Eccoci

5 0 0
                                    

Giuseppe aveva notato qualcosa di strano.

Maria era la sua sposa promessa.

Non era bellissima d'aspetto, da qualche tempo però, sembrava avere una luce speciale negli occhi. Si muoveva con la delicatezza di una foglia baciata dal vento, ed il suo sguardo era un distillato di tenerezza.

Beh, senza voler essere insolenti, diciamolo pure, Maria stava diventando proprio carina.

La ragazza, pur di scambiare qualche parola con Giuseppe, gli portava a bottega ogni mattina una bella brocca d'acqua fresca, appena raccolta dal pozzo.

Quel giorno Peppino stava sudando pure l'anima per piallare un pezzo di legno che sembrava d'acciaio, se l'acciaio fosse stato già inventato, così fu doppiamente felice di vedere la donna, che avrebbe soddisfatto la sete del suo corpo e della sua anima in colpo solo.

"Che hai fatto in questi giorni Maria, sei così graziosa. Non vedi l'ora di sposarti con me?"

Maria chinò il capo e pose lo sguardo altrove.

"Eri bella anche prima, ma ora sei proprio incantevole." Giuseppe caricò la dose, sperando di ricevere non dico un bacio, ma almeno un sorriso.

Lei avrebbe voluto dirglielo tutto d'un fiato, perché diventava ogni giorno più bella. Perché era stata toccata da Dio.

"Sono incinta." Ma lo pensò soltanto.

Non parlò, ed arrossì.

Uscì di corsa dalla bottega e fuggì via come se avesse visto un serpente velenoso.

Giuseppe rimase come un pezzo di legno, che per un falegname, non è il massimo.

Riprese a piallare così energicamente, che il piano non venne liscio e piatto, come avrebbe dovuto essere, ma con un avvallamento al centro, come una strada di campagna dopo che ha piovuto parecchio.

Siccome era un perfezionista, stava nero. Nerissimo.

E non solo per questo.

Il giorno dopo, quando vide Maria che tornava dal torrente con la cesta di bucato, non fu proprio gentile.

"Meno male che oggi non mi hai portato l'acqua. Ho avuto sete, ma almeno non mi è andata di traverso."

Maria non rispose nulla e lo fissò imbambolata.

Aveva per occhi, due stelle del cielo.

"Mio Dio - pensò Giuseppe, che mai avrebbe pensato di nominare Colui che aveva scombinato tutto – ma si sta facendo sempre più meravigliosa questa creatura. La mia sposa è splendida."

Questo pensò, e invece di sgridarla, le prese delicatamente la cesta dei panni e l'aiutò a portarla.

C'era un silenzio irreale.

Il silenzio degli innamorati.

E lei era sempre più incantevole, istante dopo istante.

Arrivati alla piccola casa di Maria, Giuseppe posò la cesta per terra e l'abbracciò. Si guardò attorno, e non vedendo in giro Anna e Gioacchino, i genitori della ragazza, la baciò teneramente.

Mentre le sfiorava le labbra, sentì due lacrime calde.

"Maria, che fai, piangi tesoro?"

Giuseppe sapeva come fanno le donne.

Quando dici così ed hanno qualcosa dentro, magari qualcosa che covano da giorni, scoppiano a piangere.

Ma Maria non singhiozzò.

You've reached the end of published parts.

⏰ Last updated: May 29, 2019 ⏰

Add this story to your Library to get notified about new parts!

Il sorriso di DioWhere stories live. Discover now