il mondo è finito ; taejoon

il mondo è finito

Ho il volto congelato ma sorrido.
Mi fanno male le guance e nelle orecchie ho solo le parole degli uomini fuori di casa, la porta vecchia e di legno non basta a bloccarle.

È finito, è finita, è andata, è fatta. Che fai, uccello sull'albero, continui a cantare? Eppure, non lo sai che è tutto finito?

Sole, che ancora sorgi ogni mattino come se servisse a qualcosa, non lo sai almeno tu, che è finito? È andata, è fatta.

Luna, che hai accompagnato ogni uomo nei momenti peggiori, perché brilli ancora così tanto? Come se ci fosse ancora qualcosa da rendere bello nel mondo, come se ci fosse ancora qualcuno a cui importi.

Voglio restare soli, vogliono restare in pace. Sono disperati, il mondo è finito e non hanno dove aggrapparsi, penzolano dalla cima di qualcosa di immaginario. Non hanno niente se non i loro beni materiali, inutili e sporchi.
Non vogliono che nessuno rivolga loro la parola.

Ma io non temo niente. Ma ora appoggiato a questa porta dura che mi distrugge la schiena, non ho paura se fuori il mondo è finito. Non ho paura, lo senti?

Non mi fa paura non vedere le stelle, non mi fa paura se il cielo non esiste più.

Io, Kim Taehyung, non ho paura.

Alleluia! Alleluia! Mi alzo e grido a queste mura nel buio della notte. Urla sguaiate, resto senza voce ma sono felice. Alleluia! Mi senti?

(Spero tu mi senta)

Parlo da solo e rido, alleluia, sono felice anche se il tetto sopra la mia testa cade a pezzi.

Alleluia perché ho un rifugio che non è fatto di mattoni.
Alleluia!
Nel silenzio del quartiere adesso addormentato, alleluia nei giorni di sole e ancora più forte nei giorni piovosi.

Alleluia per quando non ci sarà più niente di tutto questo, disegnerò il mio sole e la mia luna nel cielo che troverò da solo.

Alleluia alla mia stella terrena.
L'inferno è paradiso anche con un solo Angelo.
Alleluia a te, alleluia. Che sei un arcobaleno pieno dei miei colori preferiti in questa giornata di morte.
Che sei un intero lampadario acceso in questo buio di casa.
Alleluia a te che sei pane e acqua per me vagabondo.

Chi l'avrebbe detto? Neanche ci speravo più in qualcosa come te.
Ma che ne sanno loro?
Ma che ne vogliono sapere? Non ti capirebbero mai, non vedrebbero mai niente di quello che vedo in te.

Festeggiamola la tua esistenza e festeggiamo il nostro incontro.

Tu non conosci il colore dei miei occhi né il suo della mia voce ma io conosco tutte le stelle che hai nei tuoi e la tonalità calda di ogni tua parola.

(Che importa se ti vedo solo io?
Te le dirò all'orecchio queste parole un giorno).

È serenità o è solo illusione nella mia testa?
Alleluia, che importa.

E ancora alleluia a te che urlo e non mi senti ma rispondi.
Mi tremano le dita ma tienimi la mano, non me la lasciare.
Alleluia Namjoon, hai portato vita in un corpo morto e caldo in un cuore spento.
Alleluia Namjoon, hai portato amore in una casa abbandonata e in una vita vuota.
Alleluia Namjoon, sei arrivato e hai tagliato la corda che avevo al collo; mi hai tirato fuori dalla vasca prendendomi per i capelli; hai nascosto la pistola che avevo sotto al letto.

Che importa se il pavimento è pieno d'acido se nella casa rimbomba essenza di te ed ogni cosa che ti appartiene e ti distingue?

Che importa se mi tirano pietre se tu mi chiudi ogni ferita?

Che importa adesso piangere o meno se poi con te ho sola gioia?

E adesso ancora alleluia!
Urlalo con me, alleluia!

Perché ho trovato la fine ad ogni male. Finalmente!

Ho trovato la coperta per il gelo della notte.
So salire le scale rotte della casa e non ho più paura dei ragni tra le crepe dei muri.

Alleluia, non ho più timore di un nuovo giorno.

E il mondo è finito signore,
può tornare a casa.

Alleluia! Sono rinato.