Yoongi.

43 5 0
                                    

Yoongi? Chi è Yoongi?
Yoongi è un ragazzo magnifico.
Un ragazzo freddo, a primo impatto, ma con un cuore grandissimo.
Yoongi è la mia salvezza, il mio tutto.
Capii di essermene innamorato nel lontano 2015, quattro anni dopo averlo conosciuto.
Non gli ho mai rivelato il mio amore, avevo paura che non fosse ricambiato, anche se penso che lui l'avesse capito ormai.
Dopo aver capito di amarlo iniziai a comportarmi diversamente nei suoi confronti, non ero più disinvolto quando stavo con lui, e se sono riuscito a notarlo io penso che l'abbia fatto anche lui.
Prima che iniziassi a comportarmi così passavamo intere giornate insieme.
Mi insegnava a suonare il pianoforte, sua grande passione fin da piccolo, oppure uscivamo con gli altri nostri amici.
Ci divertivamo tantissimo.

Diciamo che per un periodo lo dimenticai...
Nel 2016, quella passione che provavo per lui pian pian stava svanendo, probabilmente perché non riuscivo più a stare in sua compagnia e perché non riuscivamo più ad avere una conversazione.
Il mio amore nei suoi confronti stava rovinando la nostra amicizia.
Verso la fine del 2016 ero certo di non provare più nulla per lui, però mi sbagliavo.
Mi resi conto di amarlo ancora a Capodanno, eravamo ubriachi e ci baciammo, quel bacio fece riaccendere la scintilla che c'era nel mio cuore.
Anche se ero ubriaco, non me lo dimenticherò mai.
L'amore non si scorda.

Penso che anche lui si ricordasse di quel bacio perché, dopo quella serata, iniziò a comportarsi in modo strano.
Usava sempre delle scuse per non vederci e, le rare volte in cui lo facevamo, era distaccato.
Ho sempre pensato che, dopo aver capito che lo amassi, volesse provare...
Provare a vedere se, baciandomi, si sarebbe accesa una scintilla pure in lui.
Però probabilmente non sarà successo, quindi avrà voluto prendere le distanze da me.
Non penso fosse omofobo, forse gli faceva soltanto strano che, il suo migliore amico da più di cinque anni, provasse qualcosa per lui.
Raramente mi veniva da pensare che fosse attratto da me, che fosse gay, ma non volesse ammetterlo, però a ripensarci mi sembra una cazzata così grande.

Yoongi soffriva di una grandissima depressione.
I suoi genitori non credevano in lui e lo cacciarono di casa.
Lui sarebbe voluto diventare un rapper ed un produttore, ma i genitori non lo accettavano perché pensavano che non sarebbe andato da nessuna parte, che non sarebbe riuscito a guadagnarsi nulla.
Lui credeva davvero tanto nei suoi sogni, era sicuro di quello che volesse diventare, però senza l'appoggio dei suoi iniziò ad abbattersi.
Voleva rendere i suoi genitori fieri, non voleva deluderli, soprattutto dopo tutti i sacrifici che avevano fatto per lui.
Si sentiva così inutile.

Diciamo che, iniziando a frequentare me e gli altri ragazzi, iniziò a stare un poco meglio.
Non era felice, si vedeva, però stando con noi non ci pensava al resto.
Io sono quello a cui si affezionò di più.
Ero quello che trattava meglio, forse perché quando mi conobbe avevo soltanto tredici anni. 
Penso che si avvicinò a me perché ero timido e non parlavo molto, lui non è mai riuscito a sopportare le persone troppo casiniste.
Da noi veniva chiamato "nonno", perché, appunto, non sopportava il troppo casino ed anche perché amava dormire, riusciva a dormire anche per ventiquattro ore senza svegliarsi.
Anche in questo momento sta dormendo, non si sveglia da un po', avrà voluto battere il suo record hahahah.

Pensavamo davvero che stesse molto
meglio dopo questi anni passati insieme.
Però siamo stati stupidi e non ce ne siamo accorti...
Non ce ne siamo accorti che Yoongi stava soffrendo di nuovo, forse anche più di prima.
È sempre stato bravo a nascondere quello che provava.
Non sappiamo il motivo per cui stesse soffrendo così tanto, però ora va bene.
Ora sta meglio!

Però io no...
Io sto malissimo.
Continuo ad usare il presente quando parlo di lui, perché non mi ci abituerò mai.
Parlando al presente lo sento qui.
Quel giorno, dopo aver litigato, avrei dovuto fermarlo.
Non avrei dovuto lasciarlo uscire di casa.
In quel momento non stavo pensando a quello che fosse capace di fare.
Bere un bicchiere di troppo ed andare in giro di notte, per questa città grande, buia e piena di persone anche quando il sole non c'è.
Mi ricordo che stavo dormendo.
Erano le due di notte, stavo dormendo per non pensare alla litigata.
Jin iniziò a chiamarmi, però non risposi per le
prime sei volte.
Alla settima risposi, un poco infastidito a dire la verità.
Jin aveva il fiatone e piangeva.
Dalla sua voce si poteva benissimo percepire che qualcosa non andava.
Quando mi diede la notizia non reagì, non dissi niente.
Rimasi in silenzio per cinque minuti e poi staccai.
Iniziai a fissare il soffitto ed a sentirmi in colpa.
Lacrime calde iniziarono a rigare il mio viso appena sveglio.
Dopo essermi ripreso mi alzai e mi vestì in fretta per andare in ospedale.
Quando arrivai mi diedero la notizia.
Mi cadde il mondo addosso, sentì le ginocchia non reggermi più e mi lasciai cadere, iniziando a piangere.

Mi rinchiusi in casa per un mese, anche se penso che fosse peggio così.
Ogni giorno passavo davanti alla stanza di Yoongi e mi bloccavo là, a guardarla per dieci minuti.
Ieri ho preso coraggio e sono andato nel suo studio.
Mi sono seduto sul divanetto affianco la porta.
Ricordi hanno iniziato ad impossessarsi della mia mente, ricordi con lui, belli e brutti.
Prima di chiudere la porta e salutarlo definitivamente ho dato un'ultima occhiata ed ho sorriso.
Magari adesso è felice in qualsiasi posto si trovi, lo spero tanto.
Spero anche che io possa superare tutto questo.
La cosa di cui mi pento di più è che non sia riuscito a dirgli quel dannatissimo "Ti amo".
Ti amo Min Yoongi.
Ti amo e vorrei urlarlo al mondo, grazie di tutto.

-Jungkook.

saudade. Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora