Tutti gli Avengers erano come al solito radunati nel salotto di casa Stark, dove Thor e Steve Rogers stavano disputando una lotta a braccio di ferro, mentre Natasha era comodamente seduta addosso a Bruce, mentre quest'ultimo leggeva un libro, entrambi con un sorriso ebete e rilassato in faccia. Clint intanto era al bancone a chiacchierare con Tony, il quale stava versando del Whiskey in due bicchieri di cristallo. «Guardali, sembrano due babbei a giocare a quel gioco stupidissimo» disse il miliardario, guardando di sfuggita i due biondi che continuavano a disputare senza segno di cedimento. Però Clint aveva colto il sentimento di ribrezzo nelle parole di Tony. Lui e Nat ne avevano già discusso parecchio in realtà: erano convinti che la cosa stesse tirando troppo per le lunghe. Picchiettando le dita sul bancone, Occhio di Falco comunicò a Natasha in codice morse: "se qui non ci muoviamo diventeranno vecchi senza aver mai scopato, Nat". La donna si limitò a lanciargli un occhiataccia, seguita da un segno di assenso. Intanto il giovane Peter era sceso dal laboratorio per bere qualcosa, si avvicinò al bancone e fece per prendere un bicchiere, quando Tony lo fermò: «Eh no, signorino! Cosa hai intenzione di bere? Whiskey? Vodka? Quel liquore asgardiano che fa veramente ribrezzo?» Thor lo fulminò con lo sguardo, perdendo un po' del vantaggio che aveva sullo sfidante. «Assurdo, non posso accettarlo, cosa dirà zia May di me? Che non so badare a te, che sono un buon a nulla, che...» intanto si era chinato davanti al frigo, alla ricerca di un succo di frutta, mentre Peter osservava la vista da lì: non aveva mai visto la città così calma, sembrava deserta. Tony gli porse il succo che il ragazzo accettò volentieri. Si sedette davanti al bancone, mentre tutti gli Avengers ora sedevano attorno al tavolino al centro della stanza. «Visto le tue esagerate manie di protagonismo, vedi di parlarci chiaro e tondo Capitano» ironizzò Stark, dando la parola all'amico. «Abbiamo ancora un grande problema: non abbiamo idea di come sconfiggere Thanos. Gli indizi che ci sono stati forniti da Dottor Strange si sono rivelati imprecisi, quindi abbiamo bisogno di scoprire un modo per batterlo, e anche alla svelta» disse Cap, lasciando gli altri a formulare ipotesi, e a discutere animatamente sul da farsi. Proprio sul più bello della discussione, quando ormai Steve e Tony avevano perso le staffe e si erano alzati in piedi, pronti a passare all'azione, Jarvis annunciò: «Signore, c'è una persona che ha chiesto di vedervi urgentemente alla porta». «Va bene Jarvis, dimmi chi è» chiese Stark. «Mi spiace signore, ma non ne ho idea. Ha detto semplicemente di chiamarsi Omega e di essere qui per ritornare dal suo creatore,» spiegò l'intelligenza artificiale «Altro non saprei che dirvi». «Mostrami l'entrata di casa» chiese allora il proprietario del grattacielo. Subito Jarvis fece comparire un ologramma: davanti al cancello si vedevano solo due ali bianchissime e delle ciocche di capelli caramello. «O mio dio, Jarvis, lasciala entrare» ordinò. Nel giro di una decina di minuti la persona era riuscita a giungere nella sala della Stark Tower. Ora Anthony la vedeva: era una ragazzina, 15 anni, gli occhi neri e i capelli biondo scuro, un paio di ali bianche sulla schiena: la ragazzina camminò audacemente al centro della sala, apatica, sotto lo sguardo incuriosito degli altri. Peter poté giurare di non aver visto mai ragazza più bella di lei, persino Mary Jane, quando era in vita, non poteva competere con lei per bellezza.
La biondina allora prese coraggio: «Sono la bentornata a casa, papà?»
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little big infinite • MCU
FanfictionTerra 219 ~ post Infinity War(non esattamente realistico) Tony Stark si ritrova a dover affrontare Thanos, la fine della sua relazione con Pepper, l'essere il legittimo padre di Peter Parker e la sua relazione con Steve Rogers insieme. A complicare...