Chapter one

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Era un giorno come tutti gli altri e, come ogni mattina, mi alzai alle prime luci dell'alba per fare la mia solita corsetta nel parco vicino casa; tengo molto al mio aspetto fisico.

Ah quasi dimenticavo, mi chiamo Jeon Jungkook, ho 21 anni e sono un ragazzo coreano. Lavoro da circa un anno in uno Starbucks e la mia passione è il canto.

Come stavo dicendo ero al parco e, dopo circa un'ora, ritornai a casa per farmi una doccia; dovevo essere a lavoro tra meno di un'ora. Mi feci una doccia e indossai i primi vestiti che trovai, senza farci troppo caso, dato che a lavoro avrei dovuto indossare l'uniforme. Presi la mia bicicletta e andai a lavoro. Non era molto distante da casa ma ci voleva circa mezz'ora per arrivare.

Una volta arrivato da Starbucks, indossai la mia uniforme e mi misi dietro il bancone, ad aspettare i clienti. Ogni giorno servivo centinaia di clienti ma non ricordavo il nome di nessuno di loro, almeno fino a quel giorno. Stavo servendo il mio ennesimo cliente quando vidi entrare un ragazzo all'interno del negozio. Era abbastanza alto, aveva dei capelli di un colore che non so se definirlo viola o lilla, ed era infinitamente bello. Il suo viso mi ipnotizzò così tanto che non sentii ciò che la cliente, che stavo servendo precedentemente, mi disse. Le diedi il suo benedetto cappuccino, così da farla togliere dalle scatole. Dovevo servire quel ragazzo. A qualunque costo.

Il ragazzo si avvicinò al bancone guardando il listino prezzi e, sfoggiando il mio sorriso più bello, gli dissi:
<<Buongiorno e benvenuto da Starbucks! Cosa desidera?>>
<<Mhhh, vorrei...>> disse continuando a guardare il listino <<ecco vorrei un caffè freddo e una ciambella con glassa al cioccolato, per favore>>.

La sua voce... Cazzo, la sua voce era simile al canto di un angelo, sembrava quasi surreale.

<<B-bene... Il caffè freddo lo vuole piccolo, medio o grande?>> gli chiesi cercando di mantenere lucida la mente che si era già persa tra un film mentale e l'altro.
<<Uno grande, grazie>>.
<<Ok... Come si chiama?... Ceh mi serve per scriverlo sul bicchiere... Non è che io voglia sapere il suo nome... Il bicchiere...>> ero palesemente in imbarazzo e la mia faccia bordeaux ne era la prova.

Il ragazzo mi fissò con occhi perplessi e mi disse: <<È sicuro di sentirsi bene? Sa, è diventato tutto rosso in viso...>>.
<<Sì... sì, sto bene. Fa soltanto caldo. Quindi come si chiama?>>
<<Mi chiamo Taehyung.>> mi disse sorridendo.
<<Ok... Attenda qualche minuto>> dissi mentre scrivevo il suo nome sul bicchiere del caffè.

Ero riuscito nel mio intento e, anche se lo nascondevo, dentro di me saltavo dalla gioia. "SO IL SUO NOME!!" pensai.
Preparai il caffè freddo, presi la ciambella che desiderava e misi tutto sul vassoio.

<<Ecco qui! Sono 6.500 won.>> gli dissi porgendogli il vassoio.
Lui poggiò i soldi sul bancone e, prendendo il vassoio, sfiorò per sbaglio le mie dita. Quel gesto era insignificante ma, per me, era come se quel tocco mi avesse portato al settimo cielo.
<<Tenga pure il resto!>> mi disse mostrando il suo sorriso perfetto.
Ora che ci penso, oltre ad avere un sorriso perfetto e un viso bellissimo, aveva un fisico da urlo! Mi stava letteralmente mandando in ecstasy.

Prese il suo vassoio e si sedette ad un tavolo, non molto lontano dal bancone dietro al quale stavo. I minuti in cui lui consumò ciò che aveva ordinato furono i minuti più belli della mia vita. Non riuscivo a staccargli gli occhi di dosso e più di una volta mi beccò con lo sguardo fisso su di lui. L'imbarazzo era salito alle stelle.
Una volta finito di mangiare, si alzò dal tavolo e, dirigendosi verso l'uscita, si girò verso di me e disse: <<Arrivederci, signor Jeon!>> e sorridendo, uscì dal negozio.

Ero rimasto immobile e senza parole... "Come faceva a conoscere il mio cognome?? E poi perché mi ha chiamato signore? Avrò la sua stessa età!" pensai tra me e me.
Guardandomi la divisa, ricordai di avere una targhetta con su scritto il mio nome e cognome; ecco dove lo aveva letto!
"Ma... questo significa che mi guardava anche lui?? Probabilmente mi lanciava delle occhiate mentre ero impegnato a servire qualche cliente.
Ora che ci penso... è molto probabile che io non lo incontri più... No, no, io ho bisogno di rivederlo, almeno un'ultima volta...".

In tutto questo, non mi ero accorto di un cliente che, sputacchiando, mi diceva: <<Emphf, vforrei un cappuccino e una ffffetta di torta, grafzie.>>
Indeciso tra l'asciugarmi la faccia e sputargli nel cappuccino, decisi che nulla poteva rovinare quella splendida giornata. Taehyung... Non avrei mai dimenticato quel nome.

Taehyung's POV

Erano circa le 10 di mattina e stavo ancora aspettando il manager di una nota azienda, per la quale speravo di lavorare. Odio dover aspettare le persone ma per lavoro si fa questo ed altro. Presi il telefono e notai di avere un messaggio non letto; era proprio il manager. Il messaggio diceva:
-Mi scusi tanto signor Kim per il ritardo, ma sono nel bel mezzo di un ingorgo stradale. Credo che sarebbe meglio posticipare il nostro incontro di un'ora. Ci vediamo tra un'ora nel luogo precedentemente accordato.-

A quanto pare avrei dovuto aspettare un'altra ora... Indeciso sul da farsi, diedi uno sguardo ai negozi vicini e notai uno Starbucks sull'altro lato della strada. Decisi, allora, di passare un po' di tempo lì, nell'attesa che il manager si facesse vivo. Attraversai la strada ed entrai nel negozio. Ad accogliermi fu un ragazzo dietro il bancone. Era abbastanza alto, con un bel fisico, dei capelli neri e con un bel viso. Era davvero bello!

Diedi uno sguardo al listino prezzi per decidere cosa avrei preso. C'era davvero una vasta gamma di prodotti tra cui scegliere. Infine decisi di prendere un caffè freddo e una ciambella al cioccolato.
<<B-bene... il caffè freddo lo vuole piccolo, medio o grande?>> mi chiese il commesso.
Guardandolo meglio, notai una targhetta, attaccata sulla sua divisa con una spilla da balia, sulla quale vi era scritto "Jeon Jungkook".
"Beh almeno adesso so il suo nome." pensai.
<<Uno grande, grazie>> gli risposi sorridendo.
<<Ok... Come si chiama?... Ceh mi serve per scriverlo sul bicchiere... Non è che io voglia sapere il suo nome... Il bicchiere...>>

Era completamente in imbarazzo, dato il cambiamento di colore della sua faccia; era passato dal suo normale colorito ad una tonalità di bordeaux non ancora conosciuta. Era così carino in quel momento!

<<È sicuro di sentirsi bene? Sa, è diventato tutto rosso in viso...>> gli chiesi cercando di soffocare una risata.
<<Sì... sì, sto bene. Fa soltanto caldo. Quindi come si chiama?>>.
<<Mi chiamo Taehyung.>> dissi sorridendo a quel ragazzo così impacciato.
Jungkook prese l'ordine e, dopo circa un minuto, si presentò con ciò che avevo ordinato, poggiandoli sul vassoio. Lasciai i soldi sul bancone e, prendendo il vassoio, cercai di sfiorare le sue dita; volevo assolutamente vedere la sua reazione. Non appena gli sfiorai le dita, fu come se lo avessi pietrificato. Rimase lì, immobile, con lo sguardo fisso sul vassoio.

Ero così divertito da quella scena che gli dissi di tenere la mancia, come se stessi pagando per assistere ad uno spettacolo. Mi allontanai dal bancone e mi sedetti nel tavolo di fronte. Ero sicuro che Jungkook non mi avrebbe tolto gli occhi di dosso, e così fu. Lo sorpresi più di una volta a fissarmi mentre serviva i suoi clienti, sembrava quasi che non prestasse minima attenzione ai loro ordini. Aveva occhi solo per me a quanto pare, d'altronde, come dargli torto!

Finii di mangiare e decisi che avrei aspettato il resto del tempo nel luogo stabilito con il manager, nel caso lui fosse arrivato in anticipo. Mi alzai e, una volta sull'uscio, mi girai verso Jungkook e sorridendo gli dissi: <<Arrivederci, signor Jeon>> e senza aspettare una risposta, uscii dal negozio.

Maze of love~ VKookDove le storie prendono vita. Scoprilo ora