Alpha&Omega (MetaMoro)

46° Capitolo

Ermal si lasciava fare le coccole quando senti un strano calore e Bizio sentendo l'odore dolce del suo omega chiese se andasse tutto bene.

Bizio << cucciolo stai bene?>> chiese preoccupato non smettendo di coccolarlo.

Ermal << si non so che mi succede il mio calore non dovrebbe esserci adesso>> disse lui iniziava a spaventarsi.

Bizio era anche lui stranito << vuoi che chiami il medico cosi ci tranquillizziamo entrambi?>> chiede

Ermal scuote la testa non vuole nessun medico probabilmente non e niente << n-no sarà l'agitazione non voglio nessun medico>> rispose e Bizio a malincuore decise di fare come il suo omega voleva e continuava a fargli le coccole.

3 ore dopo le coccole e successivamente al sonno di ermal, ermal si sveglia tutto sudato ed eccitato quindi bizio - che si era addormentato anche lui - si sveglia di botto e guarda il suo omega.

Bizio << cucciolo mi sa che sei in calore>> gli dice preoccupato non sapeva come avrebbe reagito ermal dopo la violenza subita.

Ermal << l-lo sento f-fai qualcosa>> disse ansimando

Bizio era da una parte tentato ma << amore io non credo che dovremmo ai subito una violenza non so come potrebbe reagire il tuo corpo se ti toccassi>> gli rispose

Ermal non capiva bene capi solo che il suo Alpha si rifiutò di toccarlo << t-ti faccio schifo vero lo sapevo >> urlo iniziando a piangere e corse a chiudersi in bagno a chiave.

Bizio rimase allibito ma poi subito si alzo e andò verso la porta del bagno e busso << amore apri che dici non mi fai schifo ho solo detto che non voglio che tu ripensi a quello quando ti tocco e una reazione normale se il tuo corpo mi rifiuterebbe capisci >> cerco di parlare con voce dolce ed era sincero.

Ermal piangeva ma ascoltava e dopo un secondo apri piano la porta e lo guardo << d-davvero n-non ti faccio schifo?>> domando tirando su con il naso.

Bizio << certo che no amore come potresti farmi schifo ora vieni qui che mi manca abbracciarti e coccolarti>> e apri le braccia dove un secondo dopo si ritrovo ermal che corse fra le sue braccia e lo prese in braccio e lo porto sul letto dove lo appoggiò piano e continuava a coccolarlo anche se il suo odore lo sentiva benissimo ma cercava di non eccitarsi e di non prenderlo li seduta stante per non ferirlo.