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Era una splendida mattina di luglio: gli uccelli cinguettavano producendo melodie deliziose, il vento si insinuava tra le foglie degli alberi creando un fresco fruscio che, con il caldo estivo del momento, non faceva altro che dare un solllievo eccezionale alla famiglie ormai in vacanza.

Non tutti però si erano presi una pausa dalla frenesia di National City. Lena Luthor e Kara Danvers erano fra quelli ovviamente.

Lena Luthor, stakanovista, diventata capo della Catco WorldWide Media comprandola dopo l'abbandono di Cat Grant. Il sangue di solito non mente, in questo caso sì: figlia di abili impostori e sorella del principale nemico degli alieni, Lex Luthor, e nonostante ciò è finita a dirigere l'azienda di famiglia, la Luthor Corp, con il solo scopo di aiutare la gente, al contrario dei suoi discutibili parenti.

Kara Danvers, di giorno reporter e di notte abile eroina di National City chiamata "Supergirl". Migliore amica di Lena nonostante lei sia un'aliena proveniente dal pianeta Kripton e la corvina sia la sorella dell'arcinemico di Superman.

Quella mattina il caldo stava diventando insopportabile e Lena, come al solito, era al lavoro nel suo ufficio senza pensare di prendersi una pausa. Decise di aprire la porta che si affacciava sul balcone della Luthor Corp giusto per cambiare un po' l'aria che era diventata irrespirabile.

Nel momento in cui decise di rimettersi al lavoro sentì bussare e andò a vedere chi era...

"Toc tooc"

Si trovò Kara davanti che sfoggiava il suo miglior sorriso e in quell'istante venne ipnotizzata dai suoi splendidi occhi, dai suoi lineamenti perfetti, per non parlare degli addominali scolpiti che si intravedevano grazie alla canottiera aderente della bionda...

"Ei Lena ci sei?" chiese la reporter vedendola imbambolata.

"oh sì scusa Kara è che...con... questo...caldo...ehm...ci si sconcentra facilmente" disse lei balbettando la miglior scusa che trovò.

"ahahah lo vedo...comunque, visto che ormai è ora di pranzo, ho portato del cibo d'asporto da mangiare insieme se vuoi"

"accidenti...ora di pranzo? Ho lavorato tutta la mattina e non me ne sono neanche accorta..." pensò Lena notando in quel momento il sacchetto tutto unto che Kara teneva in mano.

"oh come passa in fretta il tempo, non mi ero neanche accorta che si fosse fatto così tardi..."

"menomale che ci sono io allora a tenerti lontana dal lavoro ogni tanto" disse la bionda

"già, menomale che ci sei tu...ma preferirei facessimo altro piuttosto che mangiare..."

"eh già, a questo servono le migliori amiche no?" constatò Lena mostrando il sorriso più realistico che potesse fare.

Le due "amiche" iniziarono a mangiare il gustoso pranzo d'asporto e passarono le successive ore a chiacchierare del più e del meno. Prima si parlava di Alex, la sorella di Kara e agente segreto del Deo. Poi si parlava di come il loro amico Brainy si fosse finalmente dichiarato a Nia, entrambi alieni. Infine finirono per parlare di come Supergirl poche ore prima avesse salvato gli ostaggi di una banca da una rapina che sarebbe potuta finire molto male se non fosse intervenuta l'eroina Kriptoniana.

Lena notò che, parlando di Supergirl, l'amica si era notevolmente irrigidita e raffreddata.

"mmmm...ma sì avrà la solita crush sull'eroina di turno. È una fase che attraversano tutti" pensò lei, non a conoscenza del segreto dell'amica.

Ormai era tardi e per fortuna il sole si era nascosto tra le nuvole lasciando qualche ora di aria fresca a disposizione.

Kara e Lena si salutarono, la bionda fece per andare verso la porta ed in quel momento notò una pila di buste, in particolare una.

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