e riposarsi."
Puoi giurare di aver sentito Jordan dire:"Menomale, oggi non avevo proprio voglia di allenarmi", scatenando le risate di Xavier e Axel. Se Mark lo avesse sentito, probabilmente, gli avrebbe riservato una bella lavata di capo.
"Austin, visto che sei il più giovane del gruppo e hai più energia di noi vecchi..."
Mark ferma il suo discorso sentendo le risate altrui. Austin intanto, si è fatto avanti.
"...sarai il primo."
Conclude il capitano. Austin fa un inchino.
"Non la deluderò capitano!"
Austin è sempre il solito ragazzino euforico. Ma da quando è entrato in squadra, è cresciuto tantissimo, d'altronde, come tutti voi.
"Bene!  Voi ragazzi, in attesa, potete andare laggiù."
Mark indica le panchine, rimaste incustodite, le manager oggi non ci sono, hanno preso una settimana di vacanze al mare. Partite non ci sono e infortuni tanto meno, quindi non avete bisogno di loro.
"Va bene capitano!"
Rispondete in coro. In fila indiana, andate nelle panchine. C'è chi sta in piedi chi invece è seduto, la fortuna di arrivare prima...Austin si sistema a centro-campo, con la palla sotto il suo piede. Il tuo fidanzato è sistemato nella porta, pronto a parare.
"Chissà che lavoro ha fatto il piccoletto, sono curioso."
Confessa Axel, sistemandosi meglio nella sedia blu. In questi anni soni diventati sempre più amici lui e Austin, e Axel, è come un papà per lui. Perciò, sono molto legati.
"Scommetto che andrà alla grande, Austin ha energia da vendere e quando si allena, quasi subito, raggiunge il suo obbiettivo."
Dici tu, appoggiandoti a uno dei pali che coprono le panchine. Axel e gli altri annuiscono.
"Hai ragione. Allora, stiamo a vedere come finisce."
Parla Shawn, guardando Austin attentamente. Il piccoletto incomincia a correre verso la porta, fin quando non è abbastanza vicino. Sbatte il piede a terra, facendo alzare la palla verso il suo ginocchio, mentre la sua posizione è una pronta al combattimento. Con un calcio manda la palla in aria, ed è li, che la tigre appare, ma non è la solita tigre: è più grossa e con i denti più affilati. Austin salta in aria, facendo tre capriole, prima di raggiungere la palla.
"Ruggito della tigre, potenza 2!"
Calcia la palla con una forza inaudita, creando una scia gialla dietro di se, quando la palla si dirige verso la porta.
"Wow! Non immaginavo, che fosse migliorato così tanto!"
Esclama Xavier, con occhi spalancati. E sei d'accordo con lui, Austin è stato bravissimo, adesso, il giudizio finale, si avrà se Mark riuscirà a parare o meno il tiro.
"Mano del colosso, livello 2!"
Dietro alla schiena del castano appare, lo spirito tanto famoso, quanto forte. Porta la sua mano in avanti, insieme a quella di Mark. Il tiro, si scontra con lo spirito. Fin da subito, si nota la difficoltà con cui Mark non riesce a respingerla.
"Incredibile, e dire che La mano del colosso è una delle tecniche più forti di Mark."
Osserva Jude. In effetti, è strano vedere Mark così in difficoltà, anche se in ogni partita che ha giocato si è fatto fare almeno un goal, ma solo perché non sapeva cosa doveva aspettarsi dagli avversari. Forse, è così anche per oggi; o forse (più che sicuramente), la tecnica di Austin è veramente così forte. Infatti, lo spirito dietro Mark non riesce a fermare il tiro, facendo fare un meritato goal al piccoletto.
"Sìììì CE L'HO FATTA!"
Esclama Austin e saltando per il centro del campo. Tutti voi, gli fate gli applausi, contenti per il goal che ha fatto. Mark fortunatamente, sta bene, si alza subito in piedi. Lo raggiungi insieme a Jude, mentre gli altri, vanno da Austin.
"Stai bene?"
Gli chiedi, mettendo una mano nella sua spalla. Lui annuisce, appoggiando la sua mano sopra la tua. Gli piace quando ti preoccupi per lui, ci tieni a lui e questo, glielo dimostra.
"Ti facevo migliore Mark."
Commenta Jude, ghignando. Tu e Mark vi mettete a ridere, ma a dire la verità, sai che Jude, si è cacciato in un guaio.
"Ah sì è? Bene, il prossimo sarai tu allora."















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