Capitolo 1 Ricordi

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Questa e la storia di Erika. Una studentessa al terzo anno di stregoneria. Lei è alta, magra, castana capelli lunghi, occhi blu come due laghi di notte, piccole labbra sottili e lunghe, guance rosee. Personalità chiusa e con pochi amici fidati, amichevole e con un sorriso stampato in volto, e scontrosa con chi non gli piace. Lei e la sua migliore amica Rebecca sono molto legate fin dalle elementari. E qui comincia la storia.

ERIKA POV

DRIIN

Ma che bello il suono di quella maledetta sveglia, e oggi e mercoledì finalmente mancano solo due giorni a sabato sera. Scendo le scale e vado in cucina per fare colazione ancora un paio di settimane e poi tutto sarà finito non vedo l'ora. Arrivo e vedo mia madre alle prese con delle uova.

"Buon giorno mamma, come va". "Ei tesoro come stai, ti sei svegliata preso oggi, tutto bene?" mi chiese con tono preoccupato. "Sto bene, solo non avevo molto sonno" "Ok, ti ho preparato delle uova e del pane tostato".

Mi siedo a tavola e inizio a mangiare parlando un po' con mia madre, che cerca di tranquillizzarmi per l'esame del terzo anno di stregoneria, e io non posso dire di non essere in ansia. Anche se ho studiato tutta la notte sono lo stesso in ansia, non nego di avere anche un po' di paura per oggi.

8:05 A scuola

Erika POV

Eccomi in classe pronta per l'esame che si terra tra 3 ore. La porta si apre ed il prof di pozioni entra.

"Ok ragazzi oggi dobbiamo ripassare per l'esame di oggi pomeriggio quindi: bacchette, pentoloni e ingredienti veloci"

Senza obbiettare presi tutto e sistemai il mio posto, finche ...

"O ragazzi dimenticavo di dirvi che dovete lavorare a coppie". "NOOOOOO" dicemmo all'unisono non volendo per niente lavorare con altri. "SILENZIO!! Visto che voi non volete scegliere il vostro compagno di progetto lo sceglierò io". "Va bene" dicemmo in coro rassegnati.

"Ecco i gruppi: Louis e Mark; Jonathan e Michel; Clara e Mery; Erika e Martina ..."

<Martina no>. Martina mi si avvicina e porta bacchetta nella mano destra e libro nella sinistra. Quanto la odio, lei e i suoi odiosi codini. Non la posso sopportare, quella volta a superato il limite.

FLASHBACK

"Rebecca andiamo in giardino?" chiesi.

"Si dai andiamo!" disse euforica lei, come se non ci andassimo da una vita. Arrivate ci sedemmo sotto il nostro albero preferito leggermente lontano dalla scuola, ma non troppo per non sentire la campanella suonare la 2 ora e ci dirigiamo in classe per la lezione della prof Alba, per la lezione rintracciamento orme. Arrivate in classe davanti a noi sbuca Martina <non ho niente contro di lei ma si potrebbe spostare invece di stare in mezzo al corridoio> coi suoi soliti codini, scarpe alte, mini gonna, maglia scollata, e collana con perle e orecchini abbinati. Tutto contro le regole della scuola in sostanza <be non mi potevo aspettare altro da lei, infondo e per questo che tutti i ragazzi le corrono dietro, non mi è mai stata simpatica ma non ha fatto niente per farsi odiare, per adesso>. "Ei ragazze la prof vi cercava" mai niente fu detto con sorriso più finto di cosi. "Be si stavamo giusto andando in classe ma poi sei spuntata tu, e non è per dare la colpa a te sia chiaro" dissi cercando di farle capire che non era un rimprovero. "E figuriamoci se la colpa è mia siete voi che non siete mai in classe, e poi non solo vi vengo a cercare ma dite pure che ^la colpa non è tua^ ovvio che non è mia" sputo acida. "Infatti ha detto che la colpa non è tua" bisbiglio in tono ironico Rebecca ovviamente nervosa. "Come ai detto ROSSA" disse marcando l'ultima, parola cosa che mi fece innervosire abbastanza visto che lei sembra essere l'unica a scuola a cui non piacciono i capelli di Rebecca rossi. È sempre stata invidiosa del suo aspetto: alta, magra, capelli rosso fuoco, occhi verde vivo, guance con lentiggini e labbra sottili e delicate. Mentre lei è: alta, magra, con capelli lunghi e biondi<sempre in quei dannati codini> ai lati della testa, occhi, pieni di trucco, color nocciola, guance modellate in una forma quasi perfetta e labbra grandi con rossetto rosso. <Non so cosa abbia da invidiare a noi due anche se spesso noto che mi guarda gli occhi, cosa che fanno tutti solo perché gli occhi di questo colore celi ho solo io>. "Allora hai intenzione di ripetere ROSSA" disse di nuovo marcando la parola e facendomi innervosire, nel guardare Rebecca vidi che aveva lo sguardo basso, quindi risposi io con un tono di voce forse troppo alto. "Hei lasciala in pace e levati di mezzo che dobbiamo andare in classe MRS. CODINO" dissi di rimando io, marcando come aveva fatto lei, l'ultima parola. "Disse quella abbandonata dal padre all'età di 6 anni, solo perché il padre voleva un primogenito maschio". Questa non tela perdono, a superato ogni limite. Senza rendermene conto estraggo la bacchetta, mentre la punto sul suo collo formulo un incantesimo e in un istante è sospesa in aria mentre si tiene il collo dal dolore. Sento una voce gridare aiuto alle mie spalle, mentre Rebecca mi tira il braccio per fermarmi, mentre mi dice che non ne vale la pena. La prof Alba mi spunta davanti mi prende il braccio e dice un contro incantesimo fermando il tutto. "ERIKA MARTINA NEL'UFFICIO DEL PRESIDE"

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⏰ Ultimo aggiornamento: Mar 13, 2020 ⏰

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