4_il Motel(parte 3)

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(se le scelte non verranno fatte le farò io)

Matias incomincia ad addentrarsi nel bosco.
Matias : Ehi? Dove sei? Sono Matias!
-Matias? Sei tu? - chiede quella voce
Matias : Sì, sono io!
-Ehi, sembra cambiata la tua voce, non riesco a riconoscerla -
Matias :(continuando a seguire la voce) Eh lo so, è passato molto tempo
-Non così tanto -
Come non così tanto? Erano 2 anni che non vedeva i suoi amici.
Matias : Chi sei del gruppo?
-Come chi sono? L'unico che manca! -
Matias : Veramente siamo noi gli unici a mancare, sei venuto a prenderci giusto?
-Cosa? Mi state prendendo in giro?? Siete voi che mi venite a prendere! -
Matias, non capendo, continua a seguire la voce.
Ma chi era?
La voce era sempre più vicina.
Ma, qualcuno o qualcosa passò di fretta di fronte a Matias e sparì tra gli alberi.
Lui rimase pietrificato.
Era sicuro proseguire?
Ma ormai era lì, si fece coraggio e continuò.
Matias : Grida, così so dove sei
-Ahhhhhhhhhhh!!!! -
Matias : perfetto, grazie
Continuò per la direzione dalla quale ha sentito il grido.
-Oddio, ahhhh, Matias!!! -
Ci mise un po' di tempo per capire che quello non era il segnale per aiutare Matias a raggiungerlo, ma era un segnale d'aiuto.
Così Matias incominciò a correre.
Seguì le grida e alla fine quelle urla cessarono.
Rimase a bocca aperta.
C'era un ragazzo in terra, che sentendo lo scricchiolio sotto i piedi di Matias disse - Matias, sei tu? -
Quel ragazzo era in terra e respirava faticosamente aveva un taglio sul petto molto largo.
Non aveva più gli occhi, ma il sangue gli colava dalle orbite - Amico mio, aiuto, non voglio morire -
Matias : io non mi ricordo di te
Ma il ragazzo non rispose -cos'era quel coso? -
Matias : quale coso?
-Non l'hai visto? Mi ha attaccato, mi ha strappato gli occhi ed è scappato -
Matias : Non sono il Matias che cerchi
Non era un suo amico, non lo conosceva.
-Dove sono i miei amici... - continuava a sanguinare - non voglio morire -
Matias : Che cosa ti ha attaccato?
- Non lo so, era una specie di.... -
Da dietro l'albero spuntarono due mani bianche con le dita lunghe che presero il corpo del ragazzo dividendolo a metà attraverso il tronco e sparì.
Matias iniziò a scappare.
Quella schiena era inquietante e inspiegabile.
Dopo una decina di minuti ritrovò la strada e uscì dal bosco.
Il sole era già calato.
Guardò il cellulare per vedere l'ora e si accorse delle 56 chiamate perse da Matilde, avvenute 2 ore prima!
Iniziò a correre verso il motel.
Lei era in terra.
Matias : Matilde!!! No!!!!
Gridò.
Che cosa le era successo.
La raggiunse.
Matias :(scrollandola) Matildeee!!!!
Matilde : Ma sei scemo?
Gridò svegliandosi.
Matias : Oddio, scusa, scusa davvero
Matilde : Ma dove diavolo eri finito??? Sei malato???
Matias : Scusa, c'era un tipo ferito e ciecato, ha detto che qualcosa l'ha attaccato, poi quella cosa, con quelle mani bianche l'ha strappato a metà, è, è... è stato orribile!!!
Ci fu un momento di silenzio, tranne per il respiro forte di Matias.
Matilde : Sei un idiota!
Matias : Te lo giuro, pensavo fosse Markus, ma non era lui!
Matilde : (portandosi la mano alla fronte) Senti, un consiglio : piantala, ho voglia solo di riposare, ok? Noi adesso entriamo in questo cavolo di Motel e ordiniamo qualcosa!
Così fecero.
Il posto è molto macabro, dietro al bancone ci sono alcune maschere di clown.
Sul bancone c'è un barattolo di vetro con delle mentine e vicino un campanello.
Lo clicca. Il suono era molto macabro e risonante.
Un'ombra appare da sotto il balcone e saltarono indietro.
-Saaaaaalve!!!!! - disse
Matias :Salve!
-Siete gli unici ad essere qui, nessuno viene mai, è un posto così isolato! Volete una mentina? -
Matias : lo so, si nota e no grazie
-Perfetto, vi do un camera! -
Si gira a cercare una chiave.
Si sente un tuono.
Perfetto, incomincia a piovere.
C'è un lampo, non si sa come, proprio su quell'uomo, che all'improvviso sparisce.
I due si guardano pietrificati.
Poi c'è un'altro lampo proprio dietro a loro, dove apparve l'uomo, con la chiave in mano.
Rimasero di nuovo pietrificati.
-Tenete e buona permanenza -
Torna dietro al bancone.
-Andate pure è al terzo piano -
Salgono.
Il primo.
Il secondo.
E finalmente al terzo.
È un corridoio molto lungo.
Si prendono un colpo per il pupazzo del clown nell'angolino.
Lo fissano finché non raggiungono la loro stanza.
Matilde si stende immediatamente sul letto.
Matias si siede accanto a lei.
Poi sale anche con i piedi e l'abbraccia
Matilde si gira verso di lui.
Matilde: Nonostante tutte le idiozie che fai sai sempre come essere dolce
Matias: Questo è altro per la mia principessa
Si baciano.
Matilde : la senti questa musica?
Matias: sembra venire dalla stanza accanto!
Matilde: ma non ha detto che eravamo gli unici qui?
Matias : Bah! Saranno arrivati ora
Matilde: che maleducazione, non si può nemmeno stare in pace
Matias : andiamo a dirgli qualcosa
Matilde: e se si rifiutano di abbassare la musica gli tiro 3 ceffoni
Matias: Dai andiamo

Bussano.
Aspettano e girandosi rimangono a fissare l'angolo d'entrata.
Matilde: Non c'era un clown lì?
Matias: Sì, poco fa
La musica cessa.
Matias : forse hanno capito
Matilde : Ahhhhhh!
Matias:( si gira) oddio!
Il clown era in piedi dietro di loro.
Matilde : cosa ci fa qui???
Matias :(continuando a fissare il pupazzo) Non c'era prima
Matilde : Ma va! Lo so!
Il clown gira la testa verso le scale.
Iniziano a gridare.
Poi si girano dove guarda il clown.
È la porta aperta che conduce alle scale.
Ma da lì spunta il proprietario, ma più strano, più meccanico.
-Salve- dice con una voce meccanica -volete una mentina, eh? La volete?-
Inizia ad avanzare - Dai che la volete -
Loro indietreggiano.
-Mi fate triste se non la prendete, dai su, una sola - inizia ad avvicinarsi più velocemente.
Il clown gira lentamente la testa verso di loro.
Matias : stai indietro, non vogliamo le tue mentine!
Matilde :(isterica) Noo, vai via, perché ci fai questo???
Matias : Avvicinati ancora e giuro che ti spacco in due!
-Non le volete - dice aumentando la velocità - Allora morirete! -

Scegli e in fretta!

_ragionarci
_raggilalo e scappa

Ricorda: Questa è una storia a scelta multipla sarai tu a decidere come andranno le cose, un piccolo errore e potresti perdere qualcuno.



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