Capitolo 33

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PARTE CORBYN
Mi sveglio di scatto e lei non c'è, ci ho sperato, mi alzo e trovo un biglietto sul tavolo. Inizio a leggere ed è un addio, non pensavo che sarebbe mai arrivato, ci ho sperato fino all'ultimo, ma forse ha ragione non siamo destinati a stare insieme. Prendo le mie cose e decido di tornare dai ragazzi, tanto tra poco riprende il tour quindi avrò altro a cui pensare.
PARTE HOPE
Vado in ufficio assonnata, dopo essermi lavata nel bagno dello studio, sistemo dei moduli e inizio a fare qualche fotografia ad alcuni clienti.
Lodovica:Hope ci sono dei signori con la pistola che chiedono di te
Io:Non dare nell'occhio, ma va via da qui, falli venire me ne occupo io
Annuisce e li invita nel mio studio, le pistole sono nascoste, ma visibili
Io:Salve con chi ho l'onore di parlare?
X:Chiamaci Cip e Ciop
Io:Ah bene cosa posso fare per voi?
Cip:Hai qualcosa che non appartiene a voi
Io:Sarebbe
Ciop:Sai di cosa parliamo
Io:Spiegatevi meglio
Cip:Vogliamo i fogli che hai trovato
Io:Quali fogli scusa?
Ciop:Senti non vogliamo arrivare alle maniere forti quindi esci i fogli e nessuno si farà male
Io:Continuo a non capire
Cip esce la pistola e me la punta contro
Ciop:Cip ricordati cosa ti ha detto il capo
Io:Ma chi vi manda?
Cip:Non sono affari tuoi
Io:Non posso capire che fogli volete se non mi dite chi vi manda
Ciop:Suo padre
Austin o il mio patrigno? Penso sia l'altro, non sapevo ancora di Austin quando sono entrati in casa mia, quindi loro vogliono sapere chi è il vero padre di Des e con chi l'ha tradito mamma.
Io:Potete dire al vostro capo di venire di sua spontanea volontà, anzi lo chiamiamo adesso
Cip:No si fermi
Io:Perché?
Forse non c'è mio padre dietro tutto questo, ma quella strega della sua nuova mogliettina
Io:Non è lui che vi comanda è lei, la mogliettina
I due iniziano ad impanicarsi
Io:Dite al vostro adorato capo, che se vuole qualcosa da me deve venire lei da me e non mandare due scagnozzi, chiaro?
Cip:Noi le abbiamo dato un preavviso la prossima volta non saremo buoni
Io:So i vostri volti, so chi c'è dietro, pensi davvero di farmi paura?
I due se ne vanno senza dire una parola, devo avvisare zia Paquita, questa donna non l'avrà vinta. Vado a casa di Miguel, ma non viene nessuno ad aprire, decido di scavalcare, sento dei rumori sospetti provenire dal salone, vado piano piano e vedo mia zia e mia sorella legate ad una sedia, senza far rumore vado in cucina e prendo un coltello. Guardo che non ci sia nessuno, però vedo arrivare Miguel con i due uomini di oggi
Miguel:Su Paquita dov'è tua sorella
Zia Paquita:Non lo so Miguel, te l'ho già detto, io so che è morta
Nostra madre è viva? Perché la stanno cercando?
Miguel:Il loro capo vuole una cosa da lei, dovresti assecondarli o ci faranno del male
Zia Paquita:Miguel, Maria è morta non andartene dietro le loro parole
Miguel:Allora dai a loro ciò che vogliono, i fogli
Ma di che fogli parla?
Zia Paquita:Vi manda quella donna vero?
Miguel:Di che parli?
Cip:Sì ci manda lei, noi vogliamo i fogli firmati da Maria per il divorzio, non sono mai arrivati e la signora vorrebbe averli per potersi finalmente sposare
Bingo, vuole sposare mio padre per poi prendersi tutto, brutta strega, so che quell'uomo è un bastardo, ma è stato mio padre per un arco di tempo e non posso far sì che venga derubato da questa troia.
Zia Paquita:Non so dove siano questi fogli, solo Maria lo sapeva
Miguel:E il baule?
Zia Paquita:Racchiudeva solo pensieri per le ragazze
Ciop:E se ci fosse qualche indizio su dove possa essere lei?
Zia Paquita:È morta
Cip:O almeno su dove sono i fogli
Zia Paquita:Non ha scritto nulla riguardo questi fogli
La mamma ci faceva fare sempre un gioco, trova la parola nascosta, tra le righe ci sono tante lettere in maiuscolo che leggendole insieme formano una frase. Devo rileggermi le lettere, ci sarà un indizio. Esco da quella casa e vado in ufficio, so che Des e zia sarebbero uscite vive. Inizio a leggere e non trovo nulla, fino a che non trovo un libro nel baule, da cui cade un foglio, eccolo, quello che cercavo "Luce dEI miei occhi, VEglia sul mio coRpo oRmAi morto, AiuTate vostRO padre, VersAte lacRiMe dI gioia e non di dolare, MAngiate tutti inSieme e dOrmite beatamente come vi ho LasciatO, TU mia piCcola stella saprai dove trovarmi, ancHe Io vi ho voluto bEne e Sempre ve ne vorrò, perché voi siete lA MiA seRenItÀ e SpenserAtezza, Non piangeTe pIù per me ma Siate Sempre felIci MA soprattutto unite.", riesco a decifrare la frase subito "Lei verrà a trovarmi, ma solo tu saprai dove trovarmi, Chiesa Maria Santissima", so dove si trova mia madre. Prendo la macchina e guido verso la chiesa, entro e chiedo al parroco di mia madre, lui sorride e mi porta da lei. Mi scende una lacrima, mia mamma è viva, non so se essere arrabbiata con lei o felice di vederla
Io:Mamma..
Lei mi sorride
Mamma:Sapevo mi avresti trovata
Io:Quella vipera vuole avere tutto da papà
Mamma:Devi portarle queste carte solo così sarete al sicuro, tanto né tu né Des siete sue figlie non avete nulla da perdere
Io:Ma nonostante tutto lui è stato mio padre e non voglio che una strega come lei gli faccia del male
Mamma:Sei proprio come tua madre
Io:Possiamo farcela, insieme siamo più forti
Mamma:Mi spiace Hope ma non posso aiutarti in questa pazzia
Io:Sei scappata, ci hai lasciate sole, ma sono qua, ti chiamo mamma nonostante tu non lo sia, ti chiamo mamma perché quando ci sei stata per me lo eri
Mi abbraccia forte e ricambio, penso che il dono più grande è quello di avere una figura materna o paterna che sia accanto, perché è grazie a loro che noi figli continuiamo ad andare avanti, ad alzarci ed affrontare la vita e molto spesso siamo noi a dover dare degli insegnamenti a loro, i genitori sono per sempre e mai devono essere abbandonati, anche dopo un grosso litigio, si deve far sempre pace, sbagliare umano, amare è per pochi.

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