17.

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Y/N POV

Mi asciugai velocemente il viso, non volevo che gli altri mi vedessero piangere.

Corsi nella stanza più vicina, chiusi la porta ed appoggiai la schiena ad essa.

I ricordi ed i pensieri rimbombavano nella mia testa, le emozioni ardevano intensamente dentro di me.

Strinsi i pugni e le nocche diventarono bianche, le unghie si conficcarono nella pelle dei palmi delle mie mani, lasciandoci dei segni rossi.

La gola bruciava.

Ricordai le parole di Woojin e la scena di Minho con quella ragazza iniziò a ripetersi nella mia mente.

Chiusi gli occhi e vidi il buio, nero più totale.
Li riaprii e tutto ciò che mi circondava era sfocato.
Essi si riempirono di tutti i miei problemi e le mie preoccupazioni.

Una lacrima abbandonò piano il mio occhio e percorse un lungo tragitto sul mio viso.

Quella piccola gocciolina a contatto con la mia pelle quasi bruciava, mentre la mente si offuscò.

La lacrima continuava a camminare lentamente.

Arrivò ad un dirupo: cadde dal mio mento.

Si fece spazio tra il tessuto del mio vestito, formando una piccola macchia leggermente più scura.

Il mio corpo era scosso da tremori.

Percepii i brividi sulla mia pelle.

Il mio labbro inferiore iniziò a tremare.

Sospirai profondamente.

Le mie orecchie percepivano delle urla al di fuori della stanza in cui mi trovavo, sentivo in maniera ovattata dei colpi sulla porta.

Il mio petto andava in alto per poi abbassarsi velocemente e tornare al punto di partenza.

I muscoli si rilassarono e, di conseguenza, mi calmai anch'io.

Aprii le mani.

Il respiro si regolarizzò.

Mi sedetti sul pavimento e mi persi a fissare un punto fisso del muro davanti a me, ignorando ciò che mi succedeva intorno.

"Y/N, apri la porta!" qualcuno urlò.

"Y/N!" un'altra voce arrivò alle mie orecchie, ma non ci prestai attenzione.

E così mi addormentai, per terra, con la testa che pulsava, le mani che tremavano, gli occhi che bruciavano e con il cuore spezzato.

Minho POV
-La mattina seguente-

La luce del sole che entrava dalla finestra mi svegliò, passai una mano tra i miei capelli e mi stiracchiai.

Mi alzai dal divano ed andai in cucina, dove c'erano Chan e Woojin.

"Buongiorno ragazzi, cosa c'è per colazione?" chiesi sbadigliando.

"Hai le mani per toccare la tua amica, usale anche per prendere del cibo" disse Woojin con voce roca.

Scossi la testa con le sopracciglia aggrottate, convinto di aver sentito male le parole del maggiore.

"Hai gli occhi per guardare qualcun'altra, usali per cercare qualcosa da mangiare" disse Chan ingerendo un'aspirina.

"Ragazzi, credo che voi abbiate bevuto troppo ieri sera" feci un passo verso di loro.

"Io invece sono convinto del fatto che tu abbia bevuto troppo" Woojin mi congelò con lo sguardo.

Tutor || Lee MinhoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora