❝ Can I come with you? ❞
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Il sole era già alto, doveva essere ormai mezzogiorno, e Byeongkwan era troppo mattutino per non accorgersene, nonostante delle spesse tende coprivano le finestrelle della stanza, in modo da non lasciar trapelare più che qualche spiraglio di luce.
Non aveva ben capito cosa fosse successo quella mattina.
Ricordava soltanto che il vuoto che sentiva sullo sterno era improvvisamente sparito.
Adesso si sentiva completamente sollevato, incredibilmente sveglio e quasi eccitato senza alcun motivo.
Faceva quell'effetto la droga?
In fondo, forse, non era male. Si sentiva così leggero adesso che avrebbe pagato oro per stare sempre così.
Era quella la dipendenza
che denunciavano?Non gli sembrava così cattiva l'idea di aiutare qualcuno a stare meglio attraverso quella roba, anche se si rischiavano ripercussioni fisiche.
Aveva sempre pensato che la mente fosse più difficile da curare del corpo.
Più difficile da comprendere, da controllare.
E di certo, era più difficile anche da rendere felice.
Magari una persona felice non aveva bisogno di droghe, ma forse qualcuno poteva averne bisogno per essere felice.
Byeongkwan non era mai stato troppo contrario a quel genere di cose. Conosceva suoi compagni di scuola che fumavano cose illegali e facevano tante altre cose amorali, solo per mostrare di essere "ribelli" e piacere alla massa.
Eppure quel tipo di ribellione ormai era diventato la consuetudine.
Tutti bevevano, tutti fumavano, tutti andavano a letto con gente a caso, che a sua volta beveva e fumava, proprio come tutti.
Non c'era più niente di originale in nessuna di quelle persone...
Era così triste come il carattere di ognuno si omologasse nella società quasi fosse plasmato appositamente dalle mani esperte di un demiurgo depravato.
Lui, invece, avrebbe solo desiderato non essere guardato come un alieno quando alla domanda "Fumi?" rispondeva "No".
Per anni, a scuola, era stato preso in giro per il suo essere troppo taciturno, il non avere un gruppo di amici o una ragazza, per il semplice motivo che non riusciva ad includersi in mezzo ai suoi coetanei.
In ogni caso, non lo aveva mai particolarmente ferito il comportamento dei suoi compagni; la cosa peggiore era notare il distacco da quella loro "normalità" alla sua, di normalità.
Aveva sempre visto il tutto in modo disastrosamente sproporzionato, senza nemmeno l'ombra di un lontano equilibrio: il troppo e il niente, l'esagerata pendenza da un lato o dall'altro.
I bracci della bilancia che misurava l'etica umana sembravano non riuscire a stare mai in equilibrio per qualche ragione.
Guardava ai suoi genitori severi e guardava ai suoi coetanei scapestrati e, in fondo, vedeva la stessa identica cosa: la cattiveria che avevano nei suoi confronti, perché "Kim Byeongkwan non è abbastanza".
Kim Byeongkwan non è abbastanza.
Non lo era mai stato per nessuno, se non forse per Yoochan, il suo migliore amico, ma aveva sempre guardato a Yoochan come un caso a parte, un angelo inviatogli dal cielo, per pena, da un Dio pietoso.

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d r u g s | wowkwan
General Fiction❝ Volevo fare parte di qualcosa nella vita, anche se questo qual- cosa era una morte collettiva. ❞ È la storia di un ragazzo intelligente che fa cose stupide. Byeongkwan è un ragazzo semplice, poco pretenzioso e tendenzialmente invisibile agl...