vormir, 2023 ➫ 2014
"Siamo nel posto giusto?" chiedi, guardandoti intorno.
"Credo di sì." risponde Steve, vicino a te.
Entrambi alzate lo sguardo sulla vetta dell'alta montagna. Vi aspetta una lunga scalata.
"Ehi, super soldato, non è che mi daresti un passaggio?" scherzi, mentre vi incamminate, attraversando dune dal colore bluastro. Quella sarebbe stata una vista che non ti saresti dimenticata.
"Certo, salta su!" ti risponde Steve. Ti prende per i fianchi issandoti su una spalla, tu tiri pugni sulla sua schiena trannenendo le risate finché non ti fa scendere.
"Non farlo mai più." gli intimi con tono duro, ma entrambi state sorridendo sotto i baffi.
La verità è che non vi eravate mai sentiti così leggeri... la speranza di una nuova possibilità, di riportare tutti gli scomparsi indietro finalmente sembrava tangibile.
Certo, quegli anni con Steve erano stati pieni di momenti felici, ma la mancanza di chi non era sopravvissuto aveva sempre gravitato su di voi come un'ombra minacciosa, pronta ad inghiottirvi. Ad inghiottire tutta la squadra."Andiamo dai," lo tiri dietro di te, cercando di ritrovare un po' di serietà, "abbiamo del lavoro da fare."
Finalmente riuscite a raggiungere la cima della montagna, la vista dietro di voi è mozzafiato.
"Dove pensi che si trovi la gemma?" chiede Steve.
"Non ne h-" ti interrompi al suono di un fruscio dietro di voi. Non siete soli.
Entrambi vi voltate di scatto, Steve con il suo scudo e tu con i tuoi taser fra le mani.
Steve sussulta quando una figura incappucciata dal viso rosso vi si para davanti."Tu!"
"Steven Grant Rogers, figlio di Joseph. Ci reincontriamo. Vedo che il tempo è stato clemente con te quanto lo è stato con me."
Passi lo sguardo da Steve all'uomo dal volto rosso.
"Ah, e y/n, figlia di y/f/n"
"Come sai il mio nome? E quello di mio padre?"
"È mio compito accogliere chiunque si presenti su questa montagna... siete in cerca della gemma dell'infinito, deduco."
"Tu sai dove si trova?" chiede Steve. Il tono che usa è aggressivo, ti è chiaro che quei due si conoscono.
La consapevolezza ti colpisce quando l'uomo si volta e scorgi i suoi lineamenti sotto al cappuccio nero: Johann Schmidt, o Teschio Rosso."Seguitemi."
"Come sei sopravvissuto per tutti questi anni?" chiedi.
"Quando toccai il tesseract la sua energia mi risucchiò, imprigionandomi qui, a guardia della gemma dell'anima. Il mio destino si è compiuto per volere degli dei, la punizione per essermi eretto a loro pari."
Lo ascolti silenziosa mentre risalite la cima della montagna. Steve accanto a te tiene il suo scudo stretto al braccio.