Sabato mattina.
Ormai Aiden non faceva più fatica ad uscire ed entrare dai miei pensieri. Eppure era sempre lì.
Jonathan mi ricordò che saremmo partiti di casa verso le 8 e a causa dei soliti e fastidiosi stereotipi, pieni di cliché, avrei dovuto cominciarmi a preparare almeno cinque ore prima. E probabilmente così avrei fatto solo per ripicca.
Verso le 4:30 cominciai e decisi di scegliere i vestiti per la serata e optai per un vestito con le paillettes con uno scollo vertiginoso corto fino a metà coscia. Probabilmente se mia madre mi avesse visto con un vestito del genere addosso si sarebbe strappata i capelli e mi avrebbe cominciato a fare discorsi su come secondo lei la donna deve saper guardare e non solo essere guardata eccetera, eccetera...
Abbinato al vestito scelsi un paio di tacchi neri non troppo alti perché già lo ero di mio.
Mi truccai in modo leggero e mi feci i boccoli: mi arrivavano fino a sotto al seno. Sono troppo lunghi. Dovresti tagliarli. La voce di mia mamma rimbombò nella mia testa ma io la zittì con un brusco movimento delle spalle.
Controllai l'ora sul mio cellulare: 19:30.
"Anche in anticipo. Alla faccia tua Jonathan" dissi tra me e me.
"Ho finito Jo!" Strepiati dalla porta del bagno.
Mio cugino uscì della sua camera e mi squadrò da testa a piedi sgranando gli occhi.
"Wow Maddie" borbottò "Sei... molto bella"
"Ehm... grazie Jo" arrossii. Mi soffermati poi su di lui "Anche tu Jo... voglio dire... ti trovo bene" balbettai.
Arrossì anche lui e per alleviare l'evidente imbarazzo, che si era creato tra di noi, mi chiese se volessimo partire?
Alle 8 spaccate partimmo dalla grande casa e circa 20 minuti dopo ci trovammo davanti al greenhouse, il locale di cui aveva parlato Audrey.
Proprio davanti al locale c'era una figura familiare. Quella figura familiare.
"Buonasera ragaz..." mugugnò Aiden.
Anche lui come fece circa 45 minuti prima Jonathan mi sguardò da capo a piedi.
"Ti si vede la bava, Aiden" reagisce la sorella scherzando.
"Stai zitta" replicò.
E io continuai a fissarlo. Come se non lo avessi fatto per tutta la settimana nella mia mente.
"Quando avete finito di scambiarvi quei sguardi, voi due, possiamo entrare" esclamò Jonathan.
E ci addentrammo nel fragoroso e caotico locale.GRAZIE A TUTTI, VERAMENTE PER AVER RAGGIUNTO 100 LETTURE. NON SAPREI COME RINGRAZIARVI. IN QUESTO LIBRO CI STO METTENDO L'ANIMA E MADDIE È GIÀ LA MIA MIGLIORE AMICA.
GRAZIE ANCORA XOXO ❤️
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courage and fear
RomanceMadison Hughes vive a Memphis insieme alla mamma dalla tenera età di 13 anni quando il padre scappò senza lasciare loro nulla. Madison ormai diciottenne deve iscriversi all'università e decide, dopo alcune difficoltà al livello di amicizia, di allon...