Non è mai stato difficile parlare di te, di ciò che hai fatto, della passione che ci univa, delle belle parole e frasi messe lì solo per sentirti meglio, era L mostro che parlava, perché è questo quello che sei. E che stupida che sono stata, ad amarti nonostante il tuo comportamento, i tuoi modi di fare da barbaro, e delle parole che non ti uscivano dal cuore, ma solo dalla malvagità che ti circondava.E io ti ho amato, e ho amato il tuo mostro, e il tuo cuore era mio, e tu avevi tutto di me. Ti ho odiato, tu hai odiato me, ti ho amato e tu hai amato me-anche se non come avrei voluto- sei scappato e mi hai distrutta, ti ho urlato contro e tu usavi il silenzio per ferirmi. Non ti dirò tra una parola e l'altra ciò che si usa in questi casi:
So che mi hai tirato fuori dal buco e mi hai chiamato luce-con queste stesse mani con cui mi respingi-
So che abbiamo giocato ad essere ciechi e abbiamo comunque saputo tornare a casa, e niente allora sarebbe mai stato in grado di sconfiggerci, ci abbiamo creduto, che stupidi, ciechi d'amore e ubriachi di passione.
So che te ne sei andato, e so che l'ho fatto anch'io. So che sono capace di non dirti niente perché mi fa male questa voce che non ti chiama più allo stesso modo.
So che non sarò più la stessa di prima, perché ho imparato-senza volerlo- ad amare il tuo modo di andare avanti, libero da ostacoli, da cadute, da persone, libero, ora, da me.
Non sarà così diverso amarti e dimenticarti, non lo sarà. Ma no, non ti dirò ciò che tutti già sanno. L'unico modo per svuotarsi d'amore è riempirsi di silenzio.
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Pezzi di cuore
Short Story•Tu che leggi, rispondi a questa domanda: Hai amato oggi?•